Capitolo 19: ISAAC

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Stiles e Scott arrivarono alla casa di Derek in un attimo. L'alpha aveva ascoltato la conversazione al telefono, ma al mio sguardo preoccupato non aveva dato risposte. Stava meditando, in attesa che i nostri due amici ci dessero ulteriori informazioni.

Quando Stiles ci fece un particolareggiato riassunto, svelando anche il luogo dell'accaduto, non ebbi più dubbi che si trattasse di Eliza.

<<Che si fa?>> chiese alla fine Scott.

<<L'andiamo a prendere>> dissi a denti serrati. Sentivo una grande rabbia montarmi dentro, tanto da far tremare tutto il mio corpo.

<<Derek?>> chiese conferma Scott. L'alpha era rimasto ad ascoltare in un angolo, senza fiatare, pensieroso. Mi voltai per guardarlo dritto negli occhi: non era uno sguardo di sfida, ma di preghiera.

<<Io e Scott abbiamo ipotizzato che potrebbero essere stati i Silber. Per far uscire allo scoperto Isaac>> disse Stiles rompendo il silenzio.

<<Sì, ma ... non capiamo chi possa aver detto loro che vi conoscevate. Insomma ... a parte noi, chi altro sapeva?>> aggiunse Scott.

Feci mente locale, poi la risposta si presentò lì davanti a me e, più che parlare, ruggii un nome.

<<Cloe!>>

Scattai da sopra il tavolo su cui ero rimasto seduto per tutto il tempo, dirigendomi verso la porta.

<<Dove vai?>> chiese l'alpha tranquillo.

Mi voltai e con le lacrime agli occhi per la collera affermai: <<Io a quella l'ammazzo!>>

<<Non credo sia una buona idea!>> disse Stiles mettendosi tra me e la porta. Come se potesse fermarmi!

<<Io l'avevo avvertita che prima o poi la sua boccaccia l'avrebbe messa nei guai! È ora di darle una lezione!>>

Avevo perso il controllo di me stesso: ringhiai contro i miei stessi amici, sfoderai zanne e artigli e mi preparai a compiere un balzo verso la porta ... verso Stiles. Ma prima che potessi muovere anche solo un muscolo, Derek mi afferrò la spalla da dietro e mi strattonò, facendomi sbattere contro il muro dietro di me. Ci fu bisogno di un suo ruggito accompagnato dagli occhi rossi caratteristici di un alpha per farmi tornare in me. Più o meno.

Sentii Stiles emettere uno sbuffo di sollievo.

Mi rannicchiai nell'angolo dove ero atterrato, stringendomi le gambe con le braccia. Poggiai la fronte sulle ginocchia e la disperazione, la paura di perderla - di perdere Eliza - cominciò ad avvolgermi completamente. Mi riempì tutto il corpo, tanto da dover traboccare fuori: cominciai a piangere. Una valanga di sensazioni e pensieri che non ero abituato a provare e sentire mi travolse. Emozioni sconosciute avevano preso il sopravvento.

Sentii Derek avvicinarsi: si chinò di fianco a me e mi poggiò delicatamente una mano sulla schiena.

<<Isaac, – disse con tono calmo e confortante. - la salveremo. Te lo prometto.>> Alzai il viso e lo guardai grato.

<<Però, sia noi che lei abbiamo bisogno che tu sia lucido e tranquillo. Non lasciarti trasportare via dalle emozioni. D'accordo?>> disse. Annuii e lui mi diede qualche pacca sulla schiena. Si tirò su e parlò.

<<Scott. Chiama Jackson, Erica e Boyd e dì loro di raggiungerci qui. Stanotte attacchiamo i cacciatori!>> ci informò con un sorriso soddisfatto sulle labbra.

<<E io?>> chiese Stiles.

<<Tu va a casa>> disse l'alpha.

<<Come? Guarda che sono stato io a scoprire ...>>

<<Bravo! Grazie! Hai già fatto la tua parte! – lo interruppe Derek. – Nel rifugio di quei mostri saresti solo una persona in più da proteggere>>.

<<Ma ...>> si ribellò.

<<No, Stiles. Ha ragione.>> intervenne Scott.

<<D'accordo ... - sbuffò lui – Ma questa è l'ultima volta! Chiaro!?>> sgridò l'alpha puntandogli un dito contro. In risposta, Derek si mise a ridere.

Scott uscì per chiamare gli altri e quando rientrò disse: <<Stanno tutti venendo qui. Comunque, pensavo che forse è il caso di avvertire Chris Argent>>

<<Perché?>> chiese Stiles.

<<Perché lui è dalla nostra parte>>.

<<Non più. Non dopo quanto è successo>> dissi alzandomi in piedi.

<<Magari non lo sa!>> ipotizzò Scott.

<<Bene. Quindi vuol dire che non sarà nel covo dei Silber. Problema risolto. Non avvertiremo un cacciatore solo perché è il padre della tua ragazza>> disse Derek. Scott non ribatté, ma notai come non fosse assolutamente d'accordo.


Erica, Boyd e Jackson arrivarono nell'arco di mezz'ora e Scott fece di tutto per convincere il suo amico umano a tornare a casa. Derek voleva evitare che conoscesse il piano e, soprattutto, dove si trovasse il rifugio dei Silber in modo che non sarebbe intervenuto all'ultimo momento mettendo tutti nei guai.

Appena Stiles si allontanò con la sua jeep, cominciammo ad accordarci.

A Cloe avrei pensato poi. Prima dovevo salvare Eliza.

***

Sto cercando di capire come fare per mettere gli asterischi al centro della pagina (o meglio, so come si fa, ma wattpad fa come gli pare e alla fine me li sposta a sinistra ... vediamo questa volta cosa decide!), ma a parte questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Ne approfitto per dirvi che ho postato il mio secondo racconto breve di genere fantasy, se ne avete voglia andate a leggerlo ;)

Ciao ciao!

Cla =)

TEEN WOLF - I'm somethingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora