Che mal di testa! Aprii gli occhi, ma davanti a me il buio era talmente denso da farmi credere di non averlo fatto. Strizzai le palpebre, sperando di riuscire a mettere a fuoco qualcosa, ma fu inutile. Tenere gli occhi aperti o chiusi era completamente indifferente. Non avevo idea di dove fossi. Né quanto tempo fosse passato. Né perché fossi lì. Il piano su cui mi ero risvegliata era probabilmente un tavolo d'acciaio: notai come, spostandomi leggermente, il freddo metallo mi facesse rabbrividire. Ero legata mani e piedi da manette. Diedi qualche vano strattone, ma il solo risultato fu il tintinnio degli anelli delle catene che andavano da polsi e caviglie verso ... non sapevo dove. Forse il muro. Lì, ovunque fosse, era freddo e puzzava: un misto odore di alcol e sangue mi riempivano i polmoni, lasciandomi un disgustoso sapore ferroso in bocca tant'era impregnata l'aria.
Avevo una paura matta: ero stata rapita senza un apparente motivo da degli sconosciuti che ora mi tenevano rinchiusa in una stanza delle torture. O forse ero in manicomio: notando quei pochi dettagli che non vedevo ma che percepivo tramite olfatto e tatto, potevo anche essere in una clinica psichiatrica. Ma quando ero diventata pazza? Da quando avevo visto quei mostri fuori da casa mia? Ammettevo di essere una persona poco socievole e con la capacità di combinare e attirare guai, ma non credevo di essere pazza a tal punto da essere incatenata. No, non ero in manicomio. Non ero io la pazza, ma piuttosto quelli che mi avevano rapito lo erano.
In quel posto il silenzio era assordante: potevo sentire il battito del mio cuore impazzito e il mio respiro affannato. Avrei potuto gridare, ma il terrore mi aveva paralizzato tanto da togliermi il fiato.
Continuavo a chiedermi perché fossi lì e che cosa volessero quelle persone da me. Se la polizia mi stesse già cercando. O semplicemente se sapesse che ero scomparsa. Pregai con tutto il cuore che la signora Queen si fosse ricordata di portarmi i biscotti. Ma era già mattina? Non lo sapevo. Non sapevo niente. Speravo solo che fosse tutto un brutto sogno e che stessi per svegliarmi da quell'incubo. Per la prima volta aspettavo con ansia il suono della sveglia.
Dopo un minuto o un'ora o chissà quanto, qualcuno accese la luce di quella stanza. Gli occhi mi bruciarono per quell'improvvisa intensità gialla emanata da una semplice lampadina attaccata al centro del soffitto, sopra di me. Mi scappò anche un breve lamento di dolore.
Poi qualcuno entrò: la porta era alle mie spalle, perciò vidi l'uomo solamente quando venne di fronte a me. Era lo stesso che mi aveva rapito.
<<Buongiorno! - esclamò con un ghigno stampato in faccia. - Dormito bene?>>
Non sapevo se nelle mie condizioni era meglio stare al gioco o stare zitta o sputargli addosso e fare resistenza. Optai per il silenzio e, ora che avevo la possibilità, mi guardai intorno. Non era una stanza da manicomio: era una sala torture. Più catene pendevano dalle pareti di quella camera quadrata; il tavolo su cui ero distesa era effettivamente d'acciaio ed era al centro. Lateralmente c'erano due tavoli: uno alla mia destra e uno alla mia sinistra, entrambi addobbati con soprammobili che avevano decisamente l'aria di essere oggetti terrificanti: attrezzi per estorcere verità.
La vista di quelle cose mi agitò molto più del buio che le aveva tenute nascoste fino a quel momento: strattonai ancora le manette che mi imprigionavano e il cuore mi batteva talmente forte che pensai sarebbe uscito di lì a poco dal mio petto.
<<E' inutile che ti agiti. Non ti libererai mai. Ah, e già che ci siamo, ti dico anche che è inutile che sprechi voce per gridare: questa stanza è insonorizzata. E anche se non lo fosse, non ti sentirebbe nessuno perché siamo parecchio isolati>> sorrise compiaciuto.
<<Cosa volete da me?>> chiesi con un filo di voce, tutto ciò che ero riuscita a far trapelare dalla mia gola.
L'uomo cominciò a camminare lentamente intorno al tavolo, giocherellando con le mani con un coltello.
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TEEN WOLF - I'm something
Fiksi PenggemarElizabeth decide di trasferirsi a Beacon Hills per gli studi, pronta a cominciare una nuova vita lontano da casa. Qui conoscerà nuove persone e nuove realtà che prima poteva solo immaginare. Fanfiction di "Teen Wolf", i fatti si svolgono dopo la sec...