Casi Angeles - La Isla de Eudamon [ITALIANO]

CAPITOLO 4 - Gli orfani e i bravi bambini | Parte 6

Thiago si dimenticò del litigio, di Tacho, di Nacho e del mondo. L'unica cosa che vedeva, come illuminata, era Marianella. Thiago avanzò lentamente verso di lei, sorridendole. Se fossero stati i protagonisti di un film, in quel momento sarebbe iniziata una canzone romantica.

-Alla fine sei venuta- disse Thiago, rosso in volto.

-Alla fine sono venuta- riuscì a commentare lei, pregando che non aggiungesse altro, dato che si credeva incapace di sostenere un dialogo concreto.

-Vieni, entra- completò lui.

Lei sorrise ed iniziò a camminare verso Jazmin, che era più in là, rimproverando Tacho, ma Thiago, che non si aspettava che lei venisse, non era disposto a lasciar perdere quell'occasione che credeva perduta, e la fermò, prendendola per un braccio.

-Aspetta- quasi la supplicò

-Cosa?- lo interrogò lei, guardandosi il braccio, con un'espressione che non volle essere restia, ma lo sembrò.

Lui capì perfettamente il tono della sua domanda e la gestualità del suo corpo, e la lasciò.

-No, niente, volevo parlare, niente di più- necessitò chiarirle.

-Ah, bene...- disse lei, domandandosi di cosa potrebbero parlare.

Entrambi si guardarono un istante. Erano due estranei e, per quel motivo, non avevano molto di cui parlare, anche se allo stesso tempo c'erano abbastanza cose di cui sapere. Thiago pregò che gli venisse in mente un argomento di cui parlare, e aprì la bocca per parlare; nonostante non sapesse ancora cosa dire, sperava che una volta detta la prima parola il resto venisse da solo. E così fu.

-Non sai, Tacho stava quasi per prendersi a pugni con Nacho.

-Sul serio?- disse Marianella, sollevata che lui non avesse trattato di un altro tema che non fosse lei.

E così iniziarono a parlare, e parlando approfittarono per guardarsi, e ammirare, reciprocamente, quei sorrisi che li soggiogavano.

Tacho e Rama sentivano la loro serata persa e stavano considerando di andare a dormire. Tacho vedeva come Jazmin continuava a parlare con Nacho, anche se lei non smetteva di guardare lui. E Rama osservava come Marianella parlava vivacemente con Thiago, senza nemmeno vedere lui. Poté immaginare come a breve qualcosa sarebbe successo tra di loro; lo rendeva impotente scoprire che per gli altri era così facile fare ciò che a lui gli risultava impossibile. Inoltre, la situazione gli ricordava ciò che vivevano ogni giorno: il mondo era per gli altri. Stava considerando ritornarsene nella sua camera, dove Alelì e Lleca giocavano con il figlio di Nico, quando successe qualcosa che, inaspettatamente, cambiò la sua sorte.

Come c'era da aspettarsi, il vestito con il quale aveva dovuto accontentarsi Tefi all'ultimo momento non le piaceva, e trascorse più di due ore a scegliere cosa mettersi per quella che sarebbe la sua notte perfetta. Siccome si era fatto tardi, chiese a sua madre di accompagnarla. Julia l'accompagnò fino alla porta. Bartolomeo le accolse con estrema gentilezza, fece passare Tefi ed invitò la madre -era sempre buono avere amici avvocati- a prendere un caffè in cucina con lui, sua sorella e suo cognato. Julia accettò, era già abbastanza tardi ed era meglio aspettare sua figlia lì stesso.

Tefi andò dritta in sala. Appena udì che stava finendo di suonare una canzone, preferì aspettare che cominciasse quella seguente; era più favorevole per un'entrata trionfale. Allora quando la canzone seguente iniziò a farsi sentire, lei camminò verso la sala sfilando come su di una passerella. Ma ebbe una doppia delusione: nessuno sembrò notarla e, inoltre, Thiago stava parlando, animatamente, con l'antipatica morettina della Fondazione. Questo la offuscò così tanto che tardò dei secondi nel rendersi conto che il vestito che aveva l'altra era identico a quello che avevano rubato a sua madre, quello che avrebbe dovuto essere il suo. Che quella volgare le avesse rubato il vestito era gravissimo, ma che le rubasse Thi era inammissibile. Andò dritta verso lei, e senza salutare le urlò contro: