Oh dio... Finalmente queste settimane sono passate. Non ne posso più di stare qui a casa dei miei. Virginia è diventata davvero insopportabile. Si, l'ho chiamata di proposito Virginia e non mamma e lo faccio da circa tre giorni ormai. La convivenza con lei ha raggiunto livelli di stress inimmaginabili, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'aver letto i suoi messaggi di auguri per Alex. Io davvero non potevo credere ai miei occhi! Alex!
Mi ha urlato in faccia che fossi una maleducata per non avergli risposto il primo dell'anno. Maleducata io? Quel fottuto stronzo mi stava praticamente stuprando e io sarei la maleducata! Questo purtroppo però non posso dirlo e ciò ha reso il nostro litigio davvero frustrante per me, tanto da chiudermi definitivamente nei silenzi e parlare di rado se non strettamente costretta dalle circostanze. Come in questo caso per esempio. Mentre siamo seduti a tavola, ognuno intento ad osservare nel proprio piatto, mi accorgo che la minestra è più scialba del solito per cui chiedo a mio padre di interagire con quel mostro affianco a lui affinché mi passi il sale."Papà puoi chiedere in maniera educata a Virginia di passarmi il sale?"
Mio padre è pronto a rispondermi come al solito come un santo, ma viene anticipato da questa innegabile stronza di madre di fronte a me.
"Oh falla finita Lara! Erano solo dei semplici auguri di buon anno! Sono stata semplicemente educata nel rispondergli e anche tu avresti dovuto farlo! E prendi questo diavolo di sale, anche se con la cellulite che ti ritrovi dovresti proprio evitare di abusarne! Sei parecchio ingrassata ultimamente lo sai?"
Spalanco gli occhi e cerco di trattenermi dall'urlare! Non so se sono più incazzata per la faccenda di Alex o per il fatto che non perde occasione per ricordarmi di essere stata grassa e con un culo enorme!
"Pensavo ti piacesse Adrian, Virginia!"
"E questo cosa centra?! Adoro quel ragazzo! Ma tu e Alex siete stati insieme per una vita intera e vi stavate per sposare, è ovvio che sia rimasto legato a te e a noi. L'ho trovato un gesto carino e cortese quello di farci gli auguri di buon anno!"
"Mamma Adrian odia Alex! Lui mi ha tradito con la mia migliore amica il giorno delle nozze e dio solo sa da quanto durava quella tresca! Perché cazzo dovrei essere cortese con lui!?"
"Beh pensavo che ora che tu e Adrian vi sposerete presto Alex rappresentasse il passato e quindi non c'era motivo di essere arrabbiati con lui! Ormai sia tu che lui state con altre persone! Cosa ti importa?! Sei ancora innamorata di lui?"
Spalanco gli occhi e la bocca dalla sorpresa dopo ciò che ha detto. Io non ho parole.... Mi alzo di scatto facendo cadere la sedia alle mie spalle ma non me ne curo.
"Non ho più fame."
È l'unica cosa che riesco a dire prima di risalire in camera mia e chiudermi all'interno all'interno di essa.
Adrian ti prego, torna presto.....È già quasi buio. Dalla finestra si scorge appena l'arancione del tramonto. Devo essermi addormentata dopo essere scappata via dalla discussione con mia madre. Non so se sono sveglia o sto solo sognando. Mi sento ancora mezza addormentata ma mi sembra come se qualcuno mi stesse accarezzando dalla testa alle spalle. Cerco di riprendere coscienza di me e si, qualcuno mi sta accarezzando e mi cinge la vita con un braccio. Un sorriso spontaneo sorge sul mio viso al pensiero che Adrian è davvero qui con me finalmente, ma il mio sorriso muore quando nel voltarmi scorgo il viso di Alex intento a sorridermi mentre ha ancora una sua mano intrecciata nei miei capelli.
Di colpo mi scosto da lui liberandomi dalla sua presa, ancora sconvolta dalla sensazione delle sue mani su di me mi alzo dal letto di scatto appoggiandomi alla finestra chiusa alle mie spalle.
"Che ci fai qui?! Chi ti ha fatto entrare?"
"Ehi ehi tranquilla principessa... Ho suonato più volte ma quando ho visto che nessuno mi rispondeva ho usato la chiave che tua madre tiene sotto il vaso nel porticato."
Una sensazione di improvvisa rabbia mia assale per l'assoluta imprudenza di mia madre nel lasciare le chiavi di casa alla portata di chiunque, rabbia che presto però si tramuta in terrore nel rendermi conto che sono sola in casa con Alex e che i miei probabilmente non torneranno nemmeno per cena.
"Alex non avresti comunque dovuto entrare in casa mia senza che nessuno ti aprisse... Non stiamo più insieme e forse è il caso che tu vada... Becca ti starà certamente aspettando e si è fatto tardi per rimanere ancora...."
"No no... Tranquilla... Posso rimanere.. Io.. Io voglio rimanere... Ti prego Lara... Mi manchi così tanto..."
Lo vedo avvicinarsi sempre di più a me e non so che fare e come scappare via da questa situazione. Prende il mio viso tra le sue mani e la prima cosa che penso è che non sono le sue mani, non sono le mani che vorrei addosso a me. Avrei dovuto capirlo subito da come mi accarezzava che non era Adrian, ma ero ancora intontita dal sonno.
Le sue labbra ormai mi sfiorano.
"Sto impazzendo senza di te.... Ho così bisogno di toccarti..."
"A-Alex.... No. A-Aspetta.."
"Ehi piccola fermati, guardami! Perché tremi... Te l'ho detto, devi stare tranquilla... Non voglio farti del male. Io voglio solo farti stare bene!"
No, non chiamarmi piccola. Ti prego sta lontano da me! Gliel'ho promesso! Io gli ho promesso che non ti avrei fatto più avvicinare.
"Alex ti prego no.... Lasciami..."
"Solo un bacio... Ti piacerà... Ti sono sempre piaciuti i miei baci."
Non so più come pregarlo e i miei occhi navigano da tutte le parti alla ricerca di qualche oggetto vicino che possa aiutarmi a difendermi, ma non trovo niente. Non c'è niente!
"A-Alex ti prego, ti prego no!"
Mi bacia posando le sue labbra sulle mie del tutto serrate. Prova a schiuderle leccandone il contorno e mordicchiandole, ma non cedo. Non posso. Emetto un singhiozzo sordo che mi muore in gola. Ho provato a tenerlo lontano. Io mi sono chiusa in camera come avevi detto tu, te lo giuro.
"Shhh..... Vedrai starai bene.... Ti farò sentire benissimo....."
La sua mano si sposta dalla guancia direttamente sulla mia bocca per tapparmela e a stento riesco ancora a trattenermi dalle lacrime mentre la sua sudicia mano tenta nuovamente di violarmi passando sul mio petto per poi infilarsi nel pantalone fin troppo largo della mia tuta.
Adrian ti prego perdonami......Bussano.
Come un flash rivivo in momenti di paura della mia adolescenza e mi domando se lassù ci sia qualcuno pronto a mandarmi un angelo in terra ogni qualvolta sono in pericolo.
"Lara, tesoro? Dormi ancora?!"
Mamma!
I miei occhi saettano verso la porta e con tutta la forza che ho tento di spingerlo il più lontano possibile da me.
Riesco a scostarlo quel tanto che basta per avanzare nella stanza, mentre lui pare essere nel panico più totale.
"Oh andiamo... Non sarai ancora arrabbiata con la tua mamma!"
Finalmente raggiungo la porta e la spalanco fiondandomi tra le braccia di mia madre che mai avrei pensato sarebbero state il mio porto sicuro.
"Mamma! Sono così felice di vederti!"
Sussurro per non farmi sentire da Alex mentre mi stringo al suo collo e la sento ridacchiare. Quando però si accorge della presenza del mio ex nella stanza semi buia si irrigidisce e sembra capire in un attimo tutto ciò che stava accadendo sorprendendomi come sempre.
"Alex.. Penso che tu debba andare.... Si è fatto tardi e Lara deve partire prima che faccia buio."
"Virginia salve... Io... Posso accompagnarla io, così Robert può evitare tutta quella strada inutile..."
No! Ti prego mamma non dirgli di si, ti prego! Stringo i denti irrigidendo la mandibola in un gesto nervoso e preoccupato, tanto che anche mia madre sembra accorgersene.
"Sta tranquillo caro... Robert ha ormai caricato i bagagli in auto e penso che Lara ci metterà un po' a prepararsi."
I bagagli? Quali bagagli? Non ho ancora fatto le valigie. Sono tutte ancora vuote nell'armadio!
Mamma....
"Per me non è un problema aspettarla, davvero...."
"Alex. Ho detto che puoi andare."
Oh mio dio. Il tono di mia madre era glaciale e non ammetteva repliche. Alex deve essersene accorto perché dopo aver sgranato gli occhi stupito dalla sua freddezza si è dissolto dalla stanza in silenzio, così come era venuto.
Pochi attimi dopo la sua dipartita rilascio un sospiro rendendomi conto solo ora di aver trattenuto il fiato per la tensione.
"È tutto ok tesoro?"
Annuisco impercettibilmente ma sembra non bastarle come risposta.
"Io e te dobbiamo farci una bella chiacchierata prima della tua partenza. Dico a tuo padre di preparare la macchina."
La fermo subito. Ha mentito per me ma non è necessario che mio padre faccia su e giù in città solo per scortarmi.
"Mamma non c'è bisogno che papà mi accompagni sul serio, posso tornare a casa da sola... Davvero."
"Lara. Dico a tuo padre di preparare la macchina."
Ed è proprio così. Nessuno può contraddire Virginia. Mai.
Si volta per andar via ma la blocco per un braccio ancora una volta. Non per contraddirla questa volta, tutt'altro.
"Mamma...... Grazie per essere tornata da me."
Sorride dolcemente e piena di se percorre il corridoio rispondendomi allegra.
"Una mamma sa sempre quando un figlio ha bisogno di lei!"
E questa volta il mio angelo si chiamava Virginia.
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AMAMI e basta...
RandomDopo l'ennesima bugia di Adrian, Lara vedrà in se stessa un forte cambiamento. Cercherà di cambiare vita e ricominciare ma non troverà un Adrian disposto a lasciarla andare. Non questa volta. Nuove scoperte metteranno a dura prova il loro rapporto...