ANDREW'S POV
"Ragazzi, avete capito tutti cosa dovete fare?" Mi girai per osservare tutti e cinque annuirmi all'unisono.
Erano le undici di sera ed eravamo appostati da due ore, dentro questo camion, ad aspettare che Tom uscisse da quel maledetto supermercato.Dopo quella chiacchierata al bar, sono rimasto tanto sorpreso quanto scioccato quando ho potuto constatare con i miei occhi la volontà dei ragazzi di volermi aiutare. Hanno mentito ai loro amici e parenti, dicendo che saremmo andati a fare un viaggio a Londra tutti insieme per qualche giorno.
Ma questo era tutto tranne che una vacanza.
Il giorno dopo, verso tardo pomeriggio ci incontrammo tutti alla stazione, ognuno con i propri borsoni con il necessario per i prossimi giorni e abbiamo preso il treno diretto per Londra. Ho approfittato del lungo viaggio per poter fornire loro altri dettagli riguardo ciò che dovevamo compiere e nessuno fiatò.
Appena arrivammo in città, ci dirigemmo a casa mia per posare ognuno le proprie cose, era sera tardi così tutti si buttarono nel letto, per addormentarsi il minuto dopo.
Ovviamente cedetti il mio letto a due piazze e la camera degli ospiti - ovvero quella di Jessica - e io usufruii del divano.Il giorno seguente lo utilizzammo interamente per ripassare il nostro piano, dovevamo progettare ogni singolo dettaglio per far sì che il risultato fosse dei migliori.
Non potevamo permetterci di farci sfuggire qualcosa, dovevamo seguire la scaletta che ci eravamo prefissati alla perfezione, o tutto sarebbe crollato.
Nel pomeriggio abbiamo affittato un camion, abbastanza grande e in grado di ospitare all'incirca quindici bambine. Successivamente ci siamo recati, nelle vicinanze del supermercato, per fare un sopralluogo e mostrare ai ragazzi il posto da fuori.
Tutti, nessuno escluso, rimasero a bocca aperta quando gli riferii che quello era il luogo in cui Tom per tutti questi anni, aveva tenuto le bambine. Essendo il proprietario del supermercato, ha pensato bene di usare il suo luogo di lavoro per attuare i suoi piani.
Visto dall'esterno, sembra un normalissimo supermercato come tutti gli altri, ogni minuto la gente entra ed esce per fare la spesa.
Ma se solo tutti quei clienti sapessero che sotto i loro piedi è nascosta una realtà terrificante, di cui nessuno ne vorrebbe fare parte, non aspetterebbero un secondo a scaraventarsi fuori, per non tornare mai più.Sapevo che oggi, venerdì, Brad avrebbe avuto il giorno libero, preferisco non incontrarlo.
Appena Tom è uscito ed è partito con la sua macchina, misi in moto il camion e ci fermammo davanti l'entrata sul retro del supermercato.
Tyler e Mike non entrarono, rimasero fuori dal camion a controllare che nessuno arrivasse.
Io, Kyle, Josh e Dan passammo dalla piccola entrata sul retro, riuscimmo facilmente ad entrare nei magazzini senza essere notati grazie ad un piccola scorciatoia a cui quest'entrata conduceva.
Ci fiondandammo nell'ascensore e tirai un sospiro di sollievo mentalmente, per essere riuscito ad arrivare fino a qui, ma la parte più difficile e soprattutto rischiosa doveva ancora arrivare.Come mi aspettavo, all'entrata c'era Robert, il secondo aiutante di Tom insieme a Brad.
Appena ci ha visti ha aggrottato le sopracciglia, spostando lo sguardo nervosamente su ognuno di noi, per fortuna non poteva riconoscere nessuno, in quanto indossavamo dei passamontagna.
Prima che potesse dire o fare qualcosa, Josh gli si avvicinò di soppiatto dietro le spalle, portando le mani sulla sua bocca, coprendola con un panno soporifero. In pochi secondi cadde a terra svenuto.Josh e Dan rimasero davanti all'entrata, in modo da bloccare qualsiasi persona si presentasse davanti, soprattutto di tenere occupato Robert se si fosse svegliato prima del previsto, ma quest'eventualità era altamente improbabile.
Io e Kyle ci dirigemmo verso il corridoio che porta alle celle.
Uno strano silenzio affollava il posto, e cercavo di tenermi allerta e pronto a qualsiasi evenienza. In questi casi non si sa mai cosa aspettarsi, potrebbe accadere di tutto.
Spalancai una porta - che trovai già socchiusa, la cosa mi sorprese alquanto - e la trovai vuota.
Questa era la cella di Rachel e Jessica.
Com'è possibile sia vuota? Entrai e ispezionai tutta la stanza, ma nulla, non era rimasto nulla.
Rimasi interdetto per qualche secondo sulla soglia della porta, con mille domande che non mi davano pace, si insinuavano dentro di me e mi logoravano dentro, rosicchiavano la mia anima, sfregandola sempre di più.
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Freedom
Mystery / Thriller[ COMPLETA ] A volte gli eventi tragici che ti accadano possono portarti a gesti estremi, a farti perdere completamente il senso della ragione, accecato e sopraffatto dal dolore. Inizi ad autodistruggerti lentamente, trascinando nella tua spirale d...