Se tornassi indietro e lo chiamassi, probabilmente sarei la ragazza più felice del mondo per almeno quei secondi in cui mi troverei tra le sue braccia; appena la consapevolezza di essere tremendamente ingiusta con me stessa mi cadesse addosso, lo allontanerei nuovamente e farei ancora del male a entrambi.
Così mi costringo a correre verso gli altri, a tuffarmi di ginocchia accanto a mio fratello e a sussurrargli: <<Ho un problema.>>
Lui scruta la direzione dalla quale sono appena arrivata e poi mi guarda dubbioso. <<Dov'è Preziosi?>>
<<Se n'è andato.>>
Mi scruta ancora, forse cercando risposte nel mio sguardo ma non so proprio cosa io possa trasmettere al momento: sono sconvolta, rilassata, terrorizzata...?
<<Che cosa è successo?>>
<<Il problema.>> rispondo ovvia, forse un po' dura.
A quel punto lascia che le braccia gli cadano lungo i fianchi e fa per alzarsi, mentre io mi metto sui talloni. Poi afferro le sue mani già pronte per aiutarmi e mi alzo. Cammina lontano dagli altri per mantenere questa conversazione privata ma so che un paio di occhi chiari ci stanno scrutando da lontano forse chiedendosi cosa c'è che non va.
<<Se non mi dici quale sia il problema, non posso aiutarti.>> dice mio fratello mentre incrocia le braccia al petto. La luce del focolare è distante ora e siamo in parte oscurati dal buio.
Prendo un grande respiro e mi costringo a formulare in testa l'argomento di cui devo discutere, di cui devo informarmi.
Quando Stefano vede che sono un po' restia, fa un piccolo passo indietro. <<Che cosa ha fatto?>>
Mi affretto a prendere parola, prima che si faccia cattive idee. <<No, non ha fatto niente.>> È dura ingoiare la menzogna, ma mi costringo ad andare avanti.
<<Allora parla.>> continua a spronarmi, adesso più curioso che arrabbiato.
Non so perché ho cercato lui, piuttosto che una delle mie amiche o Diego, ma ne avevo bisogno. Ho bisogno della sua protezione ora che mi sento più vulnerabile. Forse può capirmi meglio di chiunque altro, perché sta amando, può soffrire, conosce me ed è parte della mia vita e del mio essere. Sì, ho bisogno di mio fratello adesso.
<<Perché l'hai chiamato?>> domando infine, sentendomi più leggera.
<<Come?>>
<<Se Chris è qui, è solo grazie a te.>> faccio attenzione a usare la parola "grazie" e non "colpa", perché non è una colpa. Non lo è mai stato. <<Quindi, perché è qui?>>
Stefano tira un po' su col naso, come se stesse mettendo se stesso a suo agio. Non si aspettava certo una domanda ma una spiegazione.
<<Te l'ho già detto, abbiamo parlato e secondo me devi ascoltare ciò che ha da dirti.>>
Scuoto ancora la testa, non mi basta più questa spiegazione. Voglio di più, devo capire. <<Ho bisogno di sapere perché ti fidi di lui. Devo capire cosa ti ha spinto a perdonarlo prima che potessi farlo io.>>
A questo punto Stefano scioglie le braccia come se la posizione di difesa fosse inutile, intendendo che sono io a dover essere protetta.
<<Non mi fido di Christian, Maggie, ma mi fido di ciò che dice. Sembra incredibilmente assurdo, lo posso capire, e dipende da te se fidarti ancora di lui o oppure no. Io non metto bocca sulla tua decisone ma a tutti sono concesse seconde opportunità perché tutti sbagliano.>> Prende un respiro anche lui, come se questo argomento lo toccasse più profondamente di quanto dovrebbe. <<Non conosco la vostra storia, ringraziando il cielo, ma posso immaginarla. Posso immaginare cosa sia successo tra voi due e ho visto con i miei occhi le conseguenze. Non sono un completo imbecille, sorellina, non ancora. Adesso, per piacere, puoi dirmi perché hai gli occhi da pazza?>>
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Dopo di te nessuno mai || 2
RomanceC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si chiede cosa riservi il futuro per noi e come possiamo relazionarci con la vita che verrà. È quello che accade a Maggie e a Chris quando le loro strade giungono a nuovo bivio, quando loro s'incontreran...