5 ~ Una giornata al mare

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La mattina successiva nessuno fa domande, facciamo colazione nel tavolo in cucina amabilmente, passandoci caffè, biscotti, succhi e marmellate varie.

<<Giornata al mare?>> propone Elena con gli occhiali da sole a mo' di cerchietto. <<Abbiamo due mesi per fare i turisti.>>

<<Approvo.>> conferma Lavinia con una crocchia precaria in testa.

<<Mangiamo in spiaggia allora, cerchiamo di stabilirci vicino a un chioschetto.>>

L'idea di starmene tutto il giorno al mare mi esalta parecchio. Ho portato un po' di libri e mi li gusterò all'ombra sulla sabbia, con il rumore delle onde e i gabbiani in sottofondo, con i miei amici accanto a me e il sole che penetra nei pori della pelle.

Quando preparo la borsa da mare, Elena entra in camera e mi alza la maglietta, facendomi urlare per la sospesa.

<<Che diamine fai?>>

<<Controllavo che non portassi un altro costume intero, mi sanguinano gli occhi quando ti guardo.>>

Mi sorride diabolica ma io faccio rotolare gli occhi verso l'alto. Non c'è nulla di male nell'indossare un costume intero, raggruppo le mie cicce tutte dentro una superficie elastica. Adesso, però, indosso un due pezzi blu con le stelle e lei è soddisfatta.

Mi aiuta con la valigia infilandoci qualche suo prodotto per capelli prima di iniziare a girovagare per la stanza giocando con le sue punte bionde.

Fa rotolare gli occhi, fischietta un po' e saltella per l'abitacolo.

Mi fermo e chiudo le palpebre. <<Avanti, spara.>>

Lei sorride e mi è vicina in un attimo. <<Poi non ne parliamo più, giuro, ma non sono stata io a chiamarlo. Non pensavo si presentasse qui e...>>

<<Lo so, è stato Stefano.>>

Lei apre leggermente le labbra. <<Oh.>> è il suo unico commento.

<<So che muori dalla voglia, avanti, fammi tutte le domande che vuoi adesso prima di chiudere l'argomento per sempre.>>

Mi siedo sul letto e la guardo dall'alto mentre lei si avvicina. Si mette a cavalcioni sulle mie ginocchia e posa le mani sulle spalle.

<<Dimmi solo se lo devo castrare.>>

<<Niente castrazione.>> affermo decisa.

<<Devo abbracciarlo?>>

<<Niente abbracci.>>

<<Devo guardarlo male sperando che capisca che deve fare qualcosa?>>

Ci penso un attimo, ci sono già io che lo farò ma in due è sempre meglio. Piego un po' la testa. <<Sarebbe carino, sì.>>

<<Afferrato!>>

Poi mi riempie di baci, comincia dalla fronte, scende sul naso e a ripetizione sulle guance. Scoppio a ridere mentre cado all'indietro e lei mi sale sopra, continuando a torturarmi affettuosamente.

<<Mi stai sbavando addosso!>> quasi urlo per farla fermare e lei continua a ridere.

<<Dovrei essere geloso?>> Stefano fermo sulla soglia, con la valigia in mano e solo il costume addosso, ci guarda con un sopracciglio alzato.

Elena lo guarda da sopra la spalla, rimanendo seduta comodamente sopra di me.

<<Vedo che sei già pronto, sei ancora in tempo per una cosa a tre.>>

Dopo di te nessuno mai || 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora