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Daniel era girato di spalle , non aveva visto la mia mano sporca di sangue così mi mossi velocemente e mi girai di spalle per cercare di togliere quella macchia rossa dalla mano.
Feci in tempo prima che Daniel mi prendesse e mi abbracciasse per poi farmi un bacio sulla testa.
"Dobbiamo andarcene il prima possibile" disse , le lacrime mi scesero sulle guance, tutti abbiamo paura di morire, di incontrare il buio, il nulla eppure io ero già morta due volte ma quelle due volte sapevo che ci sarebbe stata una soluzione, sapevo che non era la fine ma questa volta niente sarebbe cambiato. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata , ricacciai indietro le lacrime e con il dorso della mani mi asciugai gli occhi.
"Si" dissi voltandomi verso Daniel per poi stampargli un bel bacio sulle labbra.
Ci prendemmo per mano, adoravo quando lo faceva , significava che voleva avermi sempre vicino, non si staccava un solo secondo da me aveva paura che sa un momento all'altro mi potesse accadere qualcosa di brutto.
Io lo guardo sempre mentre mi stringe la mano e lo vedo fiero e sicuro mentre cammina.
Daniel era cambiato, era diventato un re perfetto, non gli mancava niente e quando lo vedevo così dritto con i muscoli tesi e la postura dritta pensavo che non avesse nessun punto debole.
"... Invece questo re c'è l'ha un punto debole" disse girandosi per guardarmi.
A volte non riuscivo a capire perché mi leggesse i pensieri , come se non sopportasse il mio silenzio.
"Cioè?" Dissi allarmata, se lui un vampiro e uno stregone aveva un punto debole era pericoloso sopratutto se il suo nemico poteva scoprirlo.
"Sei tu, quando combatteremo, quando ci sarà questa battaglia la mia mente non smetterà mai di pensarti e allora mi distrarrà dalla battaglia" non riuscivo più a trattenere le lacrime dopo quelle parole e gli gettai le braccia al collo , volevo stringerlo a me , non volevo che ci fosse questa distanza tra di noi , lui era tutto quello che avevo sempre cercato e adesso avere la paura di poterlo perdere da un momento all'altro mi faceva tremare.
Camminammo per tutto il resto della giornata fino a quando non scorgemmo quella luce blu, eravamo arrivati e presto saremmo tornati a casa.
Mi voltai un ultima volta verso quelle terre, verso il cielo che continuava a tuonare, il sangue non cessava di scendere macchiava il terreno.
La prossima volta che avrei rivisto le terre solitarie sarebbero state ricoperte dal ghiaccio e dalla neve.
Passammo attraverso la luce e ricademmo a terra , lì c'era il sole , un sole bello caldo.
"Forza alzati amore" disse Daniel porgendomi la mano.
L'afferrai e le gambe iniziarono a tremare , faceva sempre quell'effetto.
Quando un rumore ci fece voltare subito , le foglie si mossero e i rami si spezzarono da un cespuglio sbucò pegaso, che appena ci vide ci corse incontro.
"È stato qui tutto questo tempo?" Dissi io accarezzando la criniera di quel cavallo.
"Non ti lascerebbe mai" disse Daniel invitandomi a salire in sella.
Ero stanca morta, mi appoggiai con la schiena e con la testa al petto di Daniel e se non fosse stato per quel sentiero brusco mi sarei addormentata.
Passammo per il villaggio è appena il popolo vide Daniel si inchinò e fece festa al suo passaggio. I bambini correvano e gridavano il suo nome.
Guardai Daniel e gli diedi un bacio sul mento poiché era più alto di me, lui sorrise e salutò il popolo con un cenno della testa.
Arrivammo al castello ed era il tramonto, adoravo quando il cielo si riempiva di quei colori e adoravo respirare quell'aria pulita dopo tutto ciò che avevamo respirato nelle terre solitarie.
Kai corse verso Daniel che era già sceso da cavallo e l'aveva preso in braccio al volo. Adoravo vederlo sorridere mentre teneva tra le braccia quel piccolo furbetto.
Allison corse verso di me per abbracciarmi forte e la stessa cosa fece anche Lisa che intanto era scoppiata in lacrime e mi aveva sussurrato all'orecchio "grazie per essere tornata"
"Non ti avrei mai lasciata da sola..." Dissi e la guardai in viso poi guardai dietro di lei caleb che la stava aspettando "... Anche se non sei sola" con un cenno della testa indicai caleb che le stava sorridendo.
La lasciai andare tra le sue braccia e mi diressi dentro mentre tutti stavano chiacchierando fuori per il ritorno del re e della regina, mentre stavano parlando di tutto ciò che era successo nelle terre solitarie e li sentii sospirare quando Daniel gli disse che le fate non si sarebbero unite.
Mi diressi verso le segrete, era da un sacco di tempo che non ci scendevo quando aprii la porta un ondata di calore e puzza di mussa mi riempì il naso.
Le celle erano quasi tutte vuote fatta eccezione per una , ricordo ancora quando entrò nella mia stanza per dirmi dei miei poteri , una piccola lucina blu che illuminava quel buio che c'era. Era stata fatta prigioniera da caleb e da Mirena che l'avevano costretta a dirgli tutto.
Dopo tutto ciò che era successo non ricordavo nemmeno più che fosse ancora nelle segrete.
Mi avvicinai a quell'ultima cella e la vidi , lì seduta sul pavimento freddo e sporco.
Appena mi vide spalancò gli occhi e si inchinò.
Aprii la cella che fece uno scricchiolio, entrai e la presi sul palmo della mano.
"Ho bisogno del tuo aiuto" dissi.
La piccolina mi sorrise , nonostante il suo aspetto malandato e sporco.
***
"Avevi detto che volevi parlarmi" dissi avvicinandomi a quella sirena, che diceva di essere mia madre.
Ero furioso, dopo quella visione, dopo che avevo visto quella ragazza e dal presagio di mia madre non ero riuscito a chiudere occhio pensavo in continuazione a l'emozione , al sollievo che avevo provato nel petto quando avevo incrociato i suoi occhi.
"Ho bisogno di parlarti" disse mia madre mentre raggiungeva il bordo, aveva le bozze sotto gli occhi e un viso pallido.
"Che cosa vuoi?"
"Ti prego figlio mio liberaci non possiamo più vivere in queste condizioni abbiamo bisogno di nuotare , di essere libere , ti scongiuro liberaci o per lo meno libera lei" disse mia madre indicando mia sorella che aveva gli occhi chiusi e respirava a fatica.
"Mi stai pregando madre?" Disse sorridendo.
"So che tu sei buono, so che dentro di te ce ancora uno spiraglio di umanità ti prego figlio mio , io ti ho sempre voluto bene come te ne ha sempre voluto lei ti prego liberaci" disse incrociando le mani come a fare una preghiera.
"Tu mi vuoi bene? Tu non me ne hai mai voluto" dissi a denti stretti.
"Ti sbagli io ti ho cresciuto come se fossi mio, ti ho dato lo stesso bene che ho dato ai miei figli" fu lì che mi bloccai , che quella frase "come se fossi mio" mi entrò dentro distruggendo quel briciolo di umanità e pietà che mi era rimasto.
Mi voltai verso di lei e la guardai con due occhi da pazzo.
"Che cosa vuoi dire?"
"Dovevi saperlo figlio mio, dovevi sapere che tu sei stato adottato" non riuscivo a parlare , riuscivo solo a stringere le mani a pugno ero pronto a scatenare un uragano.
"Era inverno quando ti ho trovato davanti alla porta del castello, ti avevano lasciato lì avvolto nelle coperte macchiate di sangue con un piccolo bigliettino."
"Che cosa c'era scritto?" Dissi guardando l'acqua muoversi per il movimento della sua coda.
"C'era scritto il tuo nome e una piccola frase , chiunque l'avesse Letta ri avrebbe lasciato lì al freddo ma io ho preferito tenerti e..."
"Che cosa c'era scritto? Qual era questa frase?"
"... Io ti ho tenuto perché fin dal primo momento in cui quelle tue piccole manine hanno toccato le mie..."
"Che cosa c'era scritto?" Iniziai ad urlare mentre lacrime di dolore mi rigavano la guancia.
"Chiunque prenderà questo bambino con se dovrà stare bene attento. Il suo cuore e corrotto e l'oscurità lo sta aspettando"
L'oscurità era sempre stata con me fin da quando ero bambino, sono stato cresciuto nella menzogna , sono stato cresciuto da una famiglia che mi ha sempre considerato pari a zero, sempre la pecora nera beh adesso glielo avrei fatto vedere io, avrebbero pagato tutto fino all'ultimo.
Sentirò le grida di ognuno di loro e ad ogni loro grido avrei gioito vedendo i loro corpi ricoperti di sangue.

Rapita da un vampiro 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora