4 ~ Notte di sorprese

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Non so bene quando Chris lascia le mie dita e si mette a camminare al mio fianco ma rimaniamo in silenzio per almeno un quarto d'ora superando almeno dieci stabilimenti e altrettante spiagge libere. Quando so di essere abbastanza lontana da tutti e da tutto, mi avvicino a una roccia verso la fine della spiaggia e mi ci siedo, rivolgendo la mia attenzione verso il mare.

Chris si siede accanto a me sospirando e da qui il vento soffia leggermente più forte spazzando via l'afa che ci colpisce e mi fa appiccicare i capelli alla base del collo. Me li scosto un po', li ravvivo, e sospiro anch'io.

<<Grazie per avermi dato quest'opportunità.>> è la prima cosa che dice e nessuno dei due guarda l'altro, rimaniamo fissi con gli occhi verso le onde nere.

Chris ha ancora la maglia bagnata ma nessuna ciocca di capelli neri gli penzola sulla fronte, sono troppo corti.

<<Mi dispiace per Lavinia, non avrei mai immaginato potesse reagire a quel modo.>> dico io, ripensando a pochi attimi prima.

<<Non è successo niente, davvero.>> Sembra quasi volermi consolare, come se fossi nel torto peggiore quando invece gli sto concedendo la possibilità di spiegarsi.

Intingo le dita dei piedi nella sabbia e i sandali subito si riempiono. Ripeto il giochetto un paio di volte come distrazione.

<<Ho bisogno di tempo.>> esordisce lui e io rimango in silenzio. <<Devo poterti spiegare, hai ragione, ma ho anche bisogno che tu capisca fino in fondo.>>

<<Capisca cosa?>> chiedo e questa volta finalmente lo guardo. Anche lui si volta verso di me. I suoi occhi chiari, nella notte, sembrano dei piccoli fanali che attirano una falena come me verso la morte.

<<Capisca tutto.>>

<<Sono qui per questo, Chris, perché tu mi possa spiegare tutto. Avanti, parla e facciamola finita.>>

Lui si alza, in un impeto di rabbia. <<Smettila con questo tono, non riesco a ragionare se continui a rivolgerti così a me. So di meritare il tuo disprezzo ma questa non sei tu.>>
Lo fisso dal basso, cercando di non accentuare nessun tipo di emozione sul volto. <<Non so come altro comportarmi, è più forte di me.>>

Lo sguardo che mi riserva è carico di sconforto. <<Comportati come faresti tu, Maggie. Conta fino a dieci oppure...>>

Alzo una mano, lo blocco. <<Non ho bisogno di lezioni su come comportarmi in tua presenza. Se hai da dirmi solo questo, posso anche andare via. Ti prego, parla.>>

Non avrei mai voluto supplicare ma questa situazione mi crea tanta confusione dentro che ho bisogno di fare chiarezza. È una necessità. Ho bisogno che dentro di me tutto si calmi e torni a essere tranquillo e pacifico.

Anche Chris sembra calmarsi, risedendosi accanto a me sullo scoglio.

<<Va bene, parlerò.>> conferma. <<E tu ascolterai tutto ciò che ho da dire, senza protestare?>>

Volto la testa di un poco. <<Posso fare qualche domanda?>>

<<Senza accuse né imbrogli.>> viene ai patti e io asserisco.

Allora lui inizia a parlare.

<<Come ho già detto ho bisogno che tu capisca, fino in fondo, ogni mia ragione. Non potrò dirti tutto questa notte, in così poco tempo. Per questo sono qui, ho chiesto a tuo fratello ogni dettaglio per poterti cercare.>>

<<Inquietante...>> commento a bassa voce e so che se non fosse in tensione avrebbe sorriso. Nessuno dei due, però, distende le labbra e lui continua.

Dopo di te nessuno mai || 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora