Quando Bartolomeo udì della musica, uscì dal suo studio, tralasciando i conti che stava facendo -Stiamo al verde!- e fece il suo miglior sorriso per andare a salutare gli amici di suo figlio. Si credeva un padre moderno e «in gamba», e gli piaceva pensare che i ragazzi commentassero tra di loro quanto fosse simpatico il padre di Thiaguito.
-Ito! Zeta! Nachito!- salutò gli adolescenti, con il suo miglior comportamento da «padre giovane» -Allora quando convinci tuo padre, Nachito, e facciamo un seven, padri contro pecore, vi sconfiggeremo!
-Muoio per vederti giocare a rugby!- rispose Nacho.
-Non arrivi al terzo tempo, pecora!- scherzò Bartolomeo. E poi, con complicità, gli diede una gomitata. -Però mancano delle ragazze qui, eh! Siete così tardivi che avete fatto una riunione di soli ragazzi?
-Naa, man, le ragazze stanno arrivando- rispose Nacho mentre controllava il bar con le bevande alcoliche di Barto.
-E su quale mocciosa Thiaguito ha messo gli occhi, eh?- chiese, con complicità, Bartolomeo.
Thiago sbuffò, a disagio per quel comportamento forzato di suo padre. Barto in realtà voleva sapere quale sarebbe stata la ragazza che a breve avrebbe rotto il cuore di suo figlio e lo avrebbe fatto salire, piangendo, su di un aereo verso Londra.
-Non lo so, ma spero che non sia lei, perché è mia- rispose Nacho, segnalando qualcuno alle spalle di Barto.
Barto si girò e il suo sorriso si congelò nel vedere Jazmin, che arrivava insieme a Tacho e Rama, che si erano aggiustati come meglio potevano, con i vestiti che avevano. Rama si era messo un cappello. Tacho aveva una camicia che si vedeva che era abbastanza nuova, aperta fino al petto. Jazmin era raggiante, con i vestiti di sempre, ma con una combinazione speciale, sensuale, che agitò le fantasie di Nacho.
-Che dicono i miei ragazzi? Avete bisogno di qualcosa?- domandò loro Bartolomeo, guardandoli con intenzione, avvertendoli con un gesto che, se l'idea loro era di partecipare alla festa, che la desistessero immediatamente.
I ragazzi non risposero, ma guardarono Thiago, che si fece subito carico della situazione.
-Ho invitato io i ragazzi alla riunione, papà.
Bartolomeo lo fulminò con lo sguardo e un rapido movimento di testa. Tacho e Rama sentirono un po' più di rispetto verso Thiago nell'ascoltarlo sostenere l'invito che aveva fatto loro davanti a suo padre. Bartolomeo comprese che non poteva mostrare la sua rabbia così apertamente, e fece un tentativo per frenare la situazione.
-Ma i ragazzi si svegliano presto domani per studiare con Nicky...
-No, Barto, il sabato riposiamo- udì alle sue spalle.
Lì stavano Nico e Malvina, abbracciati. Nico sorrise ai ragazzi, e fece un occhiolino a Thiago, contento del gesto di averli invitati.
-Questa settimana li ho fatti lavorare molto, quindi non gli farà del male andare ad una festa. Vi comporterete bene, vero?
-Sì, ovvio, Nico, ci comporteremo bene- disse Tacho, assaporando il momentaneo trionfo su Barto.
-Dai, Barto, lasciami la bionda qui, ti chiedo per favore!- disse a bassa voce Nacho, abbracciando Barto, e ripetendo la stessa complicità con la quale prima lo ha trattato Barto.
Barto era alle strette; non poteva darla per vinta ai mocciosi a causa di tale audacia né davanti a Nicolas, né davanti a suo figlio, non voleva nemmeno offendere il figlio di Adolfito Perez Alzamendi, un giudice che conveniva avere come amico.
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Casi Angeles - La Isla de Eudamon [ITALIANO]
FanfictionTraduzione [mia] del libro "La Isla de Eudamon" - Leandro Calderone. Il libro narra i fatti successi nella prima serie di Casi Angeles. - - [twitter: mesrandjlaw | instagram: mesr_ ] - - Una notte di febbraio del 1854 tre...