Capitolo 7: Locked up.

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Sara's Pov:

" Io oggi dovevo uscire con Jordan! " esclama lui sedendosi per terra.

" Be' io invece ho la mia comitiva che mi aspetta fuori e solo io sono di Mooresville perciò non sapranno dove andare." sbuffo cercando un modo per uscire.

" Secondo te potremmo uscire da qualche finestra la sopra?" domanda lui.

" Si e con quale scala? Non vedi quanto sono alte?" esclamo guardandolo con un ghigno sul viso.

" Senti! Io stavo proponendo e poi io troverei un modo." mi sorride in modo strano. Sta tramando qualcosa di diabolico e contorto. Mi fa paura quando fa quella faccia.

" Cosa hai intensione di fare..." domando annoiata ma allo stesso tempo in tensione.

" Potresti salirmi sopra..." il suo ghigno si espande sul suo viso e mi fa scoppiare a ridere. Crede davvero di potermi convincere a salire sopra di lui?

" Tu sei un tipo strano... e no." affermo cercando il numero della prima amica da avvisare dell'accaduto. Elisa compare tra i contatti. Lui continua a guardarmi stranamente.

" Pronto Eli? " sento male quello che dice, qua non prende dannazione.

" Eli! Per favore ascoltami. " sono super nervosa perché ho Hayes accanto al mio orecchio che ascolta tutto. Sta cercando di capire cosa dico alla mia amica.

" Sono rimasta bloccata con Hayes nello spogliatoio... sì, purtroppo - mi giro guardandolo - Chiedete a qualcuno se ci può aprire... Come non c'è nessuno più a scuola... Aspetta ma dove siete? Come alla piazza? " spalanco la bocca scioccata, ora si che siamo nei guai seri.

" Qualcuno non può scavalcare? " lui inizia a ridere sentendomelo dire.

" Va bene... " sussurro rassegnata. " Troveremo una soluzione, voi intanto fatevi un giro a Mooresville."

* * *

" Hayes, che ore sono...?" Lo guardo con un espressione enigmatica mentre lui prende il suo telefono. Sto per addormentarmi qui a scuola. Il problema è che le abbiamo provate di tutte. Ma le finestre sono bloccate.

" Le 10." caspita. E' buio pesto fuori, ció causa la mia cecità nel delineare i vari corpi difronte a me. Mentre sono sdraiata per terra il mio stomaco inizia a brontolare.

" Qualcuno ha fame qui..." sussurra lui ironicamente. Io alzo lo sguardo. E' davanti a quello schermo da minuti e non fa altro che peggiorare la situazione.

" Come se tu non ce l'avessi-" mi blocco perché so dove potrei arrivare e di certo ora non voglio litigare. L'unica cosa che intravedo nel buio sono le sue iridi, sono come dei fari quando si fa notte.

" Io da piccola volevo degli occhi azzurri..." commento a bassa voce, non prestando attenzione a quello che pensa Hayes in questo momento mentre manda messaggi amorosi a Jordan. Lui sbadiglia di colpo. Da quel segnale capisco che finalmente me lo posso togliere dalle scatole e farlo dormire, così cerco un modo carino per condurlo nel mondo dei sogni.

" Vieni, appoggiati alla mia spalla se hai sonno." Questa è la mia occasione di stare da sola nei miei pensieri mentre questo ragazzo si addormenta.

" Più comodo?" sussurro ridacchiando leggermente, lui mi sorride e annuisce.

" Sara... mi dispiace." Afferma spensierato.
Ecco le confessioni di tarda serata, parte 1. " E' solo colpa mia se ora siamo rinchiusi e domani è venerdì, caspita. Io odio il venerdì..." finisce la frase  sbadigliando ancora.

The Troublemaker.[Hayes Grier]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora