CAPITOLO 6 - Varie scoperte | Parte 9

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Non era la scoperta del laboratorio da parte di Cielo, né la scoperta dell'esistenza di Luz quello che occupava Bartolomeo in quel momento; anche se non aveva ancora deciso, avrebbe poi risolto come sbarazzarsi di entrambi i problemi. Quello che lo teneve occupato in tutti quei giorni era un'altra scoperta fatta il giorno dopo il terremoto.

Anche se Cielo era la cameriera, Justina non le permetteva di toccare qualcosa del suo signore: né i vestiti, né il cibo, né la camera, né lo studio. Justina si occupava di tutte le sue cose. Ma dal giorno del confronto a causa di Luz, come rappresaglia, aveva smesso di farlo, al fine che Bartolomeo stesso dovette riordinare il caos che aveva lasciato il terremoto nello studio. Erano caduti molti libri, e perciò li stava alzando da terra e posandoli, quando scoprì una cassa pesante che non aveva mai visto prima. Si chiese cosa fosse, non era suo e presunse che fosse lì dai tempi del defunto Inchausti. Alzandola vide che si era aperta e all'interno c'era un stranissima chiave di metallo, di forma allungata, con un simbolo sul manico.

Non era una chiave comune, di una porta comune; forse era la chiave della città, che un tempo avevano dato al vecchio Inchausti. Però Bartolomeo riconobbe il simbolo del manico della chiave, una specie di scudo appoggiato su un paio di ali. Ci vollero pochi secondi per ricordare dove l'avesse visto, e con un grido di gioia, corse verso la parte della libreria posta dietro alla sua sedia. Lì c'era, dietro alcuni libri, all'altezza dei suoi occhi, una fessura con lo stesso simbolo, intagliato nel legno della libreria.

Bartolomeo l'aveva scoperta molti anni prima e aveva pensato che si trattasse di una cassaforte in cui la vecchia Amalia, forse, teneva i soldi, ma non fu mai in grado di aprirla. Il fabbro che chiamò gli disse che quella non era una cassaforte, nemmeno una porta. Si era dimenticato di ciò, fino a quel giorno.

La concordanza dei simboli era di buon auspicio... Mise la chiave nella serratura, e entrò! Con grande aspettativa la fece girare sul suo asse, come una porta girevole, si sentì uno scatto, e improvvisamente Bartolomeo si ritrovò all'interno di una stanza segreta, proprio dietro alla scrivania su cui si era seduto per tanti anni.

La stanza era quadrata; le pareti, eccetto quella girevole, che era una parete-libreria, erano rivestite con dei pannelli quadrati, di circa trenta centimetri per trenta, di tutti i colori, e nel centro della stanza c'era una piccola pedana e su di essa uno strano oggetto che inizialmente Bartolomeo non riconobbe. Faceva molto freddo e c'era odore di chiuso.

Bartolomeo era esultante; credette, finalmente, di aver scoperto la cassaforte dove la vecchia conservava i molti milioni, e si entusiasmò con l'idea di poter mandare tutto al diavolo e viaggiare per il mondo in barca. Tuttavia, non c'erano milioni alla vista, ma solo quell'oggetto, al quale Bartolomeo si avvicinò per vedere da vicino e si sorprese molto nel vedere che si trattava di un Simon, un giocattolo molto popolare degli anni '80, che consisteva nell'imitare una sequenza di suoni e colori che il giocattolo eseguiva.

-Vecchio pazzo!- esclamò, affascinato, Bartolomeo.

Ancora una volta notò che la mansione era una scatola di sorprese, piena di porte e passaggi segreti. Il vecchio Inchausti era stato un ragazzino grande, inventore, che si divertiva con quelle cose. Cercando di seguire la logica del vecchio Inchausti, Barto capì che aveva protetto i suoi milioni con quel Simon, e che forse giocando, e cercando di vincere, le casse si apriranno per condurlo dritto alla barca.

Lo accese e, con sua grande sorpresa, il giocattolo funzionava alla perfezione. Iniziò una partita: il Simon accese il pulsante rosso, emettendo un suono. Bartolomeo fece la stessa cosa... e così, ripeté la sequenza che il giocattolo proponeva per le varie mosse, fino a quando sbagliò e sentì il caratteristico suono che indicava un errore. Improvvisamente uno dei pannelli quadrati che rivestivano le pareti si aprì e uscì un enorme pugno montato su un meccanismo retrattile, che diede un forte colpo a Bartolomeo sulla testa.

Casi Angeles - La Isla de Eudamon [ITALIANO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora