CAPITOLO 6 - Varie scoperte | Parte 8

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Thiago era un po' pentito del suo sfogo con i ragazzi. In realtà non le pensava quelle cose che gli aveva detto , ma era arrabbiato con Rama per aver rovinato a tutti la possibilità di studiare, e perciò aveva reagito come aveva fatto. I ragazzi, invece, si erano offesi e lo ignoravano; era come se non esistesse.

Alcuni giorni dopo quella sera in cui scoprirono del laboratorio, Thiago vide Rama e Tacho trasportare pittura verso il patio coperto, offrì il suo aiuto come un tentativo di avvicinamento, ma loro lo rifiutarono mettendo in chiaro che non avevano nessun interesse di riconciliarsi. Thiago aprì la porta per uscire e incontrò Tefi, che stava arrivando piangendo. Pensò che era a causa della conversazione avuta la scorsa settimana, dove lui aveva chiarito la situazione, dopo un sacco di deviazioni e divagazioni: «Cosa siamo, Thi?»

Thiago non aveva una risposta per ciò, e quindi non rispose; il suo silenzio fu inteso come un «siamo fidanzati». Allora dovette spiegarle che, anche se erano stati molto bene in quel periodo, lui non desiderava fidanzarsi con nessuna ragazza. Tefi era sparita dopo quell'umiliazione, per poi riapparire quel giorno, una settimana dopo, piangendo. Thiago sentì che tutta la diplomazia che non aveva avuto quel giorno doveva usarla adesso, ma si sorprese nel vedere che non era la rottura il motivo del suo pianto.

La ragazza gli spiegò che un paio di mesi prima del suo quindicesimo compleanno° i suoi genitori le avevano chiesto cosa volesse come regalo, il viaggio o la festa, e lei, ovviamente, aveva scelto il viaggio; la festa non era niente di che, mentre il viaggio era qualcosa di fantastico. Quando arrivò il suo compleanno, aveva viaggiato con la madre, Dolo e Delfu a Miami e Orlando, e si erano divertite moltissimo.

-Non capisco perché piangi, Tefi...- la interruppe Thiago.

-Perché adesso Dolo e Delfu faranno anche la festa e non è giusto, perché anche loro hanno scelto il viaggio; e tuttavia i loro genitori le fanno comunque la festa, e mamma non vuole farmi la festa!- scoppiò in lacrime Tefi.

-Beh, Tefi... però hai già avuto il tuo viaggio...- cercò di fermarla lui.

-Ma perché non posso avere lo stesso la festa? Una piccola festicciola anche... Però no, mamma dice che in casa non c'è spazio, e che non avrò la festa... Tutto ciò perché non ho un posto!- buttò fuori, finalmente, il motivo della sua presenza lì.

Il suo intento di avvicinamento aveva un doppio obiettivo. Aveva bisogno di ottenere un posto dove festeggiare il suo compleanno. Era ovvio che sua madre si negava a riempire la sua casa di ragazzi, però, inoltre, dal giorno in cui Thiago le disse che non voleva essere il suo ragazzo, l'unica cosa che Tefi aveva fatto fu aspettare che il suo telefono suonasse. Desiderava ascoltare la voce di Thiago, dispiaciuto, dicendole che voleva essere il suo ragazzo. Dato che questo non era successo, decise di generarlo lei stessa, perché come aveva letto in un libro molto interessante, il destino lo si costruisce da soli.

Tefi voleva che Thiago si commovesse con la sua storia e le offrisse casa sua per fare lì la festa. Sarebbe stato un atto inequivocabile d'amore dove lui accettava, finalmente, di amarla follemente e l'unica cosa che voleva era essere il suo fidanzato. Tuttavia, Thiago non le offrì la sua casa, e tanto meno le disse che voleva essere il suo ragazzo.

Cielo e i ragazzi per tre settimane rimontarono il vecchio laboratorio di giocattoli, trasformandolo da un luogo tetro e sinistro, in un luogo luminoso e caldo. I ragazzi erano straniti dal fatto che Bartolomeo lo avesse permesso, ignoravano che lui si stava occupando di altre questioni. Ancora una volta, grazie a Cielo, la Fondazione era diventata uno spazio un po' più felice. Tuttavia, lei notava che la tensione tra Thiago e i ragazzi non era cessata, anche se aveva visto i tentativi di avvicinamento da parte di lui.

Un pomeriggio, mentre lei trasportava un grande impianto stereo che aveva restaurato, Thiago si offrì di aiutarla. Mentre camminavano verso la nuovissima sala da ballo, Cielo gli chiese perché non faceva pace con i ragazzi, e lui le spiegò i motivi della sua reazione, soprattutto nei confronti di Rama; ma riconobbe anche quella negativa da parte di loro che fabbricavano i giocattoli rinchiusi in quel luogo buio. Cielo lo invitò alle lezioni di canto e ballo che lei stava riprendendo, con l'idea di continuare con la band che avevano formato il giorno del festival, però Thiago sentì che non sarebbe stato il benvenuto.

-I ragazzi mi tengono un po' distanti- spiegò.

-Allora accorcia le distanze!- gli consigliò lei e gli suggerì un'idea -Sai che la settimana prossima è il compleanno di Mar? Compie quindici anni, è un buon momento per avvicinarti, no?

A Thiago piacque l'idea, e credette che organizzando una festa sarebbe tornato ad essere amico di lei e di tutti i ragazzi. Arrivarono alla sala da ballo dove stavano ultimando i dettagli, tutti guardarono Thiago in cagnesco mentre impostava l'impianto stereo. Cielo, con naturalezza, chiese a Mar di andare in cucina a cercare un cavo di prolunga, e appena uscì, aiutò Thiago a parlare.

-Ragazzi, Thiago ha un'idea da proporvi- disse facendogli un occhiolino. Tutti lo guardarono con un certo disprezzo.

-Dato che la prossima settimana sarà il quindicesimo compleanno di Mar... ho pensato che potremmo organizzare una festa a sorpresa.

-Io le sto già organizzando una festa- disse Rama, freddamente

-Bene, aggiungiamo la tua a quella di Thiago e le faremo una grande festa a sorpresa- disse Cielo.

-E tuo padre ci lascerà fare la festa qui?- chiese Tacho.

-Ovvio, Tacho...- disse Thiago, continuava ad infastidirlo il fatto che pensassero male di suo padre.

-Ditegli di sì!- supplicò Monito -Con Thiago ci riusciremo meglio!

-Fatto ragazzo!- chiuse l'accordo Lleca.

-Zitti che sta tornando- disse Jazmin nel vedere Mar di ritorno con il cavo di prolunga.

Lei guardò tutti, che in quel momento dissimularono piuttosto male. Tuttavia, riuscirono a mantenere il segreto, e quella che doveva essere una semplice festa si convertì in una grande festa. Anche se Thiago gli ribadiva che suo padre non si sarebbe opposto a festeggiare il compleanno di Mar, i ragazzi avevano i loro dubbi, ed erano molto straniti dalla scomparsa di Bartolomeo dalla notte in cui era stato scoperto il laboratorio.



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NB: per chi non lo sapesse, in Argentina i quindici anni sono importanti; è quasi come se fossero i diciotto in Italia.

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Mi piacerebbe sapere cosa pensate del capitolo. Alla prossima! :)

Casi Angeles - La Isla de Eudamon [ITALIANO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora