Restammo lì fuori per un bel po' , a respirare l'aria fresca e pulita mi faceva bene.
"Cosa è successo oggi?"
"Quel bambino è morto e so che c'entra Brando ma non potevo dirlo al popolo."
"Devi essere sincero con loro Daniel , loro devono sapere del pericolo che sta per scatenarsi"
Rimase in silenzio mentre si alzava dal pavimento e entrava dentro. Io lo seguii sapevo che c'era qualcosa che non andava.
"Ieri mi è arrivata una lettera..." Dice aprendo il cassetto del comodino.
La lettera era bagnata questo voleva dire che proveniva dalle sirene.
"Sono stati attaccati"
"Cosa?"
"Si , e mia madre e mia sorella sono state fatte prigioniere"
"Perché Brando li ha attaccati?"
"Non lo so ... Ma oggi me ne arrivata in altra e veniva dai lupi , sono attaccati anche loro o meglio sono stati massacrati"
Appena sento quelle parole le lacrime mi riempiono gli occhi non può essere così crudele.
"Non sono andato in villaggio oggi, la madre del bambino chiedeva la mia presenza ma io non ci sono andato non potevo guardare negli occhi quella donna e dirgli ' si è stato mio fratello' non ci riuscivo Emma perciò sono andato nel bosco dove ho parlato con l'alpha e ha detto che sono molto forti, ma hanno le stesse debolezze dei vampiri non sopportano l'oro." Disse alzando il capo che fino a quel momento era abbassato.
"Dimmi la verità" dissi infine sapevo che Daniel non stava così per gli attacchi nel bosco ne quello del nostro popolo a lui interessava un solo attacco quello nel regno delle sirene , ma nemmeno gli importava delle guardie morte no q lui importava solo di sua madre e sua sorella.
"La sai già la verità Emma"
Mi sedetti sul letto e iniziai a guardare il vuoto non sapevo nemmeno io a cosa stessi pensando ma quel silenzio era l'unica cosa che mi dava conforto in quel momento.
"Lo so non sono degno di governare, tutti questi sentimenti non dovrebbero esserci a volte penso che sia meglio ... " alzai gli occhi di scatto sapevo già cosa voleva dire e quando Daniel stava così giù , quando Daniel era abbattuto ci Voleva solo una bella strigliata altrimenti non avrebbe mai capito.
"Tu sei fuori" dissi alzandomi e mettendomi le mani davanti al viso.
"E si hai ragione non sei degno di governare ,no ti non potresti mai gestire questo regno ." I suoi occhi si puntarono su di me e aveva la bocca leggermente aperta.
"Si Daniel hai sentito bene , tu non sei un re , un re mette davanti a tutto il suo popolo un re non si abbatte così , un re non pensa solo alla sua famiglia un re deve scendere in campo e combattete mentre tu ti rintani tra le mura di questo castello perché hai paura , hai paura di guardare in faccia quelle persone e dirgli che il loro re non è in grado di proteggerli, hai paura di dir loro la verità perché sono stati sempre all'oscuro di tutto , tu non gli hai mai detto niente. Ma per essere un buon re devi avere la fiducia e la stima del tuo popolo altrimenti lascia il trono a Brando" appena dissi quell'ultima parola si alzò in piedi ed uscì dalla stanza la stessa cosa feci io e mi avviai verso la mia stanza.
Ormai le forze si erano esaurite e io dovevo calmarmi , tutto quello lo pensavo davvero , non era solo una finta a Daniel a volte devi dirgli la verità in faccia non deve capirlo da solo devi dirgliela e basta. Solo così potrà fare la scelta giusta.
Sento la nausea aumentare man mano che mi avvicino alla mia stanza e quando sono arrivata mi precipito in bagno per vomitare , ormai mi ero abituata alla sensazione di sapore metallico che si prova in bocca ogni volta che vomitavo , alle forze che mi mancano e non riesco nemmeno ad alzarmi, infatti rimanevo stesa nel bagno per un bel po' e quando mi ero calmata mi alzavo.
Pensavo che la stanza fosse vuota invece trovo una figura sul letto.
"Ti ricordi di me" dice solo non si girava a guardarmi ma reggeva qualcosa tra le mani.
"No" dico mentre mi reggo la testa perché sta iniziando a farmi male, li è tutto buio e non riesco a riconoscerlo ma quando la luce si accende e lo vedo indietreggio e vado a sbattere contro la porta.
"Tu" dico quasi sospirando. La Fata ,fata dalla ali azzurre che mi aveva curato quando ero stata morsa dalle aquile era qui , nella mia stanza che cosa voleva da me.
"Si, sono qui perché so che tu mi ascolterai"
"Non sono io a comandare qui"
"Oh sì su questo hai ragione , ti è stato dato in eredità un regno e tu non sai comandarlo. Tuo padre sarebbe molto deluso da te" dice mentre si avvicina piano piano.
"Tu conoscevi mio padre?"
"Ma certo , fino a quando un disgraziato giorno ci spenditi nelle terre solitarie , tutte le fate erano state bandite dal regno per cosa ... Per un tradimento che non era stato fatto da noi , ma da una sola persona"
"A me non importa niente di Brando"
"È qui che ti sbagli prescelta , non è stato lui come il tuo fidanzato vuole farti credere"
"E chi è stato allora?" Dico avanzando verso il letto di spalle.
Sento i suoi passi avvicinarmi e le sue mai sulle mie spalle "lui sa quale la verità" il cuore batte fortissimo non so perché ma ho paura di lui.
"Non sei venuto solo a dirmi questo vero?" Dico voltandomi e i nostri visi sono così vicino che riesco a vedere le pagliuzze colorate nei suoi occhi.
"No, avete ragione. Sono venuto qui perché oggi la mia gente è stata attaccata"
"Cosa?"
"Si , e indovinate da chi?"
"Dall'esercito di Brando" lui inizia a ridere e dice "si" e i suoi occhi si riempiono di rabbia.
"Ci ha detto che se seguiremo te e Daniel , allora moriremo tutti e se rimarremo con lui troveremo la pace"
" e tu cosa hai intenzione di fare ? Gli crederai?"
"Le fate" disse avvicinandosi al mio orecchio " stanno sempre con i più forti" è detto questo scomparve così nel nulla lasciando della polvere nella stanza .
Era questo il piano fin dall'inizio.
STAI LEGGENDO
Rapita da un vampiro 3
VampireDaniel ricorda tutto, si ricorda di Emma , del suo grande amore, si ricorda del suo regno ma sopratutto si ricorda di Brando suo fratello che è ritornato in vita e vuole distruggere Daniel e tutto quello che gli appartiene per formare un regno tutt...