Tabula rasa.

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Ho aspettato due giorni che Hanna richiamasse ma non è arrivato nessun messaggio. Sono preoccupata che sia successo qualcosa di brutto vista la presenza di Ernest. E se avessero litigato? Se fosse andato storto qualcosa? Ho mille pensieri in testa.
So che avrei dovuto dimenticare tutto e mettermelo alle spalle ma sapere che Helena ha ingannato così Adrian mi fa ribollire il sangue.
Adrian non è andato a letto con lei. Aveva ragione. Me lo ha ripetuto all'infinito che non poteva essere figlio suo. Mi ha riempito di "mi dispiace" nonostante fosse certo di non aver fatto sesso con lei. Voleva il mio perdono e chiaramente era davvero troppo per me. Lo è ancora in effetti.
Hanna non mi ha ancora rivelato le ragioni per cui Adrian è stato minacciato. Minacciato di fare cosa? Oppure di dire cosa? Cosa c'è ancora di così segreto e così importante da non potermelo rivelare e da spingerlo a lasciarmi pur di non farmelo sapere. Che voglia proteggermi da qualcosa? Ma da cosa? O da chi?
Non posso più aspettare. Devo parlare con Hanna. Ho davvero bisogno di rivedere Adrian. Devo parlargli e fargli capire che qualsiasi cosa ci sia alle spalle io posso sopportarlo. Voglio aiutarlo! Odio il fatto che non me ne dia modo!
Recupero velocemente il telefono dalla mia borsa e chiamo Hanna. Non dovrei metterci molto e non posso aspettare fino a questa sera.

"Lara?"

Oh dio ti ringrazio... Ha risposto. Non so perché ma nella mia mente balenava il timore che non rispondesse affatto.

"Hanna.. Aspettavo una tua chiamata. Ci sono stati problemi?"
"No. È tutto risolto."

Come tutto risolto? Cosa vuole dire? Perché non mi ha avvertita.

"Cosa intendi per tutto risolto?"
"Ernest ha dato una lezione ad Helena. Lei non rappresenta più una minaccia per Adrian e la nostra famiglia. Il matrimonio ovviamente è saltato."
"Oh mio dio! Ma è fantastico!!!"

Niente più Helena! Niente più minacce e problemi! Ma che aspettava a farmelo sapere?! E come mai non la sento urlare dalla gioia?

"Hanna c'è qualcos'altro? Adrian sta bene?"
"Certo che sta bene. Neanche lui era felice all'idea di sposare una donna che non amava e che lo ricattava."
"Ma allora perché ti sento così distante? Quando posso vederlo?"
"Lara io... Devi scusarmi se non ti ho avvertita prima delle novità. So che eri preoccupata ma, alla luce di come sono andate le cose, non lo ritenevo più necessario."

Sono confusa. Ma che vuole dire?

"Hanna ma di che parli? Non capisco..."
"Il matrimonio non si farà ed Helena e fuori dalla nostra vita.. Ma.. Questo non significa che ci sia spazio per te in quella di Adrian. Mi dispiace..."
"Cosa stai dicendo? Adrian non vuole vedermi?!"
"Mi dispiace tesoro... È così che deve andare..."
"Non è possibile! Tu mi avevi detto che mi amava ancora! Non può avermi dimenticata! E Nadine? Io devo rivederla! Non puoi illudermi in questo modo e poi dirmi semplicemente che lui non mi vuole più! Non sono un fottuto giocattolo ok?! È lì con te?! Diglielo! Digli che è uno stronzo! Digli che lo odio! Io lo odio da impazzire hai capito?!"
"Non cercarlo più... È meglio per tutti."
"Per chi è meglio eh?! Per chiiii?"
...
"Hanna!"
...
"HANNA!!!"

Non può essere. Non di nuovo. Perché mi ha cercata? Perché è venuta da me a riempirmi di stronzate sul fatto che Adrian mi amasse ancora! Forse sperava solo che la aiutassi a far saltare il matrimonio e lui non deve aver fatto mai riferimento al fatto di voler tornare insieme a me. Ma quel messaggio allora?! Mi ha chiesto di aspettarlo ma come posso aspettare un uomo che nonostante non ci siano ostacoli non mi vuole. Mi sembra quasi che sia lui a disseminare il nostro percorso!
No. Deve smetterla. Non può entrare di nuovo nella mia vita e sconvolgerla proprio ora che stavo cercando di reagire. Mi sembra di dover ricominciare sempre tutto da capo. Appena costruisco delle basi per andare avanti viene lui e distrugge tutto!

Il mio telefono squilla ancora ma non è lei. Vaffanculo Alex! Non è proprio il momento! Non ho intenzione di rispondere alle sue chiamate ma sembra non averlo ancora capito. Eppure le altre centinaia rifiutate in questi giorni mi sembravano un messaggio abbastanza chiaro. Non voglio rivederlo. Non voglio parlargli. Non voglio le sue scuse. Avrei voluto solo che non mi avesse messo mai le mani addosso porca puttana! Come ha potuto!?
Eccolo ancora. Smette di chiamare e mi tartassa di messaggi! Mi sta facendo impazzire! Insiste col volermi vedere per scusarsi. Ormai non leggo più i suoi messaggi da ieri mattina. Arrivano e puntualmente li elimino.
Basta! Basta!
Spengo il cellulare ormai preda di una crisi isterica.
Mi metto le mani nei capelli e li tiro un po' dalla rabbia. Sono furiosa. Sono incazzata col mondo intero!

Dopo un tempo che a me sembra indefinito George appare sulla soglia del mio ufficio senza nemmeno bussare. Grazie mille anche a te per la cortesia!

"Lara che fine ha fatto il tuo telefono? È mezz'ora che cerco di chiamarti!"

Cazzo! L'ho spento per non sentire più il ronzio fastidioso dei messaggi di quel coglione!

"Lara va tutto bene? Sei strana in questi giorni..."
"Scusami George... Ho la nausea da qualche giorno. Devo aver preso l'influenza che è in giro ultimamente."

In realtà non ho idea se ci sia qualche virus ma di solito qualche influenza gira sempre!

"Oh.. Riguardati allora... Va a casa e riposati per oggi."
"Ti ringrazio George, ho davvero bisogno di un po' di riposo... Dovevi dirmi qualcosa di importante?"
"Volevo solo farti una proposta ma potremmo riparlarne in seguito se stai poco bene."
"No, no! Dimmi pure!"
"Come sai Corinne ha lasciato un posto vacante nella sede di Marsiglia e io volevo proporti di andare lì per dirigere la baracca. Si tratterebbe di un lavoro con più responsabilità e molti zeri in più sulla busta paga. Una promozione insomma! Il tuo lavoro qui è stato impeccabile e ho davvero bisogno di qualcuno di fiducia."

Oh mio dio! Una promozione! Soldi! Direttrice. Sarei il George di Marsiglia! Sono così emozionata che mi viene da vomitare... Ancora.
Lancio uno sguardo al mio telefono spento. Davanti a me ci sono due scelte. Essere sommersa di messaggi da parte di un uomo che non amo e assoluto silenzio da parte dell'uomo che amo, oppure... Oppure tabula rasa. Un nuovo inizio.

"Non devi rispondermi subito. Possiamo parlarne con più calma quando ti sarai rimessa in sesto e definire maggiori dettagli riguardo al contratto e alle specifiche mansioni...."
"Accetto."
"Davvero?!"

Mi guarda sorpreso come se non si aspettasse per niente una risposta positiva e dovesse in tutti i modi convincermi.

"Accetto. Me lo stai chiedendo e ho preso la mia decisione. Accetto."

Sorridiamo entrambi mentre ci guardiamo fieri. Ci stringiamo la mano energicamente con un gesto di intesa.
L'ho fatto davvero. Ho accettato. Sto voltando pagina.

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