17 ~ Conquistare la strada

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<<Diego, muoviti o ti lasciamo a piedi!>> grido affinché il mio amico, chiuso in bagno da un'ora, esca finalmente così che possiamo incamminarci. Il sole ancora non è tramontato, possiamo arrivare all'agriturismo per cena e vedere i fuochi. L'idea mi piace, visitare posti nuovi, cambiare ambiente.

Quando la porta del bagno si apre, mi stringo nel golfino nero che mi sono poggiata sulle spalle. <<Eccoti, pensavamo fossi caduto nel water.>>

In realtà, sono l'unica che l'ha aspettato sulla porta, gli altri si sono tutti incamminati verso le macchine.

<<Perché tutta questa fretta?>> domanda, retorico; mentre mi passa accanto, una scia di profumo mi intossica le narici. E poi dicono a noi ragazze che ci mettiamo un'eternità per presentarci al meglio...

Chiusa la porta dell'appartamento e arrivati alle macchine, noto che Elena si è sistemata sui sedili posteriori del furgoncino di Chris mentre mio fratello occupa il lato del passeggero. Andrew è seduto nella sua auto e accanto c'è Lavinia. Senza nemmeno pensarci, mi affretto ad aprire la portiera della macchina blu e Diego mi fa un cenno con la mano, avviandosi nell'altra macchina. <<Ci vediamo lì.>>

Salgo e mi metto accanto a Elena, dicendo a me stessa che la scelta della macchina è dovuta solamente la fatto che Diego "profuma" troppo.

Appena Chris mette in moto e Stefano accende il navigatore sul suo telefono, mi sorge un dubbio. Così mi sporgo oltre i due sedili anteriori. <<Ma perché non abbiamo preso la tua macchina?>> chiedo rivolta a mio fratello. In vacanza ci siamo portati dietro la macchina di Andrew, quella di Stefano e poi anche Chris ci ha raggiunti, mentre Stefano mi aveva detto che queste due erano le uniche che avevamo.

Non è mio fratello a rispondermi, ma Chris che si volta stizzito verso di lui. <<Quindi la macchina l'avevi!>>

Stefano borbotta qualcosa sulla mia bocca di rosa e poi continua a premere tasti sul suo telefono, digitando il nome dell'agriturismo e la città. <<E va bene, lo ammetto. Solo che ho pensato che il tuo tostapane a rotelle fosse più adatto a un'esperienza del genere.>>

<<Tostapane a rotelle?>> ripete Chris indignato, stringendo le dita sul volante.

Mai insultare il suo gioiellino; o almeno è questo il messaggio che vuole inviare con il suo sguardo. Che poi, gioiellino è un gran bel parolone per questo effettivo catorcio, ma per non peggiorare la situazione tengo i pensieri privati. In fondo, so quanto sia importante questa macchina per Chris e ha valore anche per me, quindi non mi permetto di giudicarla.

<<Va bene, cerchiamo di essere pacifici per tutto il viaggio, d'accordo? Niente scenate e niente tostapane.>> borbotto risistemandomi comoda sul sedile accanto alla bionda.

Questa si sporge in avanti e apre il finestrino con la cara vecchia manopola, poi si ancora al vetro e tira fuori la testa, facendo svolazzare le sue candide ciocche. Urlacchia un po' e Stefano si volta per sorridere e poi tornare a digitare il luogo di andata sul navigatore.

Davanti a noi, la macchina di Andrew sfreccia veloce tra le altre e noi facciamo fatica a stargli dietro.

<<Potresti anche andare più veloce.>>

<<Se vado più veloce,>> ringhia Chris cercando di evitare lo sguardo di mio fratello. <<rischio di ribaltare il tostapane.>>

Decido di intervenire ancora, sono passati dieci minuti e la situazione non si avvicina nemmeno a un miglioramento. <<Hai sempre avuto problemi con la velocità, zitto e pensa al navigatore.>>

Dopo di te nessuno mai || 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora