Capitolo 10: I don't care.

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Sara's Pov:

Lui mi guarda strano mentre io salgo le scale, dopo vari attimi sento la porta aprirsi. Aumento la velocità del passo ed entro nella stanza. Caspita, ma proprio con loro dovevo dormire? Sono le 3 di mattina e sono super stanca perciò prendo tutti i vestiti che ho sul letto per metterli nello zaino, poi vado in bagno per cambiarmi. Nel frattempo entrano i due e dopo che Hayes rivolge uno strano sguardo su di me cerco di uscire il più facilmente da quella stanza dove è diventato impossibile respirare. Quando arrivo alla porta vedo nuovamente sfocato così mi blocco, sarà sempre per il fatto di alzarsi velocemente e anche per il caldo.

" Tutto ok?" chiede il biondo dagli occhi castani che proprio in questo momento è dietro di me. Io annuisco ed esco dalla stanza. Subito dopo esco il mio cellulare dalla tasca del vestitino e guardo se ci sono notifiche o messaggi e ne trovo uno di Tristan che dice che domani mattina ovvero oggi, mi viene a prendere alle 8. Bene, solo 5 ore di sonno e anche con le pause dato che fra tre ore dovrò svegliarmi per salutare Nash. Mi dirigo meticolosamente verso il primo bagno per mettermi il pigiama, così faccio e dopo circa dieci minuti esco da esso, cercando di capire se i miei vestiti puzzino di erba o no. Cosa che per fortuna non si sente molto. Oddio, l'erba! Ritorno in stanza pensierosa sul fatto di nascondere meglio l'erba che ho nello zainetto vicino al letto di Hayes; vedo che i due dormono, almeno, mio fratello. Invece Hayes ora è impegnato con il suo telefono piazzato in faccia e sembra completamente ipnotizzato.

Controllo nel mio zaino se l'erba è messa nella tasca interna segreta o se la devo rimettere al suo posto. Noto che non c'è niente nello zaino così inizio a sclerare di brutto, cerco da tutte le parti ma proprio non la trovo, entro nel totale panico quando penso che vicino a me c'è il signorino Grier, perciò mi giro verso di lui, capendo che me l'ha tolta proprio questo bel visetto.

" Dammi subito la mia roba." Vedo che il suo viso si distrae per un secondo dallo schermo del telefono per guardarmi sorridendo leggermente.

" Non so di cosa tu stia parlando." Afferma in un finto tono sorpreso. Mi abbasso al livello del materasso per avere un contatto ben preciso con il mio rapinatore di erba.

" Dammi l'erba Hayes, facciamola facile." Gli sussurro tranquillamente. Lui posa lo sguardo su di me per una seconda volta, in quest'ultima decide di alzarsi sui gomiti per guardarmi meglio. Poi poggia la sua grande mano calda sulla mia faccia pallida e fredda, provo una strana sensazione di conforto, ma mi stacco subito da lui per non cedere.

" No, cara. Non ho nessuna erba." Enfatizza la parola 'erba' sapendo di avere mio fratello vicino che dorme.

" Non fare il cattivo bambino, Benji." Lui sussulta nel sentirsi chiamare con il suo primo nome, lui lo straodia.

" Non chiamarmi in quel modo." Il suo sguardo è letteralmente incazzato e decide di ritornare con la testa sul cuscino, questa volta girandosi dalla parte opposta.

" Avanti Benjamin, dammi l'erba!" esclamo in una piccola vocina, lui si rigira e mi alza il dito medio.

" Ah bene, la metti così? Se l'erba non verrà a me, io verrò da lei e me la riprenderò." Affermo decisa, alzando la coperta del materasso e cercando vicino a lui. So che gli sta dando fastidio, lo so bene. " Se non vuoi che ti metta le mani addosso, dammela." Affermo lentamente.

" No, prego, fai pure." Un ghigno percorre il suo viso da un orecchia all'altra. Che stupida.

" Hayes. Dammela." Stringo i denti per il tempo che mi sta facendo sprecare. Non molla questo ragazzino.

" Vienila a prendere, signorina Davis!" mi provoca alzandosi con una bustina in mano, è la mia erba! L'ho pagata io e non lui. Nel frattempo Hayes si avvicina alla sua finestra mentre io avanzo cautamente.

The Troublemaker.[Hayes Grier]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora