1 ~ La parola amore

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Credo che la parola "amore" sia sopravvalutata. Ecco cosa penso. Penso che l'amore sia sopravvalutato.

Ma chi sono io per giudicare se nemmeno lo conosco, non davvero.

Perché lo dico?

Perché seduta davanti al libro di letteratura cercando di finire di preparare la mia scheda da presentare domani all'esame. Il tema che ho scelto è proprio l'amore. Ho già studiato, sono pronta, sono preparata. Aspetto questo momento da quando ho iniziato il liceo. Aspetto di andarmene da cinque lunghi anni. Domani, finalmente, lo potrò fare. Ho passato gli scritti, manca solamente l'orale e poi la mia estate assieme alle mie amiche inizierà e finalmente sarò libera. Io e Step abbiamo già organizzato una vacanza assieme, lui si prende una pausa dall'università e noi ci godiamo gli ultimi giorni da vere adolescenti. Ovviamente verranno anche Elena, Lavinia con Andrew e forse Diego. Quest'ultimo deve ancora darci la sua disponibilità.

Il cellulare trema e io lo afferro senza aspettare che suoni la suoneria. Sono la prima a parlare sapendo già di chi si tratta.

<<Sì, sto studiando e no, non mi disturbi.>>

Sento una risata in sottofondo e sono felice di potermi distrarre per un po'.

<<Stavo per darti un buongiorno con i fiocchi ma hai rovinato il momento.>> borbotta facendomi sorridere.

<<Buongiorno.>> esclamo lentamente, rilassandomi sulla sedia.

<<Buongiorno, fiore. Programmi per il pomeriggio?>> chiede Diego, e sento una bottiglietta contorcersi in sottofondo.

<<Studiare.>> rispondo ovvia.

<<Il giorno prima degli esami non si studia.>> ribatte lui.

<<Ah sì?>> chiedo, fingendomi ingenua. <<E cosa si fa?>>

<<Ci si diverte, fiore, come tutti i giovani di diciannove anni dovrebbero saper fare.>>

<<Non voglio divertirmi, voglio studiare. Ho un'intera estate per divertirmi.>>

<<Ma io voglio farlo.>> Sbuffa.

<<Nessuno ti vieta di farlo.>>

<<Lo voglio fare con te.>> precisa.

<<Pizza e film per cena?>> chiedo speranzosa. Ultimamente lo facciamo molto spesso. Non lo vedo, ma lo sento sorridere.

<<Prepara la coperta e il mio cuscino preferito. Sono da te per le sette.>>

Non ho voglia di uscire e festeggiare. Quando uscirò dall'aula appena finito il mio orale potrò festeggiare. Prima di allora starò incollata ai miei libri e mi terrò stretta l'opportunità di uscire con un po' di gloria. Ho faticato tanto in questi anni, mi merito un bel finale.

Studio a intermittenza tutto il pomeriggio, preparandomi ogni eventuale discorso, ricordandomi tutti i passaggi, gli interventi, gli argomenti.

Alle sette di sera puntali suona il campanello di casa.

Diego entra senza troppe cerimonie con un bel cartone di pizza.

<<Non è presto per cenare?>> chiedo, mentre chiudo la porta.

<<Possiamo sempre riscaldarla, ho pensato che una volta entrato a nessuno dei due sarebbe venuta voglia di uscire.>>

Gli do un buffetto al braccio con il gomito. <<Ottima pensata.>>

Dopo di te nessuno mai || 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora