They say bad things happen for a reason
But no wise words gonna stop
The bleeding 'Coz she's moved
On while I'm still giveing
And when a heart breaks no it don't
Break even, even no.
- The Script, Breakeven«Naomi! Oddio mio, Naomi » la voce di una donna che grida è come attutita da un muro d'acqua. Sento uno strano fischio nelle orecchie e qualcosa di caldo e tremolante sul petto. Ho un fortissimo dolore al gomito e un bruciore intenso al ginocchio sinistro, ma credo di esser ancora viva. Apro lentamente gli occhi e la prima cosa che noto è la bambina con i codini che è aggrappata a me e trema compulsivamente; credo stia piangendo ma tutti i rumori sono come messi su una frequenza sbagliata e l'unica cosa che riesco a sentire è questo maledetto fischio nelle orecchie. Sbatto un paio di volte le palpebre, cerco di mettermi seduta e noto nitidamente una donna bionda, con un vestito giallo limone che sta correndo nella mia direzione con alle spalle mio padre che la insegue, in mano ha ancora la tavoletta del water.
«Oddio mio, Naomi vieni qui» la donna col vestito limone, non appena mi raggiunge, prende la bimba e se la stringe al petto con tale forza che inizio a temere che tra pochi istanti la bambina si disintegrerà. Sono ancora un po' rintontita, e sento la scarica di adrenalina che si sta disperdendo lentamente mentre quel fischio nelle orecchie si dilegua piano. Non faccio in tempo ad alzarmi che mio padre si accascia vicino a me e mi prende il viso tra le mani «Camille, sei ferita? Ti sei rotta qualcosa? Avanti ti porto in ospedale» dice con la faccia contorta dalla preoccupazione mentre controlla la ferita sul gomito ma credo che non morirò per questo. «Papà sto bene, davvero. Non credo sia necessario l'ospedale per tre taglietti in croce» cerco di calmarlo ma è inutile. Anche la donna limone e la bambina stanno ancora piangendo accanto a noi.
«...cazzo. Dove diavolo li tenevi quegli stramaledetti occhi» sbraita furente l'uomo vestito da bibliotecario.
«Io, ecco, scusi non l'ho vista! È sbucata fuori all'improvviso, non...» balbetta l'altro la fronte imperlata di sudore. Mio padre è ancora intento a cercare di pulirmi il sangue dalla faccia, i suoi occhi grigi sono un miscuglio di rabbia, paura e preoccupazione. Capisco che si sta trattenendo dal desiderio di alzarsi e picchiare il tizio in giacca e cravatta dal modo in cui gli tremano le mani e dal fatto che sono diventate gelide. Mi volto nuovamente verso la donna e la bambina, che ora mi sta fissando con gli occhioni gonfi e mi fa "ciao, ciao" con la manina mentre la madre tenta di ricomporsi senza sciogliere l'abbraccio con la figlia. Alza lo sguardo e mi nota.
«La ringrazio dal profondo del cuore per aver salvato la nostra piccola Naomi. Se non ci fosse stata lei non voglio immaginare cosa sarebbe successo» mi dice la donna-limone mentre si calma, ancora seduta per terra con Naomi stretta al petto. Mio padre si volta nella sua direzione e la poveretta deglutisce sonoramente «Ovviamente io e mio marito ci prenderemo in carico qualsiasi spesa medica, e... la prego mi dica come possiamo sdebitarci con lei e sua figlia» aggiunge rivolta a mio padre ma quest'ultimo la ignora riportando l'attenzione su di me. Sentiamo il rumore di una portiera sbattere e, pochi attimi dopo, il tizio in giacca e cravatta sparisce con il suo SUV nero, mentre il padre della bambina si dirige verso di noi e anche lui prende la figlioletta, già protesa verso di lui, tra le braccia stritolandola.
«Ma non hanno paura che si possa rompere?» borbotto a bassa voce, mio padre mi sente e sorride «Allora stai veramente bene, che sollievo» mi abbraccia lasciandomi un dolce bacio tra i capelli. È raro che mio padre lo faccia e da questo gesto capisco che abbia avuto veramente tanta paura di perdermi. Istintivamente lo abbraccio anche io e rimaniamo così per un po', almeno finché non sento Bronx abbaiare come un forsennato, ancora chiuso in auto.
«Papà, Bronx» dico sciogliendo l'abbraccio, e mio padre si gira verso il nostro veicolo, la tavoletta nuova del cesso ancora accanto a noi. Che acquisto coi fiocchi.

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Hundred Kisses
ChickLitCamille Carter, adorabile diciottenne paranoica e alle prese con l'ultimo anno di liceo, si vede costretta a trasferirsi con il papà strampalato avvocato e Bronx, il fedele huskydgli dagli occhi di due colori differenti. L'arrivo della famiglia Car...