Ricominciare

Capitolo 18

Appena salgo in macchina vengo accolta dal suo sorriso raggiante che non posso fare a meno di contraccambiare.

《Scusa per il ritardo...》mi dice, mettendo in moto mentre io mi districo con la cintura.

《Non fa niente... Tranquillo...》lo rassicuro quando finalmente riesco ad allacciarmi quella maledetta, e poco collaborativa, cintura.

Sinceramente non mi sono accorta del suo ritardo, persa com'ero fra Lauren e la scelta dei vestiti.

《Ho dovuto faticare per convincere Lexie a restare a casa insieme a Martha》mi racconta, immettendosi sulla strada principale.

Mi piace guardarlo mentre guida; è così serio e responsabile, ma anche rilassato come se finalmente potesse godersi una giornata senza pensieri.

《Come mai?》Alla mia domanda, mi scocca un'occhiata fra il divertito ed il tenero, distogliendo momentaneamente l'attenzione dalla strada.

Grazie a Dio è un rettilineo.

《Quando ha saputo che uscivo con te, voleva venire anche lei...》chiarisce Tom, cambiando marcia.

《Beh... Potevi lasciarla venire... Lexie mi piace molto...》lo interrompo, sperando di non aver scatenato involontariamente un litigio fra padre e figlia.

《Piace anche a me, ma non
oggi... Questa giornata è tutta per noi...》mi risponde, le guance leggermente arrossate, forse per i raggi del sole che accarezzano il suo volto, o forse per l'imbarazzo.

Non so perché, ma la sua risposta mi scalda il cuore; questo giorno è molto importante per me e sono contenta di sapere che lo è anche per lui.

Durante il breve tragitto verso il lago, chiacchieriamo del più e del meno, ma soprattutto litighiamo vivacemente sui suoi gusti musicali.

Come fa a piacergli il blues?

Il jazz poi...

Per me è inconcepibile!

Il nostro appuntamento inizia nei migliore dei modi, credo davvero di aver fatto bene ad accettare di uscire con lui. Quando sono con Tom, è tutto così semplice: parlare, ridere, respirare, vivere.

《Siamo arrivati!》annuncia dopo poco meno di un'ora di viaggio. Lui smonta per poi venire ad aprirmi la portiera.

《Che gentiluomo!》lo prendo in giro mentre il mio cuore galoppa emozionato per i suoi piccoli gesti nei miei confronti.

Dall'alto del sedile lo posso vedere in tutta la sua gloriosa bellezza: sotto il sole i suoi capelli sembrano ciocche d'oro, i suoi occhi oggi hanno la sfumatura delle acque caraibiche, indossa abiti semplici e comodi come i miei, ma lui è cento volte più attraente di me. Una maglietta verde chiaro gli fascia il petto mentre le lunghe gambe sono coperte da un paio di pantaloni fino al ginocchio, della stessa tinta dei miei, il che mi fa sorridere.

《Vuoi scendere o vuoi continuare a mangiarmi con gli occhi?》mi deride Tom, giocosamente, lo sguardo divertito e dolce.

《No... Certo che no...》balbetto leggermente in imbarazzo per l'accurato esame a cui l'avevo sottoposto.

Balzo a terra e mi trovo circondata dal suo profumo di sole e mare e tutto il resto del mondo scompare.

Siamo solo io e lui.

Ma poi...

Un gorgoglio interrompe la magia di questo momento: sto morendo di fame ed il mio stomaco me l'ha appena ricordato.

《Ehm... Scusa...》farfuglio, abbassando lo sguardo, piena di vergogna.

Tom ride di gusto e mi scompiglia i capelli, che, per l'occasione, ho lasciato sciolti. Prima di ritrarre la mano, mi carezza una guancia con una tale dolcezza da farmi rialzare gli occhi.

《Ci conviene andare se vogliamo avere qualcosa da mettere sotto i denti!》commenta, allontanandosi per prendere la canoa dal retro del pick-up argento.

Io lo guardo, rammaricandomi per la sua lontananza; mi piace essere avvolta dal suo profumo, avere il suo sguardo che mi carezza la pelle, crogiolarmi nella sua risata giocosa.

《Vieni o ti lascio qui!》mi minaccia Tom con una pagaia.

Mentre io mi sono persa nei miei sogni ad occhi aperti, lui ha scaricato la canoa rossa, le pagaie, le canne e tutto l'occorrente per la nostra giornata di pesca.

《Arrivo!》grido al suo indirizzo, correndo verso di lui, felice per la splendida opportunità di passare un intero giorno in sua compagnia.

Chissà cos'accadrà?

Un lieve sorriso m'increspa le labbra mentre ripenso all'ultimo sogno che ho fatto su Tom.

Dio...

Spero proprio che accada...