Ricominciare

Capitolo 33

Dopo l'aggressione, la mia vita entra in una strana e stressante routine: dormo nella camera sopra il negozio di Tom, che poi mi accompagna al lavoro, dove Martha ed i due Joe mi tengono d'occhio; finito il mio turno ritorno all'emporio ad aiutare il mio fidanzato a sistemare le merci oppure a pulire. In questi giorni Lexie è quasi sempre a casa di Martha e di questo mi dispiace molto; sto creando un sacco di problemi.

Ma non mi lamento, dopotutto i miei amici ed il mio ragazzo si stanno sacrificando per me, però non riesco a non essere irrequieta e sgarbata ultimamente.

Ho sempre i nervi a fior di pelle da quando Tom mi ha detto che Bryan è scomparso; il mio fidanzato aveva chiesto a Red di dare un'occhiata al Black Sea, ma lo sceriffo non aveva trovato traccia di mio marito, che, però, non si è fatto più vivo dopo il nostro ultimo... incontro.

Ora sono qui, alla finestra dell'emporio, a scrutare guardinga i dintorni, sperando di non veder Bryan comparirmi davanti.

I clienti ormai sono andati via tutti, è ora di chiusura ed io e Lexie stiamo pulendo il negozio mentre Tom sta preparando tutto il necessario per i fuochi d'artificio per la festa di questa sera.

Non voleva nemmeno andarci, ma alla fine l'ho convinto a partecipare all'annuale festival delle barche; dopotutto gli sto rovinando la vita, il minimo che possa fare è lasciargli una serata libera.

Da quanto mi hanno raccontato lui e Lexie si tratta di una festa veramente magica; tutte le barche del porto vengono ornate con candele di tutte le dimensioni mentre, in cielo, i fuochi d'artificio disegnano colorate figure.

Non si utilizza nessun'altra luce: solo candele e giochi pirotecnici.

《Allora...》Rientra in negozio, chiudendo la porta sul retro con un calcio.《Appena avete finito, chiudetevi a chiave e non aprite a nessuno. Io torno appena finito. D'accordo?》ci raccomanda, preoccupato.

Mi avvicino a lui e lo bacio con amore, che quasi si perde la scatola coi fuochi d'artificio per terra.

《Sì, papà, staremo attente!》diciamo io e Lexie in coro per poi ridacchiare di lui.

È adorabile quando si preoccupa per noi.

Tom non fa alcun passo verso la porta, si vede lontano un miglio che il festival è l'ultimo dei suoi pensieri; mi tocca quasi spingerlo fuori a forza.

Io e Lexie lo salutiamo dalla finestra per poi barricarci in negozio.

Finite le pulizie, faccio un rapido giro di controllo; le porte sono chiuse, le finestre anche, e Tom ha detto che non ci sono altri ingressi.

Dopo un'ultima occhiata fuori, decido di raggiungere Lexie al piano di sopra; lei mi ha preceduto così si è lavata i denti e messa il pigiama in tutta tranquillità.

Quando arrivo in camera, la trovo affacciata alla finestra che cerca di vedere i fuochi che Tom dovrebbe fare, ma, a quanto pare, è in ritardo.

Il tempo di cambiarmi i vestiti e mettermi comoda che subito sento i primi scoppi; corro scalza alla finestra, di fianco a Lexie, e mi godo lo spettacolo pirotecnico organizzato dal mio fidanzato.

È veramente bravissimo, crea immagini indimenticabili in questo bel cielo stellato; peccato che la giovane Lexie si addormenti dopo i primi fuochi d'artificio.

Dev'essere veramente stanca...

La prendo in braccio, scosto le coperte e la metto a letto. Le do' un lieve bacio in fronte prima di rimettermi alla finestra per godermi la fine dello splendido spettacolo.

Crash!

Un rumore improvviso di vetri infranti interrompe la quieta serata.

M'immobilizzo di colpo come un cerbiatto accecato dai fari di un'auto.

Magari me lo sono solamente immaginato... mi racconto per non dare di matto, ma in cuor mio so che il rumore che ho sentito è reale e può significare una cosa sola.

Bryan è tornato!