CAPITOLO 9 - Voglia di volare | Parte 6

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La condizione dell'esistenza di qualsiasi tipo di abuso è il silenzio. L'abusante posa il suo potere su quelli che, per qualche motivo, sono impediti di parlare.

Per anni nella Fondazione BB si è mantenuto il silenzio tra i minori per colpa della paura e del terrore. Per un bambino la possibilità di perdere il mondo che li contiene è un incubo terrificante. I ragazzi della Fondazione tacevano per paura di perdere quel poco che avevano. Tacevano per paura e per vergogna.

Quella sera, come tante sere, tutti riposavano nei loro letti, in silenzio per lo stesso timore di sempre. Mar stava con le coperte fino al naso, tremante, incapace di riscaldare il suo corpo. Un'inquietudine, un'angoscia, una tristezza.


Esto que yo siento acá, que no lo puedo explicar..

Esto que me pasa, estas ganas de volar..


Il cellulare di Marianella vibrò. Lei si alzò ed andò in bagno per rispondere; la voce dolce e rauca di Thiago sarebbe stata un balsamo per quella notte triste.

-Niente, chiamavo per dirti che ti amo e che mi è piaciuto cantare con voi oggi.

-Anch'io ti amo- disse lei a bassa voce, e cercando di trattenere le sue lacrime.

-Che dici? Possiamo formare una band noi cinque un giorno?

-Speriamo- disse lei.

Lui notò il suo laconismo e gli sembrò strano perché solitamente lei non smetteva di parlare.

-Succede qualcosa, amore mio?

-Stavo già dormendo- mentì lei.

-Allora ti lascio dormire. Riposa bene, bellissima.

-Anche tu.

Mar riattaccò e pianse per un bel po' in bagno. Pianse per il silenzio, per la vergogna e per la menzogna in cui viveva. Oltre ai suoi amici, c'erano due persone che amava in quella casa: Thiago e Cielo. Si vergognava di mentire loro, si vergognava di quello che Cielo pensava ingiustamente di loro, si vergognava di quello che Thiago avrebbe potuto pensare se fosse venuto a conoscenza della sua doppia vita. Tuttavia, nel mezzo dell'estraniazione, un nuovo sentimento vinse sulla paura e sulla vergogna: l'ingiustizia.


Esto que yo siento acá, que no me deja pensar...

Que nació de golpe, el deseo de cambiar...


Ritornò nella stanza e fece alzare Jazmin dal letto. Andò nella camera dei ragazzi e fece alzare Tacho e Rama, nessuno dormiva. Riunì tutti nel patio e piangendo gli disse:

-Lo dobbiamo dire a Cielo, ragazzi.

-Cielo farà la pazza, lo dirà a tutti, la cacceranno e a noi ci distruggeranno- disse Rama.

-A Cielo dobbiamo dire la verità- insistette Mar, piangendo sempre più angosciata –Lei lo deve sapere... Non può pensare così di noi. Lei lo deve sapere.

-Non ci crederà- espose Tacho –Come sempre, pensano che siamo dei ladri. Ci accusano sempre.

-Abbiamo la registrazione- disse Jazmin, e tutti la guardarono.

Un paio di mesi prima, un giorno in cui furono castigati duramente da Bartolomeo, Jazmin aveva registrato le sue minacce con un piccolo registratore da giornalista, e poi avevano nascosto il nastro con la speranza di poterlo usare un giorno come prova, quando avrebbero avuto il coraggio di denunciare Bartolomeo.

Casi Angeles - La Isla de Eudamon [ITALIANO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora