I followed, so taken
so conditioned I could never let go
Then sorrow, then sickness
then the shock when you flip it on me
So hollow, so vicious
- Linkin Park, Lost in the EchoLa pioggia continua a battere violenta sulle vetrate del soggiorno di Camille, mentre noi due siamo ancora fermi, l'uno di fronte all'altra, che ci fissiamo in silenzio. Deglutisco e un altro tuono esplode sulle nostre teste.
In tutta onestà non ho la più pallida idea del perché le abbia detto che lei è la fonte principale della mia frustrazione, oltre mio padre ovviamente, in questo momento; ma è vero e sto impazzendo per cercare di capire perché: perché lei? Si può sapere cosa cazzo ha di speciale? Niente.
Eppure nelle ultime sere, quando mi ritrovo stravaccato sul divano con una birra in mano a guardare la televisione, è a lei che i miei pensieri vanno, ai suoi occhi, al suo sorriso... al suo profumo, e dopo quello che è successo ieri credo che impazzirò se decidesse di azzerare del tutto le nostre già brevi e ambigue conversazioni.
Si inumidisce le labbra passandoci la lingua sopra e un brivido mi percorre tutta la spina dorsale: ma dovevo trovarmela proprio in pantaloncini e canottiera? Quella maledetta canottiera di seta scura mi ha messo in difficoltà dal primo istante in cui ho messo piede in casa sua, soprattutto perché sotto ad essa non indossa il reggiseno e le curve del suo seno sono molto, dannatamente pronunciate e provocanti.
«Cosa c'entro io Evan?» domanda visibilmente confusa mentre cerco di formulare un discorso sensato senza sembrare un malato o un maniaco. Cazzo Evan, riprenditi.
«Mi metti in difficoltà» le confesso spudoratamente, senza esitazioni; forse essere sinceri mi porterà a qualcosa di buono.
«Evan, ci siamo visti tre volte...» mormora in risposta più a se stessa che a me; e ha ragione: ci siamo visti tre volte, ma tutte e tre le volte sono state una ventata di aria fresca sulla pelle e non ho mai incontrato una ragazza come lei in tutta onestà. Mi manda in tilt sia mentalmente che fisicamente e inizio a sospettare che la causa principale di tutto ciò siano quei suoi fottutissimi occhi e quelle sue labbra. Un altro lampo illumina la stanza, seguito immediatamente da un tuono meno potente dei precedenti: il temporale sta passando.
«Lo so. Ed è proprio per questo che mi mandi in crisi. Mi fai incazzare e non poco» le rispondo annuendo e sospirando. Ieri, dopo che io e mio zio siamo usciti dal bagno degli uomini della NHS, mi sono martoriato il cervello fino allo sfinire. Avrei volto tornare indietro e vedere come stava, spiegarle tutto; cercare di farle capire che sono un po' meno strano di quel che sembra, ma non c'è stato verso di scrollarmi di dosso zio Sam, che prima di lasciarmi andare si è guardato bene dall'inculcarmi nel cervello di non fare stronzate.
Sinceramente non m'importava più un cazzo di mio padre, di dove si trovasse o cosa stesse facendo, volevo solo raggiungere la ragazza dagli occhi grigi e costringerla ad ascoltare cosa avevo da dire, anche se non avevo un vero e proprio discorso da pronunciare.
Una volta tornato a casa ho ripensato a tutto l'accaduto e l'unica parte concreta di cui mi sia importato qualcosa è stato il momento in cui eravamo abbracciati e stavo per baciarla.
Lo so. È folle, ma dopo quattro anni è stata la prima volta che il mio cuore ha accelerato il suo ritmo ed è stata la prima volta in assoluto in cui stavo per perdere il controllo per una ragazza.
«Senti», inizio «tutto quello che volevo sapere era se stavi bene e ti ho anche dato delle spiegazioni per quanto riguarda ieri; quindi penso che ora sia proprio il caso che me ne vada» concludo duro. Ma cosa cazzo mi aspettavo da questa conversazione? È tutto irreale Cristo santo; mi sento proprio un'idiota ad aver pensato... non so nemmeno io cosa diavolo ho pensato! Che qualcuno si interessasse di me? Che a qualcuno gliene fregasse qualcosa? Lei, alla fine della fiera, non è nessuno. Solo la mia stupida e irritabile vicina di casa e devo assolutamente smetterla di averla in testa.

STAI LEGGENDO
Hundred Kisses
Literatura FemininaCamille Carter, adorabile diciottenne paranoica e alle prese con l'ultimo anno di liceo, si vede costretta a trasferirsi con il papà strampalato avvocato e Bronx, il fedele huskydgli dagli occhi di due colori differenti. L'arrivo della famiglia Car...