Capitolo 27

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All'inizio sembra una bacio tranquillo ed esitante, ma poi non riusciamo a resistere e le nostre labbra diventano esigenti.

Di colpo mi ritrovo seduta a cavalcioni su Tom; le mie mani gli stanno sbottonando la camicia spiegazzata ed umida di lacrime, le sue si sono insinuate sotto la mia maglietta e mi carezzano la pelle nuda ed accaldata.

《Sarah...》mormora il mio nome con voce affannata《No...》

Appena sento quella parola, quel no mi blocco all'istante.

Lo scruto in cerca in una spiegazione; dopo la sua confessione credevo fossimo sulla stessa lunghezza d'onda, ma forse...

Tom ha qualche ripensamento...

《Non trarre conclusioni sbagliate...》mi ordina mentre, con un movimento fluido, si alza in piedi con me ancora spalmata addosso.

Quando sento i suoi muscoli contrarsi, le mie gambe rinserrano la presa sui suoi fianchi snelli e gli metto le braccia al collo.

《Conclusioni? Quali conclusioni?》domando in tono disincantato; non voglio fargli intuire i miei pensieri.

《Ti conosco... La tua graziosa testolina ogni tanto funziona in maniera strana》mi prende in giro lui, rientrando in negozio.

È davvero forte, poche persone riuscirebbero a reggere il mio peso; non che io sia grassa -ammetto di non avere esattamente un peso forma-, ma sono decisamente alta e questo, ogni tanto, ostacola più che aiutare.

L'emporio è silenzioso, abbandonato a sé stesso, e Tom si guarda intorno un po' perplesso.

《Ho girato il cartello... Quando sono entrata... Non volevo che qualcuno c'interrompesse...》confesso col volto in fiamme.

Adesso che ci ripenso forse è stata una mossa un po' infantile.

《Splendida idea》mormora prima di baciarmi nuovamente.

Come faccia a camminare, evitando di schiantarsi addosso a qualche scaffale, e baciarmi -molto bene, vorrei sottolineare- contemporaneamente è un mistero su cui non voglio indagare.

D'un tratto la mia schiena sbatte rumorosamente su una porta ed interrompiamo il nostro bacio.

《Ma che...?》inizio col chiedere spiegazioni, ma Tom mi posa un dito sulle labbra, invitandomi al silenzio.

《Non hai mai visto il piano di sopra, giusto?》mi domanda con un largo sorriso.

Il...

Piano di sopra?!

I miei occhi si spalancano eccitati e pieni di aspettative; sopra all'emporio c'è un piano di cui nemmeno sospettavo l'esistenza.

È una cosa che mi lascia sbalordita.

Una mano si stacca dal mio fianco, giusto il tempo per girare il pomello, per poi tornare al suo posto, sulla mia pelle.

Al famoso "piano di sopra" si accede tramite una scala, composta da una decina di gradini, che Tom sale senza nemmeno avere il fiatone. È solo quando arriviamo ad un'altra porta che mi fa posare i piedi a terra; si allontana un poco da me per posare una mano sulla maniglia, ma non apre.

《Chiudi gli occhi...》mi prega, girandosi verso di me.

Lo guardo un po' accigliata; stavo molto bene dov'ero prima, in braccio a lui, avvolta dal suo calore e dal suo profumo. Ma noto i suoi occhi color cielo di primavera brillare di gioia infantile e non riesco a negargli nulla quindi chiudo gli occhi com'è suo desiderio.

《Perfetto...》lo sento mormorare prima di udire lo scatto della porta.

Una mano calda prende la mia e lentamente faccio qualche passo avanti.

Percepisco che si tratta di un ambiente ampio, con poco mobilio, ma odora di fiori e pulito. Tom mi chiede di aspettare ancora qualche istante e lo assecondo; mi fermo più o meno al centro della stanza ed attendo.

Sento strani rumori e poco dopo, dietro le palpebre serrate, percepisco la luce del sole che sta inondando la sala: Tom sta aprendo i balconi.

Questo vuol dire che non utilizza spesso il piano di sopra.

Mi sento onorata di essere riuscita ad arrivare fin qui; se ha dovuto aprire le finestre significa che non viene quassù da un po' e questo mi fa sentire speciale.

《Eccomi...》Tom stringe la mia mano nella sua, in una stretta forte ma dolce.《Ora puoi aprire gli occhi...》

Percepisco dal tono della sua voce che è emozionato e, allo stesso tempo, spaventato.

Lentamente riapro gli occhi e quello che vedo mi lascia senza fiato.

È...

Incredibile...

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