~7~

2.1K 151 4
                                    

Mi siedo sul letto ancora confusa per quella conversazione ma sopratutto per quella frase 'lui sa quale la verità'.
Che voleva serie quella frase , che Daniel mi aveva nascosto qualcosa di nuovo mentre penso a tutto ciò , sento la rabbia montare e la porta ovviamente si apre e chi ce li Daniel che mi punta un dito contro ma appena entra lo vedo annusare la stanza come
Un cane è appena si ferma sulla polvere che la fata aveva lasciato mi guarda.
"Chi è stato qui?"
"Che c'è non lo sento da solo" dico alzandomi , non voglio guardarlo in faccia.
"Perché non mi hai chiamato.."
"So badare a me stessa Daniel" dico girandomi di scatto.
"Se non fossi venuto io qui tu non me lo avresti detto giusto?" Dice
Per lui e poi importante questo che scoprire perché quella fata è venuta qui , lo fa di nuovo mette i suoi cari prima del suo regno.
"Giusto, tanto qui ci sono tanto bugiardi no uno in più non cambia" mi sento male , ho di nuovo la nausea , sento un dolore martellante alla testa ogni suono , ogni parola di Daniel nella mia testa e amplificato.
"Ma che stai dicendo?"
"Daniel dimmi la verità mi hai nascosto qualcosa vero? Sul tuo passato"
Lui si incupisce e subito alza i suoi occhi per guardarmi "si hai ragione"
"Chi è stato a mandare via le fate"
"Sono stato io Emma , nessuno doveva andare i tuoi genitori lo dovevano odiare erano queste le condizioni che avevo con la mano nera. Quel giorno la cugina di Leila stava passeggiando per il giardino , io la presi e gli tagliai la gola senza alcun rimorso poi presi il corpo e lo incenerii , la lama sporca di sangue la misi nascosta nella stanza riservata alle fate così che loro sarebbero state incolpate dell'uccisione. E andò così , secondo i piani quando se ne furono andate le fate pochi giorni dopo i tuoi genitori morirono e tu..."
"Si la so la storia"
"Sei arrabbiata con m?"
"Sono delusa" dico abbassando lo sguardo sulle mie mani , lui le allunga e me le mette sulle mie.
"Mi dispiace io ... Faccio fatica a dirti la verità sul mio passato non posso farci niente"
"Daniel sono io sono Emma , con me tu dovresti parlare invece no , ti stai ricostruendo il guscio e Daniel io non ce la farò ad abbatterlo di nuovo"
"Scusa" dice mentre le lacrime gli rigano la guancia.
"Ho fatto così tante cose orribili che ho paura che se te le dicessi tu mi lasceresti Emma , lo faccio solo per questo lo faccio per te"
"Va bene ora basta , ora calmati ci sono cose più importanti di cui dobbiamo parlare" dico accarezzandogli la guancia.
"Cioè cosa?" Dice ritornando ad essere se stesso e asciugandosi le guance.
"Brando ha convinto le fate ad allearsi con lui gli ha detto che se si uniranno a loro avranno la pace mentre se si uniranno a te la guerra e la morte.
Daniel è uno schema sta attaccando tutti quelli che ci hanno offerto rifugio quando siamo andati nelle terre solitarie , quelli con cui avevamo stretto alleanza e ha attaccato il nostro popolo solo per farli ribellare contro di noi."
Daniel alza gli occhi verso di me come se solo in quel momento avesse capito.
Io annuisco e dico "si , vuole che siano loro ad ucciderci"
"Vieni" dice e mi prende per mano per scendere giù nel grande salone , dove ci sono tutti Scott , Allison, caleb , Lisa e Jennifer.
"Dobbiamo parlare" disse Daniel sedendosi sul suo trono.
Gli racconto tutto , tutto quello che mi aveva detto la fata, delle lettere che erano arrivate e man mano che continuava Allison si girava verso di me per chiedermi 'stai bene?' Io dicevo di sì ma non era così , mi sentivo stanchissima e facevo fatica ad ascoltare Daniel mentre parlava.
"Dobbiamo liberare l'esercito" disse Scott avanzando verso Daniel.
"Si è l'unico modo per fermare le rivolte" disse caleb guadando Daniel.
"No" dissi e tutti si girarono verso di me "ma non capite è questo che lui vuole , spinge gli altri ad odiarvi così che tutti si uniranno a lui e allora veramente potrà distruggerci ma se invece di usare la forza usaste le parole perché a quella gente occorre solo questo vedrete che si uniranno a noi, si uniranno al suo re" dissi puntando gli occhi addosso a Daniel.
Poi un rumore forte mi colpì alla testa e mi misi le mani tra i capelli , iniziai ad urlare a squarciagola , faceva malissimo davanti ai miei occhi onde di persone morivano erano sporchi di sangue sentivo le loro urla , le loro suppliche tutto faceva malissimo non riuscivo più a respirare bene , facevo così fatica che non riuscivo nemmeno a rispondere a Daniel che adesso mi stava vicino.
Quando tutto questo finì tutto il corpo mi tremava e avevo bisogno di andare a riposare non c'è la facevo più.
Daniel mi prese in braccio e mi accompagnò in stanza lasciando tutti nel salone.
"Ora riposati se hai bisogno di qualcosa io sarò di sotto tu urla"
"Si" si alzò e si avviò verso la porta ma lo presi per il braccio e lo tirai verso di me.
"Daniel ti prego non usare le forze , usa la parola tu hai ragione pensi di essere un mostro ma non è così.
Lo sai stato è vero , lo sei stato verso tutti ma ora puoi cambiare dimostra al tuo popolo che loro hanno una persona su cui possono contare , una persona che gli darà la pace Daniel dimostraglielo , fallo"
Mi diede un bacio sulla fronte e disse "hai ragione Emma , devo farlo per troppo tempo li ho considerati solo persone , ma loro sono il mio popolo e io loro re devo esserci per loro è devono avere fiducia in me. In quello che io voglio fare per loro"
"Si amore mio" gli feci un sorriso e lui
Disse "io e Brando abbiamo sempre fatto tutto insieme, non ci siamo mai separati fino a quando non è entrata quella ragazza nella nostra vita e mio padre ha detto che voleva che io fossi il re , il suo erede.
Brando ha iniziato a cambiare , non mi parlava più , non mi guardava mangiava da solo in stanza perché non voleva che pranzassimo allo stesso tavolo. Così un giorno sono entrato nella sua stanza e ho visto Leila loro due insieme erano felici per la prima volta in vita mia mio fratello era felice per davvero ma Leila era la mia sposa non la sua perciò gli dissi a Leila che non doveva più avvicinarsi a lui che doveva stargli lontano. I giorni furono così fino a quando Brando non entrò in camera mia e mi prese a pugni mi diceva che hli avevo rovinato la vita , che non potevo essere un bravo re né un buon marito che lui mi odiava"
Si stava aprendo con me , vedevo il dolore nei suoi occhi mentre pronunciava ogni singola parola.
"Tu volevi bene a tuo fratello" dissi accarezzandogli la guancia dove ora stava scendendo una lacrima.
"Si , gli volevo bene ma ora no.
Ora merita solo la morte"

Rapita da un vampiro 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora