Capitolo 5

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La prossima voce della mia lista immaginaria è una casa. O meglio un posto economico dove vivere finché starò in questa cittadina.

Certo, avrei potuto chiedere a Martha se conosce qualcuno che affitta, ma...

Sono scappata appena ho potuto.

Quella donna parla davvero tanto!

Mi ha rintronata con tutti gli aneddoti della sua vita, del suo ristorantino e di tutti i suoi amici.

Ora sono a passeggio per il paese senza una meta precisa, guardando praticamente ogni vetrina per trovare qualche annuncio, ma nulla.

Possibile che non ci sia un appartamento libero?!

Sconfortata e depressa, mi incammino verso il bosco dietro la cittadina, una grande chiazza verde incontaminata.

Nella quiete di questa piccola foresta, riesco finalmente a respirare.

Non c'è dolore.

Non c'è paura.

Solo pace.

Almeno finché non inciampo su una radice sporgente.

Atterro su ginocchia e palmi, scorticandomeli leggermente.

《Ahia...》mormoro, seduta a terra.

《Ti serve una mano?》chiede una voce melodiosa alla mia destra.

Mi giro rapidamente e, da dietro un albero, vedo sbucare una ragazza. È alta, con lunghi capelli dorati che mi ricordano i raggi del sole. Indossa vestiti adatti ad un'escursione al contrario di me, che ho abiti di fortuna.

《Io... No, grazie》le rispondo un poco perplessa.

Da dove diavolo è saltata fuori?!

Mi ignora bellamente, mi si avvicina tranquillamente e mi raccoglie lo zaino da terra.

《Grazie. Sei gentile》la ringrazio mentre mi rialzo un po' a fatica.

Con la caduta i vecchi lividi si sono risvegliati.

《Di nulla》fa lei con un cenno della testa, restituendomi lo zainetto di Flora《Sei nuova? Conosco tutti da queste parti...》

《Sì, sono appena arrivata. Mi chiamo Katy》mi presento, fornendo anche a lei il mio nuovo nome.

《Lauren. Piacere di conoscerti》mi regala un radioso sorriso prima di incamminarsi verso un sentiero che prima non avevo notato.

La seguo a ruota, altrimenti è altamente probabile che io mi smarrisca qui, in questa selva.

《Allora... Cosa ti porta in questa piccola cittadina dimenticata da Dio?》chiede curiosa, camminandomi affianco.

《Io... Beh... Avevo voglia di cambiare aria e...》farfuglio cose incomprensibili.

Dio.

Faccio veramente schifo come bugiarda.

《Capisco... Stai cercando un posto dove stare?》domanda senza menzionare i miei "problemi" a relazionarmi.

Mi blocco e la guarda stupita.

Cosa fa?

Legge nel pensiero?

《In effetti... Ho intenzione di fermarmi un pochino e... Sì, sto cercando un posto dove stare, ma finora non ho avuto molta fortuna...》le spiego, riprendendo a camminare.

Con lei è così facile parlare; mi sento davvero a mio agio.

《La ruota del destino sta per girare》mi dice ridendo gioiosa.《Una mia vicina mi ha affidato casa sua. Vuole venderla. È proprio qui, a due passi... Vuoi vederla?》mi chiede con occhi luminosi.

Impossibile dirle di no.

Non credo alla mia fortuna, di sicuro sarà una catapecchia.

《Beh... Se per te non è un disturbo...》dico, continuando a pregare che la casa non sia un rudere fatiscente.

《No, certo che no!》mi tranquillizza lei con un gesto della mano.《Anzi... Siamo quasi arrivate...》

Il sentiero che abbiamo preso ci ha portato in una piccola, ma deliziosa radura. Quasi al centro di essa, vedo una casetta di legno, con un bel porticato.

Se è quella la casa, la compro subito.

È semplicemente stupenda!

《Ecco... È questa!》Lauren si avvicina alla porta e mi fa cenno di seguirla; l'abitazione non è chiusa a chiave.

Senza parole, la seguo all'interno.

Appena dentro sono subito avvolta da un'atmosfera intima ed accogliente. Il soffitto con le travi a vista è splendido.
Lauren mi racconta che la sua vicina è costretta a vendere la casa perché deve sottoporsi ad un'operazione molto costosa e mi fa fare un tour dell'abitazione.

Il piano terra è un grande open-space; da un lato c'è un angolo cucina, molto ben attrezzato, il tavolo è piccolino, ma con una bella tovaglia rossa fa la sua figura. Dall'altro lato un salottino col caminetto, che mi fa pensare all'inverno.

Il piano superiore ha una camera matrimoniale, una per gli ospiti ed ovviamente il bagno, dotato di vasca, per fortuna.

Noto che i mobili in tutte le stanze sembrano opera di una sola persona e lei ammette che il marito di July, la vicina, era falegname.

Finito il giro esplorativo, dico a Lauren che la prendo, ma le anticipo che probabilmente non potrò saldare subito.

Non ho più le mie carte di credito; ho solo pochi spiccioli.

I soldi di Flora sono quasi finiti.

Lei mi rassicura dicendo che garantirà per me e così è fatta.

Ho una casa!

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