CAPITOLO 1 - La casa Inchausti | Parte 7

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Lo shock non mancò quando la abbandonarono nel bosco. Quando lei arrivò nel bosco, in quella notte tempestosa, era già priva di memoria. Quello che la lasciò prigioniera in un posto senza tempo nella sua testa, fu la morte di sua madre.

Angeles Inchausti stava tremando in un corridoio buio della casa di sua nonna. In una stanza, semi-aperta, sua madre gridava e piangeva. Uno strano uomo con i ricci e una donna tutta vestita di nero, con un turbante e degli occhi enormi, neri, erano con sua madre. Dopo un tempo che le sembrò eterno, ascoltò un ultimo urlo di sua madre e il pianto di un bebè. Niente più. La porta si aprì dopo alcuni minuti. La donna aveva in braccio suo fratello o sorella, non lo sapeva. E l'uomo le disse, quasi senza guardarla:
-La mammina ha spiccato il volo. E' passata a miglior vita.

-Vuol dire che è morta- tradusse la donna vedendo che la bambina non capiva.

Quella fu la fine. Lì finì Angeles Inchausti. Ciò che seguì fu come uno strano sogno. Come un pezzo di legno in mare, lei si muoveva da un lato all'altro, senza sapere dove fosse. Quando Bartolomeo e Justina la abbandonarono nel bosco, quella fredda notte tempestosa, lei già non sapeva chi fosse. E non lo sapeva nemmeno la mattina seguente, quando un uomo più grande di lei, che tagliava la legna nel bosco, la incontrò, tremante, vicino ad un albero. L'uomo la portò alla roulotte dove viveva con sua moglie. Erano i padroni di un modesto circo itinerante, il Circo Magico. Entrambi erano già grandi ed avevano perso già da alcuni anni la loro unica figlia. Si commiserarono con quella povera bambina persa nel bosco, che appena parlava. Non sapeva né dove viveva né come si chiamavano i suoi genitori. Non ricordava neanche il suo proprio nome. Amanda e Aldo Magico erano brave persone e facevano sempre cose giuste, per questo comunicarono la scoperta della bimba alla polizia, che confermarono che non c'era nessuna bambina ricercata nella zona. Pubblicarono la sua foto sui giornali, ma nessuno la cercava. Intanto, il giudice dei minori decise che la bambina sarebbe rimasta con la famiglia Magico, fino a quando non avrebbero trovato la sua famiglia. Amanda era molto dolce e si occupava di lei con molta cura. Iniziò a chiamarla Cielo, affettuosamente, e quello che sorse come un modo affettuoso per chiamarla, con il tempo si convertì nel suo nuovo nome. Così nacque Cielo Magico.

A Cielo non sembrava mancare la sua vecchia vita. Non solo non la ricordava, ma non si sforzava nemmeno di farlo. L'unica cosa che conservava del suo passato era un bracciale di perline, con uno strano simbolo. Si sentiva felice nel vivere lì. Era viziata da tutti gli artisti del circo, passava il giorno intero nella carovana dei nani, tornava sempre con qualche livido dalla carovana dei giocolieri, o tutta pitturata per essere stata con i pagliacci. Ma quello che veramente l'affascinava erano gli equilibristi. Il signor Pierre Morel, che era il patriarca della famiglia, non permise a Cielo di avvicinarsi al filo di rasoio per molto tempo.
-Per salire sul filo di rasoio bisogna essere fermi nella vita- diceva ellittico.
Trascorsero i mesi e non furono mai in grado di dare un posto fermo alla piccola Cielo. Finalmente il giudice concesse alla famiglia Magico la tutela della piccola, che erano in grado di accudire. Cielo Magico già aveva un'identità. Così, giorno dopo giorno, mese dopo mese, e anno dopo anno, Cielo cresceva felice in un mondo fantastico. Lì non c'erano i tipici animali del circo, visto che i Magico non erano d'accordo con l'utilizzarli nelle prove e numeri del circo, ma c'erano i cani. Ogni carovana aveva due o tre cani. Cielo conosceva tutti per il loro nome. Trascorreva le sue giornate tra assistenti, lanciafiamme e giocolieri, tra trampoli e chitarre. Il circo era un conglomerato di artisti di diverse nazionalità, quindi Cielo iniziò a sviluppare un curioso dialetto, un modo di parlare molto particolare. Era pagliaccia con i pagliacci, maga con i maghi e ballerina con i ballerini. Ma l'unica cosa a cui non poteva accedere era il filo di rasoio. Era per questo che il suo gran desiderio era essere un'equilibrista.

Quando compì quindici anni, il signor Morel arrivò alla sua roulotte con una grande asta per gli equilibristi, e come regalo di compleanno le comunicò che era disposto ad accettarla come apprendista. Cielo Magico iniziò a dare i suoi primi passi sul filo di rasoio. Iniziò per terra e man mano le alzavano l'altezza. Con grande abilità, si trasformò nella miglior equilibrista che il signor Morel aveva mai visto nella sua vita.

Quando compì diciotto anni, fece il suo debutto professionale. Si era trasformata in una donna di una bellezza unica, squisita. E il circo Magico si graziò con la nuova artista. Cielo amò molto i suoi genitori, come lei chiamava con grande affetto la famiglia che l'aveva cresciuta come una figlia. Erano già grandi e temeva che non poteva godere di loro per altri anni.

Quando Cielo aveva diciannove anni, morì Aldo, e mesi dopo, Amanda, che non sapeva vivere senza lui. Cielo tornò orfana per la seconda volta. Ma era già una donna ben preparata nella vita, per questo era un'eccellente equilibrista, come diceva il signor Morel. Senza i padroni, il circo iniziò a dissolversi. La soluzione fu venderlo, per niente, ad un imprenditore pieno di dubbi, che mantenne gli artisti, ma, a differenza dei padroni originali, era uno sfruttatore. Poco a poco gli artisti iniziarono ad andarsene e Cielo capì che era il momento di fare il suo ultimo spettacolo. Alla fine di marzo del 2007 avrebbe abbandonato il filo di rasoio del Circo Magico. Ma un incidente involontario precipitò la sua partenza.



"Era in aria, si poteva respirare, si poteva presagire. Quel giorno la magia e l'amore sarebbero arrivati alla casa Inchausti. Il 21 marzo del 2007, mentre Marianella entrava per la prima volta nella Fondazione BB, Nicolas Bauer, sul punto di fidanzarsi ufficialmente, cercava invano di pettinare i capelli di Cristobal nella camera dell'hotel. Malvina correva disperata per la casa finalizzando i preparativi della festa. Rama, Lleca e Alelì entravano per la prima volta nel Circo Magico, seguendo l'ordine di Bartolomeo, con l'intenzione di rubare. In quello stesso momento, Cielo abbagliava il pubblico con altre acrobazie e l'aereo nel quale viaggiava Thiago atterrava serenamente sulla pista.
E mentre tutto quello succedeva contemporaneamente, come se qualcuno incrociasse i fili che uniranno in un solo punto i diversi destini, difronte alla casa Inchausti una misteriosa anziana dai capelli d'argento osservava l'orologio con un sorriso speranzoso."

Casi Angeles - La Isla de Eudamon [ITALIANO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora