Ricominciare

Capitolo 35

Quasi subito inizio a tossire, il fumo riempie il negozio mentre le lingue di fuoco divorano tutta la vita di Tom.

Ho le lacrime agli occhi, forse per il fumo, forse per la paura o forse per il senso di perdita.

Quando, finalmente, il mio cervello si rimette in moto, mollo la mazza da baseball, ormai è decisamente inutile, ed imbocco nuovamente la scala verso il piano di sopra, chiudendomi la porta alle spalle, nella vana speranza di rallentare quelle spaventose e furiose fiamme.

Arrivo in camera, quasi in scivolata, con il petto sconquassato dalla tosse; chiudo la porta e mi ci appoggio sopra, cercando di riprendere fiato, per quanto mi è possibile.

Cosa posso fare?

Come faccio ad uscire da qui?

Morirò bruciata...

《Sarah...》 La voce spaventata di Lexie mi fa tornare alla realtà.

Vedere quella piccolina con gli occhi sgranati dal terrore, rimette i miei stupidi e tremanti pensieri nella giusta prospettiva.

Devo essere forte...

Devo farlo per Lexie...

《Ehi...》La raggiungo con pochi passi e le tolgo la coperta rossa dalle minute spalle.《C'è stato un piccolo... incidente ed al piano di sotto è scoppiato un...
incendio...》Vedendo la paura prendere possesso di lei, mi maledico per averle detto la verità, ma sinceramente non ho la forza per raccontarle una bugia. E nemmeno il tempo.《Non temere, dolcezza! Ci sono io con te! Ne usciremo!》

Lei mi si butta fra le braccia, stringendomi forte. Non posso fare a meno di ricambiare con altrettanta forza.

Amo questa ragazzina...

La devo salvare ad ogni costo!

Con Lexie aggrappata a me come un piccolo koala, controllo se ci sono altre uscite, ma non trovo nulla.

L'unica via d'uscita esistente ci riporterebbe in quell'inferno bollente che è diventato il piano di sotto.

Con gli occhi, frugo in ogni angolo di quel piccolo pezzo di paradiso che ho diviso con Tom, ma non trovo nulla.

Niente!

Niente!

Cosa possiamo fare?

Moriremo davvero qui?

Quando il mio sguardo si posa sulla finestrella da dove abbiamo visto i fuochi d'artificio, mi viene una folle idea.

Potremmo uscire da lì.

Mi fiondo sulla maniglia di quella strana via d'uscita e, dopo qualche tentativo -ho le mani che tremano in maniera quasi assurda-, riesco ad aprirla, facendo entrare l'aria fresca della notte. Lexie rabbrividisce addosso a me; come me indossa solamente il pigiama.

Almeno lei ha le pantofole.

《Lexie... Piccola... Guardami...》le parlo con voce dolce e carezzevole anche se sono consapevole che il nostro tempo è quasi finito.

Posso quasi sentire il ruggito delle fiamme fuori dalla porta; ancora qualche minuto e l'incendio ci avrebbe raggiunto.

Lexie mi guarda coi suoi occhietti attenti e perspicaci.

《Dobbiamo uscire da qui... Ce la fai?》le chiedo in maniera retorica.

Lei ce la deve fare.

Ed anch'io.

《Sì... Ci sei tu con me... Non ho paura...》Le parole di Lexie sono dolcissime anche se, molto probabilmente, l'ultima frase è una colossale bugia.

Faccio sedere la piccola sul davanzale e sporgo la testa per farmi un'idea di ciò che ci aspetta.

Noto con piacere che la finestra dà su una tettoia di legno che, in teoria, dovrebbe reggere il nostro peso.

Un respiro e mi siedo accanto a Lexie, un altro e mi ritrovo in piedi sulla tettoia, leggermente inclinata.

《Scendi piano dal davanzale...》do' istruzioni a Lexie che esegue senza lamentarsi.

Appena esce dalla finestra, la faccio aggrappare con una mano al davanzale mentre io avanzo piano verso il bordo della tettoia, alla ricerca di un punto dove poter scendere.

《Arrivo subito... Non preoccuparti...》cerco di rassicurarla, anche se percepisco i miei piedi nudi scivolare inesorabilmente.

Non avanzo oltre pochi metri perché ho una dannata paura di cadere di sotto, ma noto che non c'è nulla che può aiutarci a scendere da lì.

Siamo finite in una trappola.

Un boato assordante sottolinea il nostro inevitabile destino: l'incendio ha raggiunto il piano di sopra, facendo scoppiare la porta.

Posso quasi sentire il calore delle fiamme che avanzano.

Raggiungo velocemente Lexie e la stringo forte a me. Lei ricambia senza dire nulla; nemmeno io riesco a trovare parole di conforto.

Cosa posso dire ad un'adorabile bambina che morirà per colpa mia?

《SARAH!! LEXIE!!》

Una voce spaventata, roca e così incredibilmente familiare fa breccia nella nostra piccola bolla di paura.

Questa...

È la voce di...

《Tom...》