Capitolo 37: Preparativi per la partenza.

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" Hm, di niente! Per me è un piacere aiutarti, anche se poi ci lascerai tutti quanti..." deglutisco, notando che il ragazzo davanti a me si è appena messo a scambiarsi messaggi con qualcuno.

" Sai...che ritorno ogni fine settimana." Annuncia mentre scrive con concentrazione sullo schermo.

" Hayes, ti costerà tantissimo." Non sembra ascoltare le mie parole, così aspetto in silenzio un suo segno di vita, ma tutto quello che vedo è lui sorridere come un ebete.

" Scusa come hai detto?" alza lo sguardo, completamente ignaro del fatto che mi sta completamente ignorando.

" Niente..." decido di scendere dal letto.

Mi muovo verso la porta aprendola e facendo strada per uscire dalla camera.

" Aspetta, ma dove stai andando?"

" Hai chiaramente fatto capire che la conversazione è finita, sei occupato! Perciò sto andando a prendermi un bicchiere d'acqua." esclamo con disinteresse.

" Okay." Vedo la porta chiudersi e lasciare che il buio sovrasti il lungo corridoio. Tocco con insicurezza il muro vicino alla porta e accendo la luce del corridoio scendendo giù per andar a dissetarmi. Muovendomi verso la cucina, osservo le varie immagini dell'infanzia di Will, Nash e Hayes. Sono così carini e uniti, che un po' li invidio.

Ho una sensazione da tutta la sera che vorrei togliere, ma non riesco proprio a farlo. E' il cosiddetto avere le farfalle nello stomaco e aumenta ogni volta che il sorriso del bruno si presenta ai miei occhi. Ho paura di sentirmi così, dato che quello che provo pensavo fosse sparito quando ho iniziato ad isolarmi e a rinchiudermi a casa. So che lui ormai ha sorpassato la sua fase delle mille attenzioni rivolte verso la ragazza problematica, quindi non potrà mai esserci niente fra noi tranne che una semplice amicizia.

Lui mi ha illusa,

io ho capito male...

ed eccoci qua con una stupida infatuazione!

" Cosa ci fai in piedi a quest'ora?" la voce di Nash fa capolino col suo corpo dondolante. Io giro il capo verso la sua figura visibilmente stanca e sbuffo non potendo fare a meno di rispondergli.

" Tuo fratello è proprio uno stupido." Lui sorride immediatamente alla mia affermazione piena di significato.

" Lo so, è per questo che ti piace..." appena sento pronunciargli quelle cose entro in panico.

" Ma cosa dici!?" prendo il bicchiere di vetro, versandogli un po' di acqua e bevendola istantaneamente.

" Ti pare che non ho visto come lo guardi? Non me ne intendo molto ma sicuramente questo è amore."

" Ti sbagli, e poi non sono affari tuoi." Rispondo fredda, per paura di risultare troppo emotiva.

" Ok ok pensala come vuoi, ma quando risalirà con me e ti lascerà qui sola, ti accorgerai quanto ti manca."

" Io non ho detto che non mi mancherà, io ho detto che non mi piace affatto e che non sono affari tuoi." Il suo sguardo sguizzante mi imbarazza, tutto ciò non doveva uscire proprio ora.

" Buonanotte." Lo vedo uscire dalla stanza e sorridermi furbamente per un ultima volta.

" Buonanotte... Aspetta, non dovevi prenderti qualcosa?" come un flash mi viene da pensare che lui sia sceso solo per domandarmi di Hayes. In cambio non ricevo una risposta ma una risatina scomparire gradualmente.

The Troublemaker.[Hayes Grier]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora