Il misterioso interlocutore che si faceva chiamare Scoiattolo Invernale era uscito dalla tana, mostrandosi nuovamente a Monica, la quale già si pregustava una generosa provvigione per l'ennesimo cliente procurato a Yellow Chat. A che numero era arrivata? Aveva oramai perso il conto. Già si vedeva una sfolgorante carriera davanti, magari di fronte a un computer e seduta comodamente su una poltrona. Che lavoro fa lei? Truffo la gente. E ci riesco anche molto bene.
"Scusami, è caduta la connessione.", si giustificò Scoiattolo.
"Non so se perdonarti...", ammiccò Monica. "Ma se mi confessi un'altra tua passione, magari..."
"Mi piacciono i film d'autore."
"Film d'autore...?".
"Si. Ne hai mai sentito parlare?".
Monica sbuffò. "Fammi un esempio."
"Per esempio... La Grande Bellezza di Sorrentino."
"Certo, l'ho visto giusto l'altro giorno!", digitò la giovane e diceva il vero. Un'amica lo aveva decantato come un film stupendo e denso di significati, ma lei l'aveva trovato talmente noioso da non riuscire ad arrivare alla metà della proiezione.
"Un film splendido, non trovi?", volle sapere Scoiattolo.
"L'ho adorato.", mentì Monica, mimando il gesto di infilarsi due dita in gola.
"Pensa che ha vinto il Premio Oscar come miglior film straniero.", disse lui con orgoglio.
"Davvero? Un film che ha vinto l'Oscar non può che essere un capolavoro."
"E' bello poter parlare di questi argomenti con una ragazza.", scrisse lui. "Non mi capita spesso."
Ti ho un pugno, si disse lei. "Sono piena di sorprese."
Iniziò così una sorta di lezione teorica, in cui Scoiattolo decantò la pellicola in lungo e in largo, spiegandone per filo e per segno la storia, la produzione e quali scelte erano state fatte per il cast. Monica lasciò scorrere le frasi senza nemmeno leggerle, fumando una sigaretta e messaggiando con Sharon. Era tutto terribilmente noioso, ma la sua vittima si stava sciogliendo e questo era quello che contava. Meno male che ho visto quel film orribile, pensò.
"E' stato bello chiacchierare con te.", affermò Scoiattolo. Nonostante Monica non potesse sentirlo, le sue frasi suonavano atone, senza entusiasmo. Rise, felice che avesse finalmente smesso di blaterare. Per tutto il tempo si era limitata a scrivere qualche parola a caso tra i suoi sproloqui. Sul serio? Ma cosa mi dici? Certo che sei preparato.
"Ora posso sapere come ti chiami?", volle sapere l'inesistente Floriana.
"Mi chiamo Paolo."
"Molto piacere, Paolo."
"Quanti anni hai?" , volle sapere lui.
"Ho 29 anni.", scrisse lei, la cui falsa età era confermata dall'altrettanto fasullo profilo. "Tu?".
"Anche io."
"Siamo coetanei, che coincidenza!", digitò Monica, cercando di dare enfasi a una frase tanto banale.
"Già... è il destino."
Monica si compiaceva del suo innato talento. Era in grado di portare a sé ogni ragazzo, anche il più difficile. Però non riesci a tenertene uno, avrebbe echeggiato la voce fastidiosa di Sharon e allora le avrebbe detto di chiudere la bocca. Poi, tornò a concentrarsi su Paolo. Era il momento.
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Yellow Chat
Mystery / ThrillerMonica, benestante e viziata, è stufa di non avere uno scopo nella vita e accetta di lavorare per Yellow Chat, comunità online a pagamento che le affida il compito di procacciare una vasta clientela composta da ingenui utenti, costretti da fasulle p...