Capitolo 24: ISAAC

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<<Quando potrò andare a trovarla?>> chiesi.

<<Non ora. Aspettiamo che si calmino le acque>> disse Derek.

<<Perché? Cosa vuoi che dica la polizia? Sono un suo amico che la va a trovare! Cosa c'è di male? Sarebbe più strano presentarsi dopo giorni!>> gli feci notare.

L'alpha si stava spazientendo, ma per fortuna Scott venne in mio soccorso.

<<Non ha tutti i torti>> disse. Derek lo fulminò con lo sguardo.

<<Oh, avanti! Non vedi quanto è innamorato? È un'agonia vederlo così preoccupato!>> si aggiunse Erica.

<<Questo è ammutinamento!>> disse Derek divertito. Mi guardò dritto negli occhi e poi aggiunse: <<Non metterti nei guai ...>>.

<<Grazie!>>. Lo avrei anche abbracciato, ma sapevo che non avrebbe gradito e che mi sarei trovato a terra con le ossa rotte se ci avessi provato. Perciò mi limitai alle parole.

Scott ed Erica mi accompagnarono all'ospedale. All'ingresso chiedemmo informazioni e, arrivato al piano giusto, incontrammo la signora McCall.

<<Scott? Che ci fai qui?>> chiese sorpresa. Non sapevo come stavano andando le cosa tra loro: dopo che Melissa scoprì il segreto di suo figlio c'erano stati un po' di problemi, ma ora la vedevo serena. Forse se ne era fatta una ragione e, comunque, era pur sempre suo figlio. Al mondo per fortuna non erano tutti come mio padre. Chissà come avrebbe reagito se avesse scoperto che ero un licantropo. Non mi sarei stupito se avesse cercato di uccidermi.

<<Siamo venuti a trovare un'amica>> disse.

<<La ragazza arrivata qualche ora fa?>> chiese guardando una cartella che aveva con sé.

<<Sì>>.

<<Eccola! – tirò fuori dei fogli. – Elizabeth Williams, giusto?>>.

Annuimmo tutti e tre.

<<Purtroppo ora sta riposando. – disse. – Non sono ammesse visite>>.

<<Come sta?>> chiesi impaziente.

<<Abbastanza bene ... sembra che l'abbiamo avvelenata e che poi però le abbiano dato l'antidoto. Sono state fatte altre analisi e sembra vada tutto bene. Solo che io queste cose non dovrei dirvele, sono riservate ai familiari>> disse.

<<Quando possiamo vederla?>> chiese Erica per me.

<<Oggi non di sicuro! Domani, forse. Ma vi avverto, i suoi genitori arriveranno questa sera tardi, perciò domani avranno il monopolio su loro figlia, giustamente. Fossi in voi proverei dopodomani, quando lei starà benissimo>>.

<<Cosa!?>> chiesi. Io volevo vederla subito. Magari avrei potuto prendere un po' del suo dolore, come mi aveva insegnato Deaton. Un licantropo può anche fare questo, alleggerire le sofferenze di qualcuno prendendone un po'.

<<Okay mamma, grazie. Torneremo un altro giorno>> disse Scott e mi tirò via trascinandomi per un braccio.

<<Che fai!?>> chiesi.

<<Usiamo un altro ingresso>> disse. Rincuorato, smisi di fare resistenza e lo seguii insieme a Erica.

<<Se mia mamma ci scopre sono morto ...>> aggiunse quando raggiungemmo un secondo ingresso.

Il corridoio dove si trovava la stanza di Eliza fortunatamente era deserto.

<<Tu entra. Io e Scott ci mettiamo alle due estremità del corridoio e ti avvertiamo se arriva qualcuno, così tu esci e ce ne andiamo di qui>> spiegò Erica. Annuii ed entrai senza perdere altro tempo.

Eliza era stesa sul letto addormentata, il cardiofrequenzimetro era regolare. Mi avvicinai, presi una sedia e la misi affianco a lei. Le accarezzai una guancia pallida, che per la prima volta non arrossì in mia presenza. Non avevo idea di come si sentisse, così le presi una mano e risucchiai un po' del suo dolore.

***

Tah dah! Non ve lo aspettavate un secondo capitolo, eh!? Ho deciso così, dato che questo era breve breve e non ho aggiornato per un po' ^^

Spero vi sia piaciuto!

Ciao ciao!

Cla ;)

TEEN WOLF - I'm somethingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora