Chris ha chiamato il guarda boschi della cittadina grazie all'aiuto degli osti e verso le prime luci dell'alba è stato recuperato il furgoncino. Molto lentamente Elena ed io ci siamo svegliate, reduci da una notte complicata, e quando siamo scese nella cucina abbiamo trovato una piccola colazione arrangiata, i ragazzi che parlavano sottovoce e l'entusiasmo di una giornata di sole.
Ci hanno subito avvertito che il furgoncino era parcheggiato in strada e che appena ci saremo preparate saremmo potuti partire verso quel dannato agriturismo.
Così, dopo esserci dati una rinfrescata, aver messo cibo nello stomaco e aver ringraziato i signori che ci hanno ospitato, siamo usciti e siamo partiti di nuovo per strada, questa volta intenzionati a seguire un sentiero ben definito e soprattutto asfaltato.
Step ha ripreso subito in mano il navigatore ma dopo un paio d'indicazioni contorte ha deciso di metterlo da parte e di chiedere a qualche passante o qualche macchina durante il tragitto.
Quando domando se possiamo essere intrattenuti da altra musica country, un sonoro "NO!" mi viene gridato contro da il riccio e la bionda e accasciandomi sul sedile accetto la loro decisione. Qualche secondo dopo però la radio viene accesa e mi accontento della musica che trasmettono in questa mattina di metà luglio.
Decido di perdermi un po' nella visione del paesaggio, così lontano e sconosciuto, che mi fa sentire tanto persa. Stringo le ginocchia al petto e poggio la fronte al finestrino, immergendomi nella conversazione tenuta ieri notte con Chris, sorridendo se solo chiudo gli occhi.
<<Ma i suoi occhi pure si esprimono eloquenti, e a essi risponderò... Troppo sono efficiente, o forse era eloquente?>>
<<Temerario, era temerario.>>
<<Mai citare Shakespeare in tua presenza.>>
<<Hai imparato tutto il monologo di Romeo, questo ti rende giustizia.>>
<<Temo di essermi perso qualche battuta e soprattutto, un balcone che ospiti la mia Giulietta.>>
Mi mordo ancora le labbra, così come ho fatto ieri sera dopo la sua ultima battuta, perché ero sul punto di raccontargli che proprio durante la gita nel bosco avevo pensato a Shakespeare e a una delle sue opere; e ora lui mi raccontava della tragedia più famosa al mondo.
<<Ti stai perdendo?>> Elena poggia una guancia sulla mia spalla, dandomi un buffetto e facendomi rinsavire. Quando alzo gli occhi verso lo specchietto, noto che Chris mi sta guardando. Gli conservo un'occhiata e poi torno su Elena, godendomi il suo sorriso.
<<Sono solo stanca.>>
<<Non hai dormito questa notte?>>
La tentazione di guardare di nuovo nella direzione di Chris è forte, ma mi trattengo e mi limito a tornare a guardare il paesaggio. <<Credo che chiuderò un attimo gli occhi.>>
Quell'attimo si trasforma in un paio d'ore e vengo svegliata dalla mano di Elena che mi scuote la spalla come se stesse incitando un giocatore di box; ho sempre ammirato la sua delicatezza.
Quando alzo il volto, mi stropiccio gli occhi e mi bagno le labbra che hanno bisogno d'acqua. Osservando fuori capisco che il sole, alto in cielo e splendente più che mai, sta illuminando un enorme piazzale con tanto di tendoni che fungono da parcheggio per esterni. Indico distrattamente la macchina di Andrew, riconoscendola tra poche che vi sono parcheggiate, e Chris ferma il suo furgoncino là accanto. Quando scendiamo, stiro braccia e gambe con ancora l'aria assonnata, mi guardo attorno cercando l'entrata all'agriturismo.
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Dopo di te nessuno mai || 2
RomanceC'è un istante, nella propria vita, in cui ci si chiede cosa riservi il futuro per noi e come possiamo relazionarci con la vita che verrà. È quello che accade a Maggie e a Chris quando le loro strade giungono a nuovo bivio, quando loro s'incontreran...