Dopo un tempo che mi sembra infinito, riesco a raggiungere l'emporio; quando vedo il negozio di Tom mi pare di svenire dal sollievo.
Finalmente sono al sicuro.
Le gambe cedono appena arrivo al primo gradino e cado su ginocchia e mani; rimango lì, immobile, posso solo respirare e cercare di rallentare i battiti del mio cuore impazzito.
《Katy...?》Sento una vocina dolce che mi chiama col mio falso nome; anche se sono agitata la riconosco immediatamente.
È Lexie.
《S-sì... Chiamami tuo padre... Per favore...》riesco a dirle prima che una nuova ondata di lacrime mi travolga.
Non riesco a sentire la sua risposta, ma spero con tutto il cuore che mi ascolti e che vada a chiamare Tom.
Non riesco a smettere di piangere.
Bryan mi ha trovata.
Sono queste le parole che mi riempiono la testa.
Mi ha trovata e mi vuole uccidere.
All'improvviso un delizioso profumo di sole e mare m'invade le narici.
Tom...
Due forti braccia mi avvolgono e mi trascinano verso un petto muscoloso, il suo calore cerca di scacciare il gelo della paura che ha preso possesso di me.
《Sarah... Ci sono io con te... Calmati, ti prego...》La voce di Tom è dolce e carezzevole come una morbida coperta.
Con la testa affondata nel suo collo e le dita che artigliano la sua maglietta, gli racconto tutto quello che è successo, fra lacrime e sussurri di terrore.
《Maledetto...》È l'unica parola che dice, è furioso e lo sento anche dall'irrigidimento del suo corpo.
Si sta trattenendo.
Per me.
Tom non aggiunge nulla, mi passa un braccio sotto le ginocchia e si rialza con me, aggrappata al suo collo come una bambina spaventata.
《Ora sei al sicuro... Ci penso io a te...》mi sussurra dolcemente all'orecchio. Io annuisco con la testa, appoggiata alla sua spalla.
In lontananza sento la giovane Lexie chiedere cosa succede, ma non riesco a capire la risposta di Tom.
《Mi dispiace...》mi sfugge in un singhiozzo triste. Non voglio spaventare sua figlia.《Non dovevo venire qui... Io...》
《Non dire sciocchezze! A Lexie spiegherò tutto più tardi...》mi rassicura lui con tono calma, anche se percepisco un po' d'irritazione in sottofondo.
Il lento dondolio ed il mormorio rassicurante della voce dolce di Tom mi fanno sprofondare in un dolce oblio; circondata dal suo rassicurante profumo perdo i sensi, con la certezza di essere finalmente al sicuro.
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Mi risveglio dopo quello che mi sembra un attimo, ma credo sia molto di più dato che la luna è alta nel cielo ed i suoi raggi argentei fanno capolino dalle finestre.
Sono sdraiata nel grande letto del piano di sopra, Tom non è accanto a me ed io mi sento sperduta, alla deriva.
Mi metto seduta, mi abbraccio le ginocchia sotto le coperte. Sono ancora vestita, gli abiti recano i segni dell'aggressione avvenuta poche ore fa e la gola mi pulsa dolorosamente come per rammentarmi la presenza di Bryan in quella cittadina.
Cosa posso fare?
Mi sento nuovamente soffocare come se le lunghe dita di Bryan mi stringessero ancora il collo.
Rimanere?
Andarmene?
Nella testa prendono forma vari scenari diversi, alcuni cruenti, altri tristi.
Credevo, erroneamente, di poter ricominciare, ma non si può fuggire dal passato, non si può scappare dal proprio destino.
Io...
《Mi faccio schifo...》La mia voce suona attutita dalla calda coltre dove ho affondato la testa.
《Non dirlo nemmeno per scherzo》m'intimo' una voce maschile, facendomi sobbalzare leggermente.
Rialzo la testa di scatto e vedo Tom, a petto nudo, con indosso i pantaloni grigi con cui dorme di solito, ha i capelli scompigliati e l'aria guardinga.
《Tom...》Il suo nome esce come un sospiro dalla mia bocca.
Come posso fargli questo?
Lo amo così tanto eppure continuo a farlo soffrire...
《Sarah...》Si avvicina a passi lenti e si siede accanto a me, sul letto.《Come stai adesso?》
《Io... Bene... Meglio... Non lo
so...》Ed è la verità.
Non so come sto.
Di sicuro sono spaventata a morte.
《Mi dispiace di aver terrorizzato Lexie...》
Sono davvero mortificata.
Mi sono comportata come una stupida in preda ad un attacco di panico.《Non dispiacerti... Lexie è una bambina intelligente. E comunque le ho spiegato la cosa a grandi linee... Stasera dormirà a casa di Martha; noi due dobbiamo parlare...》dice Tom, tranquillizzandomi un poco.
Ha ragione lui.
Dobbiamo parlare.
Lentamente gli riassumo tutto nuovamente: da quello che mi è successo da quando sono arrivata a casa mia a quello che Bryan ha fatto quando mi ha trovata.
Ora che sono più calma, riesco a spiegarmi meglio e con dovizia di particolare, Tom deve sapere tutto.
Man mano che parlo vedo la sua espressione rimanere imperscrutabile. Solamente i suoi occhi, solitamente chiari come i mari caraibici, cambiano; diventano di un blu scuro come il cielo quando preannuncia tempesta d'immane proporzioni.
《Hai reagito con grande prontezza. Sono fiero di te》dice le uniche parole che non mi aspetto di sentire e poi mi bacia lievemente.
La sua bocca ha il potere di farmi dimenticare il sapore disgustoso di Bryan.
《Ma... D'ora in poi entrerai a far parte del Programma Protezione di Tom, il più sicuro del pianeta》mi ordina in tono semiserio, facendomi sorridere mio malgrado.
Lui s'infila accanto a me, sotto le coperte, e mi stringe al petto.
《Ora dormi, amore mio... Sei al sicuro...》mi dà un leggero bacio in fronte mentre mi rilasso, crogiolandomi nel suo calore.
Sì, sono al sicuro...
Per ora...
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Ricominciare
RomanceUna ragazza in fuga troverà il coraggio di ricominciare? Oppure sarà inghiottita dalle oscure spire del passato? La cover è uno splendido lavoro di @backtowherewebelong a cui va il mio enorme grazie!