《Salve》mi saluta con un radioso sorriso: ha denti perfettamente bianchi e le fossette.
《Ah... Io...》La mia bocca tenta di sfornare un saluto, una risposta, un qualcosa, ma nulla.
Il vuoto totale ha invaso la mia mente.
L'unica cosa di cui sono consapevole è la sua vicinanza.
È davvero vicino.
Troppo vicino.
Gli ultimi stralci dell'incubo notturno si fanno sentire, facendomi allontanare istintivamente.
Ma non riesco a fuggire in tempo: ho sentito il suo odore, di mare e sole, e qualcosa dentro di me si smuove.
I suoi occhi chiari come il cielo in primavera mi studiano con curiosità.
Starà pensando che sono matta.
Ogni tanto lo credo anch'io.
Un ciuffo castano chiaro gli cade sugli occhi, nascondendomi per un attimo al suo attento esame.
Faccio un altro paio di passi indietro, nonostante le proteste del mio corpo traditore.
Quel ragazzo mi ha colpita, anche se non saprei dire come.
Ma non sono ancora pronta.
Penso che non sarò mai pronta: ho troppi problemi, troppe cicatrici, troppi ricordi.
Quando me lo sono ritrovata davanti, mi sono bloccata...
Mi è tornato in mente lui e...
《No... Non posso...》mormoro, al colmo dell'agitazione.
Faccio dietrofront velocemente e lo mollo lì, sulla porta dell'emporio con un'espressione di confusione in volto.
Mi dispiace.Davvero.
Ma io non ce la faccio...
Devo mantenere le distanze.
Corro fino al ristorante di Martha e mi rifugio là, lontano da quel ragazzo e da quella dolce sensazione che m'ispira.
《Ben arrivata!》mi saluta la donna, appena entro.
《Ciao!》ricambio col fiatone.
Non sono mai stata un fenomeno nell'attività fisica e si vede.
《Se ti cambi, ti faccio vedere un paio di cose》mi dice, apparentemente senza notare la mia faccia stravolta.
《Un minuto e sono da te》
E volo al primo piano dove ci sono gli armadietti per i dipendenti, ovvero una stanzetta disadorna dove lasciare la borsa e prendere il grembiule bianco. Non c'è una vera e propria divisa, dobbiamo soltanto metterci il grembiule sopra i nostri abiti.
Il ristorante è un posto molto informale.
Appena finito di allacciarlo, mi fiondo giù; forse se mi concentro sul lavoro, riuscirò a dimenticare il disastroso incontro di prima.
Martha mi presenta ai cuochi, Little Joe, un omone pelato e con la barba ben curata, e Big Joe, un tipo smunto che sembra non mangiare da giorni, con capelli ed occhi chiari.
Li guardo due volte prima di scoppiare a ridere, facendo sbocciare un sorrisone sul viso di Martha.
《Per oggi ti occuperai dei tavoli interni, a quelli fuori ci penserà Lizzie》mi spiega lei.《Devi solo prendere le ordinazioni e metterle qua》Cioè sul bancone appena dentro la cucina.《Poi i due Joe suonano quando il piatto è pronto e voilà!》finisce schioccando le dita.
Non è la prima volta che faccio la cameriera, ma a lei ho detto il contrario.
Per Katy questo è il primo giorno di lavoro.
Annuisco tranquilla e vado in sala.
Vengo presto presa dalla follia e dalla confusione dei clienti, tutti che vogliono sapere chi sono e da dove vengo. Dico a tutti la stessa cosa, mantenendomi molto sul generale e glissando sulle domande troppo personali finché...
《Red! Che piacere vederti!》Martha saluta un uomo un po' troppo in carne, con capelli e pizzetto color carota.
Il tipo in questione si gira e posso vederlo per bene.
Rischio di svenire.
È un agente.
Anzi è lo sceriffo, almeno per quel poco che ho visto prima di scappare e rifugiarmi dietro ad un tavolo dall'altra parte della sala, facendo finta di pulirlo.
《Martha!》tuona lui con un vocione da far invidia ad un tenore.
Il resto non lo sento, sono assordata dai battiti del mio stesso cuore.
È finita...
La mia testa è un vorticare di pensieri ed emozioni, mille e più domande mi affollano la mente.
Come ha fatto a trovarmi?
Mi riporterà indietro?
Non voglio...
Io...
Tlin!
Il campanello della cucina mi risveglia, riportandomi alla realtà.
《Katy!》Lo squittio di Big Joe mi richiama all'ordine.
Devo lavorare.
Quando arrivo trovo un sacchetto di carta marrone che profuma di carne e patatine e guardo i cuochi perplessa.
《È di Red》mi spiega Little Joe con un gesto della mano.
Oh, cavolo.
Sono fregata.
《Katy, è pronta l'ordinazione di Red?》Martha si gira con curiosità, forse per capire che fine ho fatto.
Un piede davanti all'altro, con molta paura, arrivo da loro.
《Red, questa è Katy, la mia nuova aiutante》mi presenta lei con orgoglio.
In questo momento mi sto vergognando come non mai; vorrei sotterrarmi. Le ho mentito e continuo a farlo.
Non merito il suo rispetto, non merito nulla.
《Piacere, Katy. Spero ti troverai bene qui》mi saluta, togliendosi il cappello per un momento, per poi riportare la sua attenzione al sacchetto che ho in mano.
Non dico nulla e glielo porgo velocemente e realizzo che non sa chi sono.
Non è venuto per me.
Quindi non l'ha mandato lui.
Quindi posso rimanere qui.
Provo un tale sollievo che potrei svenire.
STAI LEGGENDO
Ricominciare
RomanceUna ragazza in fuga troverà il coraggio di ricominciare? Oppure sarà inghiottita dalle oscure spire del passato? La cover è uno splendido lavoro di @backtowherewebelong a cui va il mio enorme grazie!