3 ~ Venire ai fatti

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Il sapore di sale, l'odore del mare e il rumore delle onde. Amo tutto ciò. Mi entra nella pelle facendomi sentire parte dell'ambiente, facendomi sentire connessa alla terra e alla natura, facendomi sentire pura come ciò che mi circonda.

La sabbia calda sui piedi mi fa chiudere gli occhi mentre ispiro profondamente e mi perdo nella tranquillità della spiaggia libera alle prime luci dell'alba.

Non c'è nessuno, poche coppie che, come noi, preferiscono godersi questa tranquillità. Siamo tutti in fila, l'uno accanto all'altro, e tutti stiamo guardando il mare. Io tengo in mano una borsa, Elena due ombrelloni, Stefano un'altra borsa e Andrew un paio di sedie.

Siamo qui, siamo arrivati e stiamo respirando l'aria della libertà.

Il mare è una tavola piatta tanto che mi verrebbe da provare a camminarci sopra. La sabbia morbida mi garantirà comodità, il sole ancora in fase di assembramento nel cielo non mi scotterà la pelle.

È tutto perfetto.

<<Voglio farmi il bagno immediatamente!>> esclama Elena buttando a terra la borsa e cominciando a svestirsi. Stefano le lancia un'occhiata prima di sorridere, buttare a terra gli ombrelloni e imitarla.

Io guardo Lavinia che divertita si avvicina ad Andrew. <<Maggie, vai pure, io rimango qui con Drew.>>

Cominciano a sistemare gli ombrelloni e gli asciugamani mentre io mi svesto e rimango con il costume intero di un colore scuro. Lentamente mi avvicino a Elena e Stefano. Quest'ultimo si è già buttato e sta spronando la bionda ad avvicinarsi. Questa si è bagnata fino alle cosce ma sta cercando di abituarsi. I capelli dorati le scintillano sulle spalle e il suo bel fisico è messo in risalto dal costume rosso fuoco, il suo colore preferito.

Quando si gira verso di me, che la affianco, e strabuzza gli occhi. <<Ti prego, dimmi che è uno scherzo.>>

Mi squadra e io abbasso istintivamente lo sguardo. <<Perché?>>

<<È un costume intero quello che ho davanti agli occhi?>>

Ecco spiegato il suo stupore. Rido, sciogliendomi i capelli che cascano pesanti sulla mia schiena.

<<Dalla tua espressione scommetto che ti piace.>>

Lei fa una smorfia, girando attorno a me come uno squalo. <<Ti stringe le tette e non da una degna visione del tuo didietro.>>

Questo è troppo. Abbasso le braccia e la schizzo con l'acqua salata facendola indietreggiare e boccheggiare. <<Non l'hai fatto sul serio.>>

<<Oh sì che l'ho fatto.>>

Prima che possa reagire, mi butto in acqua allontanandomi da lei.

Poi le braccia di mio fratello mi bloccano i fianchi, sollevandomi. <<Doppio schema, tu prendi il fianco destro e io quello sinistro. Facciamola cadere.>> mi sussurra all'orecchio facendomi sghignazzare. Questo stesso piano lo attuavamo quando eravamo più piccoli per far cadere la mamma quando entrava in mare. Era da tempo che non ci cimentavamo in qualcosa di così stupito insieme.

Elena, ignara del nostro piano, continua a rimanere ferma guardandosi attorno e asciugandosi quelle poche goccioline che le hanno bagnato il volto.

Io e Step ci dividiamo, furtivi, e quando lui mi fa un cenno con la testa entrambi ci immergiamo. Mi sento una bambina che finge di fare il coccodrillo sulla riva ma non importa. Mi sto divertendo.

È un attimo; io e Stefano saltiamo in piedi ognuno al fianco opposto di Elena e lei grida per la sorpresa. Poi partono gli schizzi e la risata malefica di mio fratello. Infine lui le aggancia una caviglia e io le spingo la schiena.

Dopo di te nessuno mai || 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora