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Quando Daniel si svegliò fece quello che ogni mattina mi faceva sempre sorridere si alzò verso il mio petto e si appoggiò per sentire il battito del mio cuore. Quando si rialzava mi sorrideva sempre e mi dava un bacio sulla fronte.
"Buongiorno amore"
"Buongiorno" dissi io sorridendogli
"Come ti senti?" Perche questa domanda, odiavo mentire a lui ma era l'unica soluzione.
"Bene , questa mattina decisamente meglio"
Si alzò di nuovo verso di me e mi diede un bacio sulle labbra, adoravo prendergliele tra i denti e morderle ma a prima mattina lui era sempre di cattivo umore quindi era impossibile.
"Vado a farmi la doccia"  si alzò dal letto e si fermò all'entrata del bagno a guardarmi.
"Non è che vuoi venire con me?" Disse facendo gli occhi e il labbraccio da cucciolo.
"Daniel va" dissi solamente , non perché non volessi fare la doccia con lui ma perché c'era un problema.
"È va bene" si chiuse la porta alle spalle e quando mi accertai che Daniel fosse sotto la doccia , scoprii le gambe.
Perché non riuscivo a sentirle? Come se si fossero addormentate.
Non riuscivo a muoverle e subito mi feci prendere dalla paura e iniziai a tremare e a sudare.
Presi di peso una gamba e la misi a terra, il contatto con il pavimento freddo lo sentii quindi feci la stessa cosa con l'altra gamba e mi alzai ,sembrava che c'è la facessi , che riuscissi a stare in piedi invece le gambe non si mossero da quella posizione sembravano incollate al suolo e ferme e rigide come quelle di un manichino.
Caddi a terra e andai a sbattere con il polso vicino alla sedia.
Fu un forte rumore e sapevo che tra qualche secondo Daniel sarebbe uscito da quel bagno. Ma invece non fu così , il che era strano Daniel sente sempre tutto.
Strisciai fino alla porta del bagno e allungando un braccio afferrai la maniglia.
Daniel si muoveva da spasmi nella doccia, aveva gli occhi aperti ed erano bianchi. Mi avvicinai alla doccia e gli presi la mano , il mio potere lo risveglio
Da quel sogno e quando si svegliò mi baciò subito , all'istante.
"Che cosa ti è successo?" Chiesi subito dimenticandomi che ero stesa nel bagno.
"Brando mi ha fatto rivivere tutto il mio passato" e sapevo perché lo faceva voleva che Daniel crollasse e si arrendesse a lui.
"Mi dispiace" dissi accarezzandogli i capelli bagnati.
Quando si accorse di essere stesa a terra , scatto in piedi e io chiusi gli occhi. Si avvolse in fretta e furia l'asciugamano attorno alla vita e mi prese in braccio.
"Che cosa hai adesso?"
"Non riesco a muovere le gambe"
Daniel sgranò gli occhi e mi guardò con le lacrime negli occhi.
Poi Poggio le sue mani sulle mie gambe ed eccola di nuovo la luce viola.
"Daniel non potrai fare sempre così"
"Si fino a quando avrò la forza di farlo" disse e in quel momento ebbe un giramento di testa e dovette reggersi al comodino per non cadere.
Scattai a sedere subito senza tenere conto che le mie gambe erano guarite e mi avvicinai a lui.
Gli presi il viso tra le mani e gli asciugai una lacrima che gli rigava la guancia.
"Sta accadendo Emma , il tuo corpo sta iniziando a cedere al virus e io non voglio questo"
"Sono ancora qui, sono qui guardami apri gli occhi"
Lui aprì i suoi occhi celesti che con le lacrime sembravano ancora più chiari.
Mise una mano sul mio cuore e si rilassò quando lo senti battere di nuovo.
Appoggio la sua fronte contro la mia e mi strinse subito tra le sue braccia.
"Ti amo"
Gli sorrisi e lo baciai quando la porta si aprì di scatto e Allison stava sulla porta.
"È successo di nuovo mio signore. Un altro bambino. Il popolo richiede la vostra presenza e penso anche quello dell'esercito..."
"No , non puoi riportare l'esercito ricordi cose è successo l'ultima volta si sono fidati di te, alcuni, e ora tocca agli altri. Fa andare me"
"Non ci penso proprio a lasciarti andare da sola"
"Verrai con me allora, solo io e te"
"Ma ..."
"Ma niente Daniel devono capire che noi vogliamo salvarli"
Ci vestimmo in fretta e furia e poi scendemmo le grandi scale per arrivare al giardino dove pegaso ci stava aspettando.
Corsi da quel cavallo stupendo e lo abbracciai , io manto era ancora più bianco del solito e la criniera era diventata più lunga.
"Forza" disse Daniel offrendomi la mano.
Salii di nuovo su quell'animale e iniziammo a galoppare verso io villaggio.
Quando arrivammo tutti ci fissarono
Com aria minacciosa e alcuni erano riuniti tutti in gruppo e sicuramente lì c'era il bambino.
Scendemmo da cavallo e la sentii , sentii il pianto di una madre era straziante nella mia testa come amplificato.
Mi avvicinai alla folla correndo e mi inginocchiai accanto alla madre che adesso stava stringendo al grembo suo figlio ormai fermo immobile.
Ma quando lo vidi non sembrava un bambino o meglio era un ragazzo Brando non aveva mai colpito un ragazzo ma solo dei bambini piccoli.
Guardia tra il popolo e cercai lo
Sguardo di Daniel e anche lui era confuso quanto me. Quando quel bambino iniziò a muoversi come colpito da degli spasmi e il sangue iniziò a scorrere dalla sua bocca la madre lo lasciò e iniziò a gridare.
Io mi feci indietro e mi gettai tra le braccia di Daniel.
Quando gli occhi del ragazzo si aprirono erano neri , neri come la pece. E dalla sua bocca usciva della bava quasi fosse un cane , aveva degli artigli lunghissimi e la pelle rossa come fosse stata scottata. Il diavolo in persona.
Fece roteare il collo come per poter guardarli tutti e poi i suoi occhi si fermarono su di me.
Daniel si mise tra me e la creatura e disse "va a casa"
"Sai che non puoi distruggerlo e magia nera quella"
"Emma ho detto va"
La creatura iniziò a caricare verso Daniel e lui mi spinse via verso pegaso.
Salii sul cavallo e galoppai vedo il castello ma mi fermai , non potevo lasciarlo lì da solo mentre sarei tornata al castello lui sarebbe morto.
La luce nella mia mano si illuminò.
Si dovevo distruggerlo io.

Rapita da un vampiro 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora