~20~

1.7K 123 18
                                    

Gli spiegai tutto, di Brando , di quante volte era entrato in camera mia , della sua proposta di salvarmi. Insomma tutto e ad ogni cosa che gli rivelavo sembrava incupirsi sempre di più alla fine sul suo sguardo vidi solo delusione per non averglielo detto prima.
Si alzò dal letto e si appoggiò al muro, guardando la luce della luna illuminare il suo regno.
La notte era tranquilla e ogni volta che guardavo fuori al balcone il mio cuore iniziava a battere fortissimo quasi non accettasse tutta quella tranquillità, perché dentro di me c'era la confusione allo stato puro, una battaglia che aspettava solo il momento per uscire fuori.
"Perché non me l'hai detto Emma?"
"Io e te non eravamo in un bel momento Daniel..."
Ma lui mi interruppe e disse "e se ti avesse fatto del male cosa sarebbe successo? Non ci hai pensato?"
"Non mi avrebbe mai fatto del male" ero sicura di quello che dicevo più che mai.
"Come fai a saperlo" disse così arrabbiato, che i suoi occhi erano diventati rossi e i canini sporgevano dal labbro superiore.
"Perché già mi ha fatto del male, il dolore lo sto provando dentro di me" dissi con la voce rotta dal pianto, mentre pensavo a quello che dentro di me stava succedendo, non ego più la stessa Emma di prima , viva , solare ora avevo solo paura, paura che sa un momento all'altro non senta più il battito del mio cuore martellarmi nel petto, paura che da un momento all'altro i miei occhi non mi permettano più di vederlo , paura che da un momento all'altro le mie labbra non potranno più dirgli ti amo.
Si avvicinò e mi abbracciò, stringendomi il più possibile tra le sue braccia, adoravo stare tra le sue braccia, sapevo che se anche lui era un freddo tra quelle braccia sentivo un calore , il calore del suo amore.
"Che cosa vuoi fare amore mio?" Disse è quella domanda mi fece male, mi allontanai da lui con un salto fin troppo veloce che la testa iniziò a girare.
"Tu pensi che io stia valutando la sua proposta Daniel?"
"Se ha il mezzo per salvarti allora che senso ha restare con me, sono inutile, impotente"
"Non è vero amore mio" mi avvicinai per poggiare la mia fronte contro la sua e lui iniziò a piangere a dirotto , soffrivano entrambi, stavamo soffrendo troppo, ed eravamo veramente stanchi , avrei tanto voluto prendermelo e portarmelo via.
"Anche io lo vorrei tanto amore mio..." Disse ridendo e piangendo allo stesso tempo, aveva letto il mio pensiero.
"Amore ora andiamo a dormire, siamo troppo stanchi" dissi alzandomi e poggiandolo sul suo petto.
Ci mettemmo al caldo sotto le coperte, e lui mi strinse in un abbraccio e mi accarezzò la testa per farmi rilassar. Sorrisi per quel gesto e anche lui lo fece, mi diede un bacio sulla nuca e mi disse "non ti abbandonerò mai" con quelle ultime parole mi addormentai con il sorriso sul volto , lasciando che la notte prendesse i nostri problemi, i nostri pianti, e il nostro dolore.
Ci addormentammo tranquilli , abbracciati l'uno accanto all'altro era da tanto che non accadeva una cosa del genere.
Quella era la normalità per me, dormire tra le braccia del mio amore, dormire così sapendo però che il giorno dopo tutto sarebbe tornato.
Quando mi svegliai il profumo di qualcosa di delizioso, mi investì il naso.
Aprii di getto gli occhi e quando lo vidi c'era un cornetto fumante sul comodino con un bicchiere di latte vicino, questo mi fece sorridere e mi fece male allo stesso tempo facendomi ricordare mia madre.
C'era un bigliettino vicino e lo lessi.
"Così che il tuo risveglio sia dolce e tranquillo.
Ps- siamo andati a caccia, giù c'è kai che sta giocando, dagli un occhiata a dopo amore mio"
Bevvi il latte in un solo sorso e quando presi il cornetto in mano gli diedi un morso s lo lasciai li sul piatto , avevo paura di mangiare perché sapevo che dopo avrei vomitato e i crampi mi avrebbero distrutta.
Mi alzai in fretta e furia e scesi di sotto per controllare che kai stesse giocando nel grande salone, quando uscii fuori al corridoio sentii la sua risata riecheggiare nel castello, era così vuoto senza quei vampiri.
Ma dov'era Lisa? Mi avvicinai alla sua stanza ma la trovai intatta, come se non ci fosse nemmeno entrata. Come era possibile?
Ma dopo ricollegai quella scena di lei e Caleb e.... Brr un brivido mi percosse la pelle.
Mi avvicinai alla stanza di Caleb e la vidi avvolta tra le sue braccia, era serena ma si vedeva che anche lei aveva pianto, tutto il trucco era colato e stringeva la mano di Caleb come se da un momento all'altro avesse paura di perderlo.
Chiusi la porta per lasciare che quei due dormissero in pace e sorrisi appena la chiusi.
Mi avviai verso il grande salone, la risata di kai continuava a farsi più forte ogni volta che mi avvicinavo e quando raggiunsi le scale il sangue mi si congelò nelle vene.
Kai stava giocando con le costruzione , ma il problema era con chi stava giocando.
La fata lo teneva stretto tra le braccia, e insieme a lui costruiva la torre.
Poi la sua voce si fece sentire.
"Ogni castello ha le sue mure, le sue guardie , le sue segrete.
Ed ogni castello ha un re è una regina, ma cosa accadrebbe se quel re perdesse la sua regina.
Il castello nell'ombra, il popolo nella miseria e abbandonato al suo destino, il resto rimane esiliato" e su quell'ultima parola un ghigno comparve sul suo viso che alzò per guardare me.
Fece cadere la torre che aveva costruito e prese kai in braccio.
Kai mi vide e sorrise.
"Vuoi andare da lei?" Disse la fata , quel sorriso mi fece congelare e il mio cuore iniziò a battere forte.
La mia mano era pronta a colpire anche se non sapevo se avrebbe funzionato oppure no.
Kai annuì con un sorriso che più innocente non poteva essere e la fata lo gettò in aria,
"Allora va" e la sua risata riecheggiò per la stanza.
La mia mano parti subito , quando kai iniziò a precipitare e urlare. Quando raggiunse quasi il pavimento si fermò, chiusi gli occhi pensando a quello che avrei visto una volta aperto gli occhi, un bambino morto, no non potevo farcela.
Il silenzio non era positivo, non sentivo più le urla di kai né la sua risata.
Aprii piano piano gli occhi e quando vidi kai , respirai di nuovo.
Era sospeso per aria con il viso a qualche centimetro di distanza dal pavimento duro e in marmo.
La mano iniziò a tremare , avvertendomi che tra un po' sarebbe crollata e mi avvicinai a kai per stringerlo tra le braccia.
"Zia" disse kai piangendo per la paura.
"Va tutto bene kai, ci sono io qui" quando mi voltai verso la porta li vidi li immobili che guardavano qualcosa verso il soffitto. Alzai lo sguardo e lessi ciò che c'era scritto.
"La regina vuole parlarvi , siete invitati al suo castello quest'oggi e sapete che la regina non accetta un rifiuto"
Ero tutta sudata , sentivo le gocce scendermi dietro la schiena bagnandomi la maglietta.
Kai non si separava da me.
Allison ci corse incontro e si prese kai tra le braccia, stringendolo forte.
"Cosa è successo" chiese Scott arrabbiato più che mai mentre accarezzava la testolina di kai che era tra le lacrime.
"Brando è successo" con quella frase guardai Daniel che aveva le mani stretta a pugno lungo i fianchi e gli occhi rossi.
Stava per scoppiare.

Rapita da un vampiro 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora