Passarono due settimane e, giunti a metà luglio, Milano iniziò inesorabilmente a svuotarsi. I suoi abitanti partirono per mete diverse; chi in montagna e chi al mare, per un mese di evasione dallo stress cittadino, nel quale sarebbero ripiombati inevitabilmente con l'inizio di settembre. Metropolitane e bus si sarebbero nuovamente affollati e i cittadini avrebbero fatto a botte per evitare di dover attendere il mezzo successivo.
Chi non aveva alcuna intenzione di partire per mete esotiche era invece Monica, la quale aveva ripreso a tempo pieno la propria attività lavorativa, appurando che buona parte degli uomini presenti sul territorio italiano se ne stava comodamente seduta di fronte al PC, in vacanza o meno. Aveva rimosso l'imprevisto capitato con Paolo, l'unico finora capitatogli, promettendosi solo di stare più attenta in futuro.
Sharon sarebbe partita per le vacanze e Monica ne approfittò per un'ultima uscita. Scelse il Saint Patrick di Corso Buenos Aires, l'unico bar aperto quella domenica nel mezzo del deserto milanese. Si sedettero nei tavolini all'aperto e per lungo tempo Monica prese a lamentarsi dello scarso servizio offerto quel giorno dai negozi del centro, chiusi o sprovvisti di prodotti di alta qualità. Sharon aveva alzatogli occhi al cielo; non c'era davvero speranza con lei.
"Non ci credo che te ne vai e mi lasci qui sola.", disse Monica, imbronciata.
"Te l'ho detto più di una volta di venire con me. Ma non hai voluto ascoltarmi."
"Non avevo soldi quando me l'hai chiesto, lo sai! E ora i prezzi dell'aereo sono saliti alle stelle."
Sharon rise. "Il tuo nuovo lavoro non ti consente di vivere nell'oro?".
"Se proprio vuoi saperlo il mio lavoro mi sta procurando un sacco di soddisfazioni!".
"Lo so. Fernando mi ha chiamato e mi ha detto che te la stai cavando alla grande."
Monica scosse le spalle fingendo modestia. "Basta essere portati."
"Guarda come sta crescendo la mia bambina.", la prese in giro Sharon. "Abbiamo scoperto che è capace di fare qualcosa."
"E piantala!", la rimproverò scherzosamente l'amica, rifilandole un buffetto sulla guancia.
"Non hai mai avuto nessun tipo di problema?".
Monica rifletté su quanto era accaduto due settimane prima, quando un misterioso e inquietante utente chiamato Scoiattolo Invernale aveva scoperto il suo raggiro. Ovviamente non ne avrebbe mai parlato con l'amica, in quanto non era in grado di ammettere una sconfitta. Se si poteva chiamare tale, dato che aveva ottenuto quello che voleva. "No, è andato sempre tutto bene."
"Menomale.", constatò la giovane. "Sai, si possono trovare molti tipi strani in Chat."
"Non me lo dire."
"Hai cambiato sempre il profilo, vero? E non ti sei mai fatta vedere?".
A dire il vero mi ha visto, pensò Monica. Ma non c'era bisogno che Sharon lo sapesse. Ciò che è accaduto è irrilevante. "No,nessuno mi ha mai visto."
Rimasero a parlare ancora per un'ora, poi Sharon le comunicò che doveva andare a casa a preparare le valigie. Monica decise di accompagnarla a piedi,prendendola in giro sul fatto che aspettasse sempre l'ultimo momento per fare le cose.
"E tu sei un'acida del cazzo!", aveva replicato l'amica ed entrambe erano scoppiate a ridere. In fondo erano diverse ma simili al tempo stesso. Non potevano fare a meno l'una dell'altra.
Si abbracciarono sulla soglia della casa di Sharon, la quale le diede un bacio sulla guancia. Monica invece la sbaciucchiò a ripetizione sul volto, come una mamma con il proprio bambino che deve affrontare il primo giorno di scuola.
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Yellow Chat
Mystery / ThrillerMonica, benestante e viziata, è stufa di non avere uno scopo nella vita e accetta di lavorare per Yellow Chat, comunità online a pagamento che le affida il compito di procacciare una vasta clientela composta da ingenui utenti, costretti da fasulle p...