Capitolo 46: ISAAC

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<<È ridotta a una straccio!>> dissi non appena Eliza si allontanò.

<<Cosa pretendi! È stata più di una settimana a rimuginare su cosa potesse esserti capitato!>> disse Stiles.

Mi sentivo tremendamente in colpa per ciò che aveva passato a causa mia. Se solo lo avessi saputo, sarei rientrato prima.

Quando Eliza ritornò, ci riunimmo in sala, ma solo lei e Stiles usufruirono dei comodi sofà presenti nella stanza. Io cominciai a raccontare ciò che avevo fatto camminando avanti e indietro, mentre Scott era poggiato sul davanzale della finestra.

<<Non che ci sia molto da dire. – cominciai. – Da quando sono partito non ho trovato nulla, nessun indizio, nessuna traccia di Erica e Boyd. Niente! Ho solo girato a vuoto nella speranza di trovare qualcosa. Non so dove siano Derek e Peter, ma spero che abbiano avuto più fortuna di me. Per quanto riguarda il cellulare ... si è scaricato ...>> dissi imbarazzato.

<<Visto! Ve lo avevo detto io! Invece voi vi siete preoccupati per nulla! Insomma, era ovvio, no? Dove avrebbe potuto trovare le prese per ricaricarlo? Sugli alberi!?>> esclamò Stiles.

<<Quindi non hai notizie di Derek?>> chiese Scott.

Scossi la testa. <<Ma ... avete detto che c'è un alpha? Come fate ad esserne sicuri?>> chiesi, ricordando le parole di Eliza.

<<Non ne siamo sicuri, però abbiamo un sospetto>> disse Scott.

<<No, no! Siamo sicuri eccome! Troppe coincidenze! E poi ti ho già detto che mi fido più del tuo sesto senso che se lo vedessi coi miei stessi occhi!>> lo corresse Stiles.

<<Ricordi il livido?>> mi chiese Eliza, che fino a quel momento non era intervenuta.

<<Sì>> risposi.

<<Questo ragazzo ... noi crediamo sia lui l'alpha. – continuò. – Mi ha seguita nel bosco, fino a casa di Derek. Mi faceva delle domande, voleva ... io credo che volesse sapere chi fossero i miei amici. E io come una stupida ci sono cascata, perché se è vero che è un lupo mannaro, ora sa che anche Scott lo è>>.

<<Non è stata colpa tua. Non potevi saperlo. E poi ripeto che è solo una supposizione>> disse Scott.

<<Ma tu hai sentito qualcosa quando lo hai incontrato?>> gli chiesi.

<<Se per sentito intendi un odore da licantropo, no. Ma c'era qualcosa che non mi dava fiducia in lui. Come se il mio istinto mi dicesse di non sfidarlo. O qualcosa del genere. È stata una sensazione difficile da spiegare a parole>>.

<<Semplicemente Scott lo hai riconosciuto come un alpha a cui sottometterti>> sintetizzò Stiles.

<<Anche Derek è un alpha, ma non mi sento così quando gli sto vicino!>>

<<Forse perché ti ci sei abituato! O forse perché non è pericoloso! O forse inconsciamente lo hai accettato come alpha senza che te ne rendessi conto!>> continuò lui.

<<Che nome avrebbe quest'idiota?>> chiesi.

<<Sam>> rispose Eliza.

<<Sam ... ?>>

<<Non ho idea di quale sia il suo cognome>>.

<<Bene. Andiamo a cercarlo!>> dissi.

<<Cosa!?>> esclamò Scott.

<<Se è un alpha, noi siamo in due! E se non lo è ... ha messo le mani addosso a Eliza! E questo non lo tollero!>> trattenni un ringhio nel pronunciare l'ultima frase.

TEEN WOLF - I'm somethingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora