AMAMI e basta...

È arrivato papà. (Seconda parte)

P.o.v. Adrian
Cazzo! Non posso crederci! È davanti a me! Non riesco a credere ai miei occhi. Non lo vedo da quasi un anno...

"P-pa-pà?"
"Balbetti anche tu adesso?"

Cosa? Che vuole dire? Chi è che balbetta? Continua a guardarmi ma sono pietrificato e non so cosa fare e come comportarmi.
L'ultima volta che ci siamo visti mi ha urlato contro tutto il suo disprezzo mentre mi faceva uscire da quel carcere su cauzione. Ora è qui e il suo sguardo è così freddo che non riesco a reggerlo.

"Che fai figliolo? Non mi saluti?"

Spalanco un po' gli occhi ma non riesco comunque a sollevarli dal pavimento. Sono senza parole...

"I-Io...."

Helena interrompe i miei tentativi di esprimere qualcosa dirigendosi verso di lui e salutandolo calorosamente.

"Ernest! Che piacere rivederti! Vedo che hai ricevuto il nostro invito per le nozze!"

Cosa? Ma come cazzo si permette di invadere così la mia vita! Non bastava l'invito a Lara, ora anche mio padre! Ma con quale cazzo di diritto!
Sollevo lo sguardo adirato ma mio padre sembra esserlo molto di più mentre la guarda.

"Tu.... Povera sgualdrina... Sono a conoscenza di ciò che hai intenzione di fare. Voglio dirti solo poche cose. Per rispetto all'amicizia che ho avuto con tuo padre per troppi anni vi darò i soldi per pagare tutti i vostri debiti. Non è un prestito. Prenderete i soldi. Pagherete i debiti di gioco di tuo padre e quelli per i vizi di tua madre. Vi darò abbastanza denaro per vivere dignitosamente per qualche anno. Poi sparirete dalla mia vita e da quella della mia famiglia."
"Ernest sai... Mi offendi.. Non credi all'amore sincero che lega me e Adrian?"
"Helena... Con chi pensi di avere a che fare? Non sono Adrian e i tuoi tentativi da puttana non valgono a niente con me."
"Io so la verità! Io posso rovinarvi tutti! Sarà uno scandalo!"
"Tu piccola stronza non dirai un cazzo. Sai che ho molto potere e troppi soldi da comprare il silenzio di chiunque. Ti conviene accettare o credimi che tu e la tua famiglia vi ridurrete a raccattare immondizia per mangiare e pulire cessi pubblici per vivere. E sta pur certa che mi assicurerò di aver pisciato in ognuno di essi!"
"Tu.. Tu.. Non oseresti arrivare a tanto! Tu e mio padre siete come fratelli!"
"Tuo padre mi deve una marea di soldi e credimi provare a fregarmi non è stato il modo migliore per appianare il debito! Non osare mai più metterti contro di me! Ora vai prima che ti prenda a calci in culo!"

Sono scioccato. Penso addirittura di non riuscire più a respirare dalla sorpresa. Sono congelato al mio posto e lo stesso vale per Helena che continua a rimanere li mentre le lacrime la sorprendono a singhiozzi.
Si avvicina ancora a lei ed è rabbioso.

"Hai minacciato il figlio sbagliato puttana! Sparisci dalla mia vista.... ORA!!!"

Ho un sussulto quando le urla di andarsene e anche lei è scossa ancor di più ma questa volta non se lo fa ripetere due volte e scappa via.
Non posso crederci. L'ha cacciata. L'ha mandata via. Finalmente. Io... Non devo più sposarla....
Ancora scosso non mi accorgo che si è avvicinato a me. Alza il braccio e uno schiaffo mi arriva dritto in faccia tanto da farmi voltare. Mia madre urla spaventata.

"Ernest!"

Lo guardo negli occhi e mi accarezzo la guancia arrossata.

"Papà...."
"Non ti ho insegnato proprio niente?!"

Io non ce la faccio a pensare. Sono troppo stravolto da quello che è successo e mi sento un po' perso. Mi vengono le lacrime agli occhi e piangerei come un bambino se non sapessi già che mi arriverebbe un altro ceffone.
Quando sto cercando di mettere insieme qualcosa da dire lui mi sorprende ancora. Si avvicina al mio corpo e afferra i polsi allargandomi le braccia. Mi prende la testa da dietro la nuca avvicinandola al suo petto e lo sento stringere le braccia tutto intorno.
Che sta facendo...
Mi sta abbracciando........

"Pa-papà....."
"Vieni qui figliolo..."

Mi sta davvero abbracciando. Avvolgo anch'io le mie braccia tutto attorno a lui e stringo forte perché ho paura che possa essere solo un sogno e che lui possa sfuggirmi e non tornare più.

"Papà mi sei mancato così tanto..."
"Anche tu rospetto... Anche tu....."

Lascio andare una risata liberatoria quando lo sento chiamarmi col soprannome di quando ero piccolo.

"Che fine hanno fatto i tuoi ricci?"
"Li ho tagliati dopo quel giorno...."
"Capisco.... Mi dispiace. Dopo la morte di tua sorella è stato difficile per tutti e ci siamo allontanati. Ma ora sono qui e.... Oh! Ho conosciuto la tua Lara.."
"Cosa?! Quando l'hai vista?!"

È mia madre a darmi delle spiegazioni.

"L'ho incontrata ieri per caso. Correva via da non so cosa e si è sentita poco bene..."
"Sta male? E dov'è ora?"
"Calmati Adrian.. Suppongo sia stato solo un malore. Le ho spiegato che Helena ti ricattava con la storia del matrimonio per i tuoi soldi e..."
"Ma che ti salta in mente mamma! Glielo hai detto! Ora lei è in pericolo e io non sono con lei a proteggerla cazzo!"
"Adrian non parlare così a tua madre!"
"Papà ma l'hai sentita anche tu!"
"Amore calmati e lasciami parlare! Non le ho detto nulla. Nient'altro che questo. Ha provato a scoprire di più ma le ho detto di starne fuori e così ha fatto."
"Mamma tu non la conosci! Lei non fa mai quello che le dici di fare! Fa sempre quel cazzo che vuole! Non ti ascolterà e si metterà nei guai!"
"Non questa volta... Non dopo quello che le ho promesso."

La guardo in un misto tra rabbia e titubanza mentre le chiedo cosa diavolo può averle promesso da farla desistere così facilmente.

"Cosa le hai promesso?"
"Ok rimaniamo calmi. Adrian non arrabbiarti amore... Eri così triste e anche lei lo era. E volevo sistemare le cose..."
"Mamma! Cosa le hai promesso!?"
"Che vi sareste rivisti......"
"Cosa?! Mamma! E come avremmo potuto? Ci saremmo visti di nascosto come due amanti mentre sposavo Helena?!"
"Ma ora non esiste più Helena nelle nostre vite. Puoi finalmente tornare da lei!"
"Cosa? E chi te l'ha detto?! Ora più che mai non posso metterla in pericolo in questo modo! Con Helena ancora a spasso!"

È mio padre a tranquillizzarmi questa volta rassicurandomi che Helena non rappresenta più una minaccia ormai. Ma io non sono tranquillo. Ho paura per lei. Paura che possa farle del male. Che chiunque possa farle del male. Più di quanto non abbia già fatto io stesso coinvolgendola in tutta questa merda.

"No. Lara deve starne fuori. Non è ancora il momento."