Rapita da un vampiro 3

~4~

Non mi ero mai sentito così, io ero il signore oscuro io ero potente ma adesso per la prima volta in vita mia mi sento debole, fragile , impotente.
Dopo che siamo tornati dal bosco , ha avuto un nuovo giramento di testa e la sua pelle olivastra è diventata bianca , aveva freddo ma sudava.
Lo portata a letto sperando che se avesse dormito un po si sarebbe sentita meglio ma invece è peggiorata , è andata in bagno a vomitare e il bagno era tutto sporco di sangue , il suo sangue.
Ora la vedo dormire e ho paura, potrebbe addormentarsi e non svegliarsi più , quel virus potrebbe ucciderla da un momento all'altro e io non sono pronto , non sono pronto a dirgli addio per la seconda volta.
Non c'è la faccio , quando mi aveva detto addio il giorno del nostro matrimonio ero a pezzi , ma almeno sapevo che lei stava bene.
Ogni notte quando andava a dormire aprivo la finestra della sua stanza e mi stendevo accanto a lei , quando me ne andavo mi convincevo e mi imponevo di non tornare più e per i primi giorni c'è la facevo ma poi mi mancava , e come l'ossigeno devi per forza averlo per vivere e per me lei è la stessa identica cosa.
Ma ora avere l'idea che non potrò più rivederla , non so come farò.
Non voglio più ricadere in quel baratro di oscurità in cui mi ero gettato un anno fa , quel baratro che mi ha distrutto e da cui lei mi ha tirato fuori e penso che nessun'altra ragazza sarà capace di aiutarmi.
Mi avvicino a lei sentendo che si sta muovendo nel letto , mette le mani sulla pancia non sta bene.
"Hey" dico accarezzandogli una spalla.
"Sto bene , vieni qui" dice e mi avvicino a lei.
"Che hai?"
"Ho freddo" dice mettendosi la coperta sulle spalle, ogni volta fa così prima ha freddo e poi ha caldo, il suo corpo non ha più la stessa temperatura sta iniziando a cambiare.
La stringo a me , e la sento tremare , io non sono proprio il ragazzo perfetto per riscaldarla.
Ha freddo troppo, mi alzo e chiudo la finestra , ritorno a letto e la stringo a me ancora più forte anche se ho paura di farle del male.
"Daniel.... Ho ... Freddo" e quando la tocco e congelata.
"Calmati , calmati adesso ok"
"S-si"
Gli metto in altra coperta sul suo minuscolo corpo e la sento stringersela.
Mi siedo sulla poltrona e la guardo , non posso stringerla a me perché io ho il corpo freddo.
"Daniel" dice e quella sua voce debole mi fa scattare a sedere , ho paura adesso questa voce non mi piace sembra che sta per spegnersi da un momento all'altro.
"Vieni qui"
"Non posso Emma" e poi la sentii respirare , si era addormentata.
Mi chinai su di lei e gli baciai una tempia , era stupenda. Ti amo.
***
Quando mi svegliai lo vidi con la testa appoggiata sul braccio della poltrona.
Mi alzai a forza avevo le ossa doloranti e le occhiaie , non riuscivo più a dormire tranquilla facevo sempre gli stessi incubi , il mio mondo quello in cui avevo sempre vissuto era ricoperto di sangue e oscurità.
Mi avvicinai a lui e gli scostai qualche riccio che gli ricadeva sulla fronte.
Gli diedi un bacio e sul suo viso apparve un sorriso.
Mi avviai al bagno e mi feci una bella doccia.
Quando uscii quegli occhi , mi fecero urlare ma mi morsi il labbro non potevo svegliare Daniel.
"Prescelta... Come stai?"
"Va via Brando ti prego" dissi indietreggiando e le mie gambe iniziarono a tremare.
"Oh w perché quando ho questo spettacolo davanti ai miei occhi!" E si mise a ridere.
Come poteva essere così cattivo , così invidioso di suo fratello per uno stupido trono.
"È strano che il virus non ti abbia ancora ucciso , si vede che sei la prescelta"
"Che cosa vuoi da me?"
"Niente voglio vederti solo soffrire, e quando esalerai il tuo ultimo respiro io sarò lì e guarderò la scena.
Vedrò mio fratello piangere sul tuo corpo , vedrò i suoi occhi cambiare e riempirsi d'odio e quando verrà a cercarmi io l'aspetterò e lo ucciderò"
"Perché? Perché fai tutto questo?"
"Perché... Perché lui mi ha portato via tutto. Mi ha portato via la donna che amavo , lui è sempre stato il preferito
Di mio padre e perciò il regno è andato a lui , ma io ... Io sono quello destinato a comandare lui è un debole non riesce a tenerli a bada io invece..."
"Tu invece li faresti vivere nel terrore , non troverebbero mai la pace se tu fossi il re"
"Loro questo devono fare , loro devo temere il loro re non adorarlo altrimenti si ribelleranno sempre"
"Se tu gli dai la pace , se loro vivranno bene e ameranno il suo re non potranno mai odiarlo"
"Tu cosa sai cos'è l'odio? Ne parli come se lo sapessi"
"So cosa si prova ad odiare una persona con tutta se stessa"
"No" disse guardandomi negli occhi."se solo lo avessi odiato se solo avessi scelto me io ti avrei resa felice. Somigli così tanto a lei" disse mentre allungava una mano.
Io mi scostai e lui disse "sta attenta prescelta. Tutto quello che conoscevi di questo regno sta per cambiare , l'onda di rivolta sta per arrivare" detto questo scomparve.
L'onda di rivolta sta per arrivare ma cosa voleva dire quella frase ero così concentrata su quella frase che non sentii la porta del bagno aprirsi e Daniel con occhi sbarrati entrare.
"Che c'è?" Dissi non appena lo vidi quello sguardo lo conoscevo. Qualcosa non andava lo vedevo dai suoi occhi.
Ma in quel momento il respiro iniziò a mancarmi e l'immagine di Daniel divenne sfocata fino al punto da vedere soltanto il buio e la sua voce che mi chiamava allontanarsi.
***
Non si svegliava perché faceva così.
"Allison!!!" Urlai più forte possibile mentre la prendevo in braccio e la posavo sul letto.
Allison conosceva questo virus era lo stesso che aveva ucciso la sua famiglia.
"Mio signore" disse spalancando la porta.
"Che cos'ha?"
Allison si avvicinò mentre Scott mi tirava via dal letto, perché faceva così.
Io volevo stargli vicino il più possibile.
Quando si voltò aveva gli occhi lucidi , no aspetta no non ero pronto per sentire quella frase non ancora ti prego.
"È solo svenuta , gli è mancato l'ossigeno al cervello tra poco dovrebbe svegliarsi le ho fatto un incantesimo dovrebbe dargli un po di energia almeno il necessario per farla svegliare"
Mi avvicinai al letto e presi la sua mano tra le mie è la strinsi il più forte possibile.
Non puoi lasciarmi.