CAPITOLO 7 - Una sorpresa dopo l'altra | Parte 6

337 10 3
                                    

-Una di calce e una di sabbia°, eh!- esclamò Bartolomeo quando Malvina gli disse che avevano fissato una data per il matrimonio con Nicky.

-Ci sono bollette sulla calce e sulla sabbia?- chiese, agitata, Malvina, guardando le bollette che erano su un piatto sul tavolo.

-Ma no, stupidina!- disse Bartolomeo prendendo un cannoncino al cioccolato -Dico che abbiamo una buona e una cattiva notizia. La buona è che finalmente ti sposi. La cattiva è che Thiaguito sta con Marianegra.

A Malvina non importava nulla, né dell'infatuazione di Thiaguito, né di Marianella, niente. Solo del suo matrimonio, per il quale aveva già iniziato i preparativi con l'aiuto di Cielo, alla quale si era rivolta appena pronunciato il sì. «Ami, so che sei molto felice per me, e avrò molto bisogno di te!», disse a Cielo quando le diede la buona notizia. E lei le rispose che era disposta ad aiutarla in qualsiasi cosa avesse bisogno.

Nel frattempo, Bartolomeo stava pensando al modo migliore per ricordare a Marianella quali erano i limiti che aveva oltrepassato sfacciatamente. Quel bacio che aveva visto lo aveva irritato così tanto da farlo svenire; ma dopo, più calmo, pensò che forse quella era l'occasione per la delusione amorosa con la quale pretendeva spezzare il cuore di suo figlio e farlo allontanare di nuovo, e mandarlo a Londra. Doveva solo costringerla a umiliare Thiaguito.

-Stia attento, mio signorrre- gli disse Justina -L'ormone adolescenziale è amico dell'insurrezione. Marianegra è rrribelle, si incoraggia facilmente, e da buona ragazzina rozza, il bacio del signorino le avrà insufflato aria da donna.

-Non ti preoccupare, Justina, so come trattarla. Anche il più ribelle ha paura della morte.

Una notte, un paio di giorni dopo quel primo bacio, Bartolomeo incaricò Justina di intrattenere il resto dei ragazzi con qualche scusa. Marianella era sola in camera e, come tutte le notti, Thiago la chiamò sul cellulare che le aveva regalato per augurarle sogni d'oro. Bartolomeo aspettò pazientemente che lei staccasse, e quando entrò nella stanza, le lasciò credere che non aveva visto che nascondeva il cellulare.

-Ciao, Marita- le disse con un sorriso innocente -Parli da sola?

-Stavo leggendo ad alta voce- mentì lei, consapevole che non ci fosse nessun libro che lo provasse.

Lui la guardò per un istante, sorridendo, e poi, come un animale da preda, si avvicinò a lei con un salto bestiale, le afferrò un braccio con forza e la trascinò fuori dalla stanza.

-Non ti azzardare a parlare!- la avvertì, feroce, quando lei fu sul punto di farlo.

Senza aggiungere nient'altro, con violenza, la trascinò in giardino. Era una notte fredda e senza luna, le lapidi del piccolo cimitero familiare erano ombre grigie. Bartolomeo la condusse, senza lasciarla, dietro le lapidi, dove c'era già una pala conficcata nel terreno.

-Che succede?- chiese Marianella, in lacrime.

Lui la lasciò andare, aggiustandosi la camicia, poi tornò a calmarsi e ad abbozzare il suo sorriso più finto.

-Ah, Marita, Marita... Cosa hai fatto, amore mio?

Lei non rispose; sapeva di cosa parlava, sapeva che, per quanto avessero cercato di nasconderlo, Bartolomeo era venuto a conoscenza che lei e suo figlio avevano una relazione. Bartolomeo le indicò la pala.

-Afferrala... Senza paura, andiamo! Afferra la pala.

Mar la prese, senza capire ancora cosa stava succedendo.

-Hai violato una regola d'oro, cara- disse Bartolomeo mentre tirava fuori un fazzoletto e puliva le lenti dei suoi occhiali -Non ti avvicinerai a Thiaguito- pronunciò lentamente ogni parola e mosse la mano in aria, come a disegnarla; poi si chinò, per avvicinarsi meglio a lei, e le disse con tono bestiale in un orecchio: -Pensavi che con mio figlio ti saresti salvata? A te nessuno ti salva, vita mia. Sei in mio potere, e io sono dappertutto. Tu respiri, ed io ti ascolto. Sono il padrone della tua vita e della tua morte.

Fece una breve pausa, si ricompose, e, con tranquillità e un'intonazione molto cattiva, le disse:

-Scava lì. Chi meglio di te per scavare la tua fossa? Visto che è quello che hai iniziato a fare, da sola, nel momento in cui ti sei avvicinata a mio figlio... Ho già ordinato la tua targa, dice: «Qui giace una che non ha capito niente».

La osservò attentamente; si avvicinò, ancora una volta, al suo viso e disse molto vicino al suo orecchio, con l'intenzione di concludere in fretta quell'incontro terrificante:

-Vediamo se ora capisci meglio: se mio figlio si avvicina a te, gli dici che non vuoi sapere più niente di lui, che non ti interessa, che non ti è mai interessato. Intesi, Marita? Adesso scava... Scava.

Rimase lì per qualche minuto, mentre lei scavava, tremando per il freddo e di paura; e poi se ne andò, tranquillamente, lasciandola lì, terrorizzata in mezzo al buio totale e circondata da lapidi.



-

NB: Una de cal y una de arena, letteralmente significa "una di calce e una di sabbia", e fa riferimento a fatti positivi e negativi che accadono contemporaneamente. Dopo varie ricerche sono arrivata alla conclusione che in italiano si utilizza l'espressione "Usare il bastone e la carota" per esprimere questo concetto.

Io, personalmente, non ho mai utilizzato quest'espressione, ma, alla fin fine, s'intende che ci sono notizie buone e cattive, e non ho scritto così per non ripetere di nuovo la stessa frase (visto che Bartolomeo pronuncia questa battuta per spiegare a Malvina). La traduzione letterale non mi piace per niente come suona, quindi se qualcuno ha qualche idea migliore per arrivare ad una traduzione decente e un po' più comprensibile, si faccia avanti :)

[Da premettere che si deve tener conto anche della battuta successiva di Malvina, quella riguardante le bollette]

----------------------------------------------------------------------

-

-

Mi piacerebbe sapere cosa pensate del capitolo. Alla prossima! :)

Casi Angeles - La Isla de Eudamon [ITALIANO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora