I miei giorni sono trascorsi tra la certezza di voler partire e la paura che Hanna mi ha messo addosso. Continuo a guardarmi intorno intimorita e spesso ho avuto la sensazione che qualcuno mi seguisse. Stamattina ne ho avuto la conferma quando guardando nello specchietto retrovisore ho notato un fuoristrada nero con i vetri oscurati che ha seguito il mio stesso percorso. Uscita dall'appartamento era difficile non notarlo. Ma quando si è fermato dove lavoro non nascondo di essermi preoccupata parecchio. Qui in ufficio sono al sicuro ma prima o poi dovrò tornare a casa e mi spaventa l'idea che quell'auto sia ancora lì ad aspettarmi.
Sono già oltre l'orario di chiusura e per fortuna una mia collega incontrandomi ha voluto scambiare qualche parola mentre ci dirigevamo al parcheggio. Non ho ascoltato molto cosa aveva da dirmi e spero di non essere sembrata completamente maleducata quando rispondevo semplicemente annuendo qui e lì nel discorso.
È di nuovo qui. Quell'auto, è la stessa di questa mattina. Sono terrorizzata mentre chiudo la sicura dall'interno. Velocemente accendo le luci e parto infilandomi nel traffico. Durante il tragitto si mantiene a qualche metro di distanza, ma con i fari alle spalle non riesco a vedere chi c'è dentro. Ho quasi rischiato di uscire fuori strada quando si è avvicinata troppo.
Dio... Mi viene da vomitare... Tanto per cambiare.Sono sotto casa. Cazzo! Non ci sono le auto di Luke e Jessy e non sono sicura che mi stiano ancora seguendo perché per seminarli sono passata col rosso! Ho paura e mi sale l'ansia.
Corro in ascensore e tiro un sospiro di sollievo quando entro in casa e corro dritta nella mia stanza senza nemmeno accendere le luci. Ma dov'è l'interruttore?
Oh mio Dio! Qualcuno mi ha messo una mano sulla bocca, mentre io tento di urlare e scalciare per liberarmi dal mio aggressore! È tutto buio e sto per piangere quando sento il suo fiato sul collo e la sua bocca sfiorarmi l'orecchio.
Conosco questo odore....."Shhhh... Sono io piccola...."
Adrian! È Adrian! Non posso crederci! È lui! È qui proprio vicino a me. Toglie la mano dal mio viso e mi volto verso di lui avvolto ancora nell'oscurità della stanza. Scoppio a piangere tra le sue braccia un po' per la tensione degli ultimi giorni ma soprattutto perché solo ora capisco quanto mi sia mancato averlo addosso per tutto questo tempo.
"Che ci fai qui? Come sei entrato?"
"Nick mi ha avvertito che stavi rientrando ma poi ti ha perso di vista quando hai avuto la fantastica idea di passare col rosso. Così sono corso qui e ho aspettato che tornassi."
"Nick? Era Nick con quel bestione nero?"
"Certo... Gli ho chiesto io di seguirti negli ultimi giorni. Avevo troppa paura che potesse accaderti qualcosa."Che cosa?! Sono morta di paura perché lui voleva proteggermi?! Perché cazzo non mi ha avvertito almeno! Gli do uno schiaffo così forte che sento il palmo della mia mano andare letteralmente a fuoco.
"Lara! Ma che f-.."
Prima che possa finire mi getto completamente sulla sua bocca e lo bacio con voracità perché è tutta l'aria che non ho respirato e di cui ho bisogno. Risponde al mio bacio infilandomi la lingua in bocca e avvicinando il più possibile i nostri corpi. Non è un bacio romantico e non lo definirei nemmeno unicamente passionale. C'è tanto di più in questo bacio che a parole non riusciremmo ad esprimere.
Vuol dire mi manchi.
Vuol dire perdonami.
Vuol dire ti amo.
Vuol dire ho paura.
Vuol dire ho bisogno di te.
Ma soprattutto vuol dire non lasciarmi mai più.Dopo un tempo infinito prendiamo fiato scostando leggermente le nostre labbra. Rimaniamo in piedi impalati ma mi allungo per accendere la lampada sul comò.
"Ho passato una settimana d'inferno. Ho notato l'auto che mi seguiva qualche giorno fa e ho avuto paura....."
"Mi spiace piccola... L'ho fatto solo per proteggerti..."
"Avresti dovuto avvertirmi! Dovresti dirmi chi vorrebbe farmi del male e perché sta succedendo tutto questo!"Prende il mio viso tra le mani disegnando dei cerchietti con i pollici.
"Sta calma ti prego... Non posso parlartene ma devi fidarti di me. Quando tutto sarà finito potremmo stare finalmente insieme... Te l'ho promesso e non mi tirerò mai indietro."
"Io....... parto tra pochi giorni... Ho avuto una promozione... Mi trasferisco a Marsiglia."Non sembra turbato ne colpito da ciò che gli ho detto. Come se lo sapesse già ma non gli importasse nemmeno più di tanto.
"Non parti più."
"Certo che parto Adrian. È tutto pronto ormai..."Apro le braccia indicandogli le colonne di scatoloni disposte in serie nella mia stanza.
"Per questo hai preparato tutta la tua roba?"
"Adrian sembra che tu stia cadendo dalle nuvole. Secondo te cercavo di fare una capanna con i cartoni?!"
"Mi è mancato il tuo senso dell'umorismo... Comunque pensavo solo che ti trasferissi."
"E infatti lo sto facendo. Non vedi ci sono le etichette!"
Indico la scatola più vicina a noi ma lui fa una faccia da pervertito. Sopra c'è scritto Biancheria. Merda.
Prende lo scatolone e lo lancia per aria facendo ricadere le mie mutandine per terra."Queste non ti serviranno quando vivremo insieme."
Sono ancora scioccata dalla pioggia di perizoma che mi circonda che non riesco bene a concepire ciò che ha appena detto."Vieni anche tu a Marsiglia!?"
Oh mio dio! Deve essere così! Verrà con me!
Sorride.... Sorride!"Certo che no piccola. Sei tu che non andrai proprio da nessuna parte. Ho già parlato con George. Andrà lui a Marsiglia al posto tuo e tu rimarrai a dirigere la sede qui in centro."
"Non è vero...."
"È tutto vero piccola... Ringraziami!"
"Adrian sei... Tu sei.."
"Lo so amore... dammi un bacio!"
"Tu sei proprio uno stronzo!!! Ma come hai potuto!? Non me l'hai nemmeno chiesto! Hai continuato a lasciarmi da sola in sospeso ad avere paura di un uomo che tu stesso hai mandato per seguirmi! Per non parlare dell'ansia per organizzare la partenza in tempo! E il trasloco! Gli scatoloni! Le etichette!!!"
"Ti serviranno in ogni caso appena ti trasferirai da me!"
"E chi l'ha deciso che mi trasferirò da te eh?"
"Che senso avrebbe rimanere in due case se ci sposiamo."
"Ci sposiamo?! Ci sposiamo!?!? Io non ti sposo proprio per un cazzo!"Alza gli occhi al cielo. Io te li cavo quegli occhi fottuto stronzo!
"Piccola ti prego non costringermi a farlo..."
A fare cosa? Perché sta avanzando così minaccioso verso di me?!
"Adrian. No. Fermati."
Continuo a indietreggiare iniziando ad intuire cosa ha in mente, fino a quando le mie gambe toccano il lato del letto. Merda.
"No Adrian! Ho detto di fermarti!"
"Troppo tardi."

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AMAMI e basta...
De TodoDopo l'ennesima bugia di Adrian, Lara vedrà in se stessa un forte cambiamento. Cercherà di cambiare vita e ricominciare ma non troverà un Adrian disposto a lasciarla andare. Non questa volta. Nuove scoperte metteranno a dura prova il loro rapporto...