Mani ruvide e callose, abituate a lavori manuali, mi carezzano dolcemente la gola, la pancia, le cosce.
Labbra morbide come seta, che nascondono una lingua calda e peccaminosa, sfiorano ed amano ogni anfratto di me.
I miei occhi si perdono in un chiaro cielo di primavera, pieno di nuvoloni scuri di desiderio.
Quegli occhi...
Appartengono a...
《Tom...》sussurro nell'oscurità della mia camera da letto, aprendo gli occhi per sfuggire a quel delizioso, ma proibito sogno.
Sono sudata ed accaldata; fuori è buio, probabilmente è appena mezzanotte, attraverso le tende non filtra neppure la luce della luna. Ed io sono qui a fare strani, ma piacevoli, sogni su un uomo che non vorrà più avere a che fare con me dopo la mia performance di ieri.
Credo di avere un problema.
Un grosso problema.
Scalcio via da me le lenzuola, percorro a piedi nudi lo spazio che mi separa dalla cucina. Ho bisogno di un bicchier d'acqua, ma mi ricordo troppo tardi che la vernice sul pavimento è ancora fresca.
《Oh, accidenti...》Vedo chiaramente le impronte dei miei piedi andare dalla porta della cucina ed arrivare di fronte al frigo.《Non è possibile...》
Prendo una bottiglietta d'acqua e cerco di camminare a ritroso, tentando di non lasciare altre orme.
Arrivata sana e salva in salotto, recupero uno straccio e mi sfrego le piante dei piedi con energia, ma rimangono per lo più di un allegro giallo.
《Doccia!》
Decido di provare con dell'acqua, magari funziona.
Corro in bagno, devo sciacquarmeli prima che il colore si asciughi definitivamente altrimenti è un disastro.
Mi butto sotto la doccia in pigiama, recupero il sapone ed inizio a sfregare nuovamente.
《Dai... Vai via...》incito il colore a lasciare i miei piedi.
Speriamo mi ascolti!
Poco a poco l'acqua si tinge di un giallo sbiadito, lasciando che una flebile speranza entri nel mio cuore; ma non tutta la vernice viene via.
《Maledizione!》esclamo esasperata.
Sono qui, nel cuore della notte, che tento di lavarmi via del giallo dalle piante dei piedi dopo aver passato un pomeriggio interno a dipingere il pavimento della cucina dopo aver fatto la figura dell'idiota davanti al ragazzo che mi piace.
A questo punto non so se ridere o piangere.
Alla fine, decido di farmi una bella doccia rinfrescante e poi vado a fare jogging.
Lo so è buio, non dovrei uscire, soprattutto dopo quello che mi è successo, ma non ce la faccio più a stare in questa casa, sola ed in preda ad un desiderio che non potrò mai soddisfare.
Dopo un paio d'ore di jogging, quando non sento più le gambe e sono sicura di dormire, sono quasi le 5 del mattino e fra 3 ore dovrei essere al ristorante di Martha per il turno del mattino.
Appena arrivo a casa noto subito che qualcosa non va, c'è qualcosa fuori posto, di estraneo, in veranda; rallento la corsa fino ad una camminata tranquilla ma circospetta e controllo i dintorni.
Magari è passata Lauren...
Ma se fosse stata lei si sarebbe fermata oppure avrebbe lasciato un biglietto.
Giusto?
Arrivo vicino alla porta sempre scrutando l'ambiente circostante, ma non noto nulla d'insolito, né di pericoloso.
Ma allora...
Da dove salta fuori questa bici rossa, ma dall'aria un po' usata?
Non è chiusa da una catena, è solamente appoggiato lì, con aria innocua, mentre aspetta che qualcuno la usi.
Eppure...
Nessuno sa dove abito, a parte Lauren e Martha.
Possibile che una di loro due...?
Oppure qualcuno conosce il mio nuovo indirizzo?
Forse...
Un'ipotesi allarmante si fa strada nei miei pensieri, Lui potrebbe avermi trovata.
Ma se così fosse...
Perché farmi avere una bicicletta?
Non ha senso...
Sospiro frustrata.
Non mi piace non capire le cose, lo trovo...
Destabilizzante.
Dando un'ultima occhiata al bosco che circonda casa, rientro per farmi un'altra doccia veloce e poi fiondarmi in città, insieme alla bici incriminata.
Voglio andare a fondo di questa storia.
Stavolta non scappo.
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Ricominciare
RomanceUna ragazza in fuga troverà il coraggio di ricominciare? Oppure sarà inghiottita dalle oscure spire del passato? La cover è uno splendido lavoro di @backtowherewebelong a cui va il mio enorme grazie!