Adrian quella notte non è tornato. E neanche quella successiva. Durante i nostri incontri segreti mi ha fatto promettere di non chiamarlo per nessun motivo al mondo. Che poi non mi è ancora ben chiaro a chi dovremmo renderli segreti questi incontri, qui in casa lo sanno praticamente tutti. In ogni caso sono stata buona e tranquilla e non l'ho cercato. Non ho nemmeno chiamato Hanna visto che la promessa prevedeva anche quello. Ha detto però che se mi fossi trovata in pericolo e Nick non fosse stato lì a sorvegliarmi, potevo chiamare un nuovo numero, che poi mi ha dato.
Mi guardo intorno scoprendo la faccia da sotto le coperte. È notte. È buio. Tutto tace. È vero, non sono in pericolo, ma chi mi dice che nelle tenebre non si nasconda un mostro pronto ad assalirmi? E se ci fossero gli alieni? Mmmh... Devo trovare una scusa migliore.
Mentre penso alla fantastica scusa che dovrò rifilargli, ho già il cellulare in mano pronta a chiamarlo. Pensa Lara... Pensa..."Piccola cosa stavi per fare?"
Lancio il cellulare da qualche parte della stanza per lo spavento. Ma perché non bussa cazzo!
"Merda Adrian! Vuoi farmi morire?!"
Raccoglie il cellulare e neanche tanto velatamente controlla cosa stavo facendo. Ok, fai pure... Ma dove cazzo è finita la mia privacy?!"Mi stavi chiamando?!"
Il suo tono è accusatorio e non mi piace.
"Certo che no! Ma cosa vai a pensare! Ridammi il cellulare!"
"Ti ho detto di non usare quel numero se non in caso di pericolo reale!"
"Io... Io ero preoccupata! Era un'emergenza ok? Non ti sei fatto vedere per due giorni e.. E... E stai urlando con me!"
Accendo la lampada sul comodino sbattendoci sopra il telefono. Si avvicina per accarezzarmi ma sono già sul piede di guerra.
"Scusami piccola... Non volevo urlare con te. Non sono potuto venire negli ultimi giorni e sai che non potevo chiamare."
"Sei uno stronzo! E io sono arrabbiatissima!"
"Amore ma tu sei sempre arrabbiatissima..."
"Ora di più!"
Metto il broncio e incrocio le braccia anche solo per dispetto. Così, per tenere il punto! Lui rimane in silenzio ma continua ad avere uno sguardo rilassato e neanche minimamente turbato."Ora me lo fai un sorriso? O sei troppo arrabbiata?"
Sforzo un sorriso finto per tenerlo contento, tornando subito dopo col broncio. Di rimando mi sorride molto più sinceramente di come abbia fatto io e mi bacia castamente sulle labbra.
"Ti va di venire con me in un posto?"
Mmmh... Sta giocando bene le sue carte. Ha catturato in un lampo la mia attenzione.
"Dove andiamo?"
"Ti porto da Nadine. Se ti va....."
Questa volta il mio sorriso è spontaneo e di slancio lo abbraccio nascondendo gli occhi un po' lucidi. Non la vedo da tanto, troppo tempo.
"Mi manca molto...."
"Anche tu manchi a lei...."
"Non è vero..."
"Si che è vero! Per protesta i suoi pannolini puzzano meno del solito! E non accenna a dire ancora una parola!"
"Non la diceva nemmeno prima!"
"Si, ma c'era quasi!"
Mi manca la mia polpettina tutta fossette e pannolini tossici. Ma non sarà pericoloso farci vedere in giro insieme?
"Adrian, sei sicuro che non ci saranno problemi?"
"Non è nemmeno l'alba. Non ci vedrà nessuno. Ti porto nella dependance...."Siamo alle soglie di Libellula quando circa un'ora dopo la mano di Adrian stringe la mia mentre ci accingiamo ad entrare in casa. L'ultima volta che sono stata qui ho conosciuto suo padre ma ero con Hanna. Entrare con lui in questa casa però assume tutto un altro sapore e significato.
Il sole non è ancora sorto completamente ma si intravede il suo riflesso dalle ampie vetrate. C'è silenzio, ma non mi spaventa, anzi mi da un senso profondo di pace e serenità. Suppongo che in casa ci sia Hanna e forse anche Ernest ma dormono ancora tutti. Saliamo velocemente le scale sfilandoci le scarpe per non far rumore e ci dirigiamo verso la camera di Nadine.
Eccola lì. Piccola e paffuta, col suo pigiamino giallo con le giraffe e il ciuccio che ormai ha buttato via affianco alla sua testolina piena di ricci. Mi avvicino a lei carezzandole il viso rilassato e sistemando la copertina per tenerla al caldo.
Nonostante la nostra premura nel non fare rumore, lei sembra avvertire la nostra presenza perciò inizia a sbattere le palpebre come se volesse svegliarsi. Quando apre gli occhietti non posso fare a meno di innamorarmene ancora una volta. Sono identici a quelli di Adrian, così verdi, grandi e luminosi. Mi guarda come a non riuscire a capire ancora chi ha di fronte. Poi la sua bocca si apre, le sue manine si agitano e compaiono le sue fossette. Mi ha riconosciuta! Ne sono certa! Si ricorda ancora di me! Le prendo il ciuccio e la sollevo avvolgendola con la sua coperta calda. È così morbida e profuma di buono.
Presa dall'incantesimo del suo risveglio non mi sono accorta degli occhi di Adrian fissi su di noi. Non fa altro che sorridere e dispensare baci sulla fronte di Nadine e sulla mia. Mi sento bene. Felice e a casa. Mi sento al mio posto esattamente dove dovrei ess-..."Che ci fa lei qui?!"
Io e Adrian ci voltiamo verso la voce alle nostre spalle. Ernest è avvolto nella vestaglia ed ha uno sguardo adirato. Mi sento in forte imbarazzo e subito colpevole. Non si aspettava certo la mia presenza ma non posso fare a meno di rimanere dispiaciuta per il suo tono scontroso. In fondo quando ci siamo conosciuti mi era sembrato di avergli fatto una buona impressione e anche se ignora che io e suo figlio potessimo stare di nuovo insieme, di certo questo non lo giustifica dal trattarmi in questo modo poco cortese. Lancio un'occhiata al mio fianco poiché mi aspettavo una pronta risposta di Adrian, ma con mio dispiacere ci trovo solo un ragazzo ad occhi sbarrati, impaurito da suo padre."Mi scusi se l'abbiamo svegliata Ernest. So che è presto e si sta chiedendo cosa ci faccio qui, ma volevo solo rivedere Nadine per qualche momento. Non mi tratterrò molto..."
La sua reazione alle mie parole mi sorprende ancor più di prima."Lei non è Nadine! Quella non è Nadine!!!"
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AMAMI e basta...
RandomDopo l'ennesima bugia di Adrian, Lara vedrà in se stessa un forte cambiamento. Cercherà di cambiare vita e ricominciare ma non troverà un Adrian disposto a lasciarla andare. Non questa volta. Nuove scoperte metteranno a dura prova il loro rapporto...