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Pov Brando
L'avevo baciata e le sue labbra già mi mancavano, mi mancavano come l'aria manca nei polmoni.
La voglio , voglio che ritorni da me per mai andarsene.
La vedo e odio vederla piangere, lui la sta distruggendo perché non si rende conto di questo? Perché non si rende conto che io la amo più di lui?
Sentivo i passi dei tacchi salire le scale , ed eccola sulla soglia che mi guarda con la lunga treccia dei capelli biondi tra le mani mentre cerca ogni sera di convincermi ad essere quello che noi due dovremmo esser Marito e moglie.
"Allora? Come è andata con la prescelta?" Disse entrando e sedendosi sul letto.
"Come al solito , quella ragazza è qualcosa di straordinario" dissi mentre guardavano fuori dalla finestra , la pioggia scendeva lenta e insistente. Non so perché ma mentre pensavo a lei mi scappò un sorriso.
"No è solo una stupida" sentenziò Mirena alzandosi e venendo verso di me.
Mi voltai di scatto verso di lei e le cinsi la vita con le braccia.
I nostri visi erano a un palmo di distanza , ma perché quando guardavo questa donna non provavo niente verso di lei nonostante l'avessi sposata e con lei avessi avuto un figlio?
"Lei non è stupida , e tu non permetterti di parlare così di lei"
"Come puoi difenderla nonostante tutto quello che ti ha fatto? Come?" Ora si era allontanata e indietreggiava , non sopportava che lei non fosse al centro dell'attenzione.
"Quella ragazza è qualcosa che tu nemmeno con la tua bellezza e la tua forza potresti mai superare"
Mi guardava con la bocca aperta e un sopracciglio inarcato.
"Io potrò non essere alla sua altezza ma nemmeno tu lo sei" disse piano quasi come un sussurro poi alzò la voce all'improvviso " tu per quanto la desideri, la sogni ogni notte non potrai mai averla" scandì le ultime parole così bene che quasi mi fecero male a sentirle pronunciare.
Mi girai di scatto , non gli diedi nemmeno il tempo di farmi notare che la scaraventai contro la porta.
Gli misi una mano in gola e la strinsi fortissimo fino a vedere il suo bellissimo viso quello a cui lei teneva tanto diventare di un colorito violaceo.
Ma poi come preso da un ricordo la lasciai andare, gli occhi di Mirena erano diventati i suoi quelli di Emma, i suoi capelli biondi d'improvviso erano cambiati e i lunghi capelli castani rimanevano a mezz'aria.
Era la stessa cosa che fece Daniel a Emma il primo giorno che c'è la presento , nemmeno allora lei ebbe paura.
Mirena si accasciò a terra e si portò una mano alla gola.
Mi girai mentre le sue immagini mi riempivano la testa. Cosa mi sta succedendo?
"Perché l'hai fatto?"disse Mirena ancora piegata in due.
Io non risposi, perché sapevo la verità qual era.
"Avresti potuto uccidermi, tanto non ti servo più a niente. Perché non mi uccidi."
"Non voglio farlo"
"È perché non vuoi farlo?" Sentii nella voce di Mirena anche una piccola risata sapevo dove voleva spingermi.
Non risposi , continuavo a guardare il vuoto sperando che non pronunciasse quelle dannatissime parole.
"Perché tu la ami" e quelle parole mi pugnalarono al cuore , peggio di un paletto d'oro.
Quella parole facevano più male di tutto, perché un cuore nero come il mio non avrebbe mai potuto amare un cuore puro come quello di Emma. Nonostante io provassi a farlo, usavo sempre la forza o il ricatto per ottenere ciò che volevo da lei.
"Rispondimi" urlo Mirena e la sua voce era rotta, stava piangendo.
"Si è vero io la amo ma sai benissimo che qualunque cosa io faccia per lei non avrà alcun valore , perché potrei anche mettere fine alla guerra , potrei anche mettere fine all'odio che io provo verso di lui lei amerà sempre lui , sempre e soltanto lui."
"E per questo tu mi hai detto di infliggergli il virus perché non sopportavi l'idea che quando avresti ucciso Daniel nella battaglia mortale lei t avrebbe odiato ancora di più e avrebbe sempre continuato ad amare lui, ad amare tuo fratello"
"Lui non è mio fratello!" Urlai.
"Non vuoi accettarlo ma è la verità Daniel sarà sempre il più buono, il più degno a governare il regno, colui che davvero merita l'amore di Emma"
I miei occhi diventarono Rossi , vedevo il loro riflesso nello specchio.
Stringevo le mani a pugno per gestire la rabbia che le sue parole stavano facendo nascere in me .
"E per questo che non mi hai uccisa prima quando avresti voluto farlo con tutto te stesso perché sapevi che se mi avessi uccisa lei ti avrebbe considerato un mostro ancora di più di quanto già lo sei per lei"
"Io gli ho trasmesso il virus perché lei per me è un nemico è merita di morire quando il suo cuore cesserà di battere apparterà a me , io sono quello che gli ha tolto la vita. E per la prima volta mi sentirò potente, mi sentirò forte perché ho il suo
Cuore in pugno"
La vidi sgranare gli occhi "il
Tuo amore verso di lei e malato come te del resto.
Ti senti potente solo perché strappandole la vita pensi che quella vita ti apparterà come il suo
Cuore?"
"Si" sbottai girandomi verso di lei che indietreggiò alla vista dei miei occhi.
"Beh invece ti sbagli, quando ami una persona quella persona ti entra nel cuore, il suo nome è inciso e niente può cancellarlo.
Non potrai mai anche strappando la sua vita fargli smettere di pensare un singolo secondo a Daniel, perché anche se il suo cuore cesserà di battere , fino all'ultimo lei penserà solo a lui e tu ti ritroverai con la sua vita tra le mani ma non saprai cosa  farne di lei perché non ti sentirai soddisfatto, ti sentirai vuoto e sopratutto solo"
La sua voce era minacciosa contro di me , e nessuno può parlarmi
Così.
In un movimento veloce di cui lei non si accorse nemmeno ruppi la sedia e ne ricavai un bel paletto che ficcai nel suo ventre.
La spinsi contro la porta e le dissi" se non potrò averla io nessuno merita di averla, per questo morirà perché io la voglio per me solo e soltanto per me.
E sappi che non ci sarà mai un singolo giorno da quando ti ho sposata mentre facevamo l'amore in cui io non pensassi a lei. Quello che io ho provato per te è nullo a confronto a quello che io provo per Emma" spinsi il paletto infondo così tanto che lei non ebbe nemmeno la forza di reggersi sulle proprie gambe perciò la lasciai andare e cadde atterra, immobile mentre accusava il dolore che il paletto gli stava provocando.
Sorrisi di fronte a quello spettacolo mi avvicinai alla finestra mentre guardavo il castello in lontananza.
"Sarai mia prescelta"

Rapita da un vampiro 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora