Capitolo 22

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Prendo quel pezzo di carta rovinata in mano ed il mio cuore si ferma. Ho le dita congelate dalla paura e le gambe che fremono dalla voglia di correre, di fuggire, lontano.

Lo leggo e lo rileggo per quella che mi sembra un'infinità di tempo, ma le parole, le accuse, scritte non cambiano.

Lui...

Cos'ha fatto...

Come ha potuto?

I miei occhi sgranati dal terrore studiano nuovamente l'immagine che compare sul volantino.

Sono io.

O meglio, è Katy.

La mia altezza, il mio peso, la mia data di nascita, ma la foto...

Anzi, no...

L'identikit rappresenta Katy, la nuova me, indossa i vestiti che Flora mi ha prestato e ha i capelli biondi.

È davvero accurato.

Ma è quello che leggo sotto a quell'immagine, sotto all'identikit, la cosa che mi lascia senza fiato: Katy e' ricercata per omicidio.

Non posso crederci...

Non può averlo fatto davvero...

Sono sconcertata.

Non credevo arrivasse a tanto pur di ritrovarmi...

Pensavo...

Speravo mi dimenticasse...

Sulla carta bianca e stropicciata spicca in modo inquietante la scritta in rosso cremisi, un colore che mi ricorda il sangue.

È il mio nome.

Il mio vero nome.

Sarah Andrews.

Ho la bocca asciutta, vorrei dire tante cose, ma non riesco a spiccicar parola.

Sono attonita, non lo credevo capace di tanto ed invece...

《Allora? Cosa significa?》La voce dura e metallica di Tom fa breccia nei miei pensieri terrorizzati.

Alzo lo sguardo da quel dannato volantino e quello che vedo lacera il mio cuore ancora di più.

Il corpo di Tom emana una rabbia repressa di proporzioni immani, è furioso perché non mi sono confidata con lui.

Lo capisco.

Io volevo dirglielo così tante volte, ma non mi sembrava mai il momento adatto e...

No!

Non è vero!

Queste sono tutte scuse.

Non gli ho mai raccontato il mio passato perché non volevo perderlo. Se gli avessi detto la verità, lui se ne sarebbe andato via, lontano da me e non potevo, non posso, sopportarlo.

Ed ora siamo arrivati alla resa dei conti.

Fra me e lui c'è solo questo piccolo pezzo di carta, di provenienza a me ignota, che racchiude tutti i miei segreti.

《Io...》Le parole mi muoiono in gola.

D'altra parte, cosa dovrei dirgli?

Mi dispiace?

《Perché?》Tom mi pone una semplice domanda che, però, racchiude un universo intero.

Perché non gliel'ho detto?

Perché la mia faccia è sul quel volantino?

Perché ho un nome diverso?

Ogni perché mi arriva dritto nell'anima come una letale freccia scagliata con rabbia e delusione.

《Io... Volevo... Ma...》farfuglio in cerca delle parole adatte per spiegargli la situazione.

Non è come sembra.

Io sono innocente...

《Volevi cosa? Tenermi all'oscuro per quanto? Mesi? Anni? Non è così che funziona una relazione, Katy.. Anzi, Sarah》Tom è letteralmente furioso ed inveisce contro di me.

Ha ragione.

Ha perfettamente ragione.

Gli ho mentito sul mio passato.

Ma prima che io possa dire alcunché lui si gira ed esce dal locale ad ampie ed irose falcate.

Il rumore della porta che sbatte sembra segnare la fine.

La fine della mia nuova vita.

La fine della mia relazione con Tom.

La fine della serenità che ho faticosamente guadagnato.

E tutto a causa di uno stupido pezzo di carta.

La vista mi si appanna mentre cocenti lacrime di frustrazione e tristezza scendono copiosamente dai miei occhi. Ho il volantino ancora stretto in mano, una finestra sul mio passato.

Un pezzo della mia storia che non permetto a nessuno di conoscere.

Le gambe non mi reggono più e crollo in ginocchio, lì in mezzo al locale; ma non m'interessa.

Nulla è importante.

Né le lacrime che sto versando.

Né le grida concitate di Martha.

Né il dolore che provo e che mi rende faticoso respirare.

L'unica cosa che conta, la cosa veramente importante è che lui se n'e' andato.

Ho perso Tom.

Per sempre.

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