What we had was beautiful
I didn't want to wreck it all
Every day I think about the truth
I wish I was, I wish I was
Brave enough to love you
- Lindsey Striling, Brave EnoughSbatto violentemente l'anta metallica del mio armadietto e sbuffo alterata: perché Evan non risponde a nessuno dei miei messaggi o alle mie chiamate? Non voglio fare la ragazza psicopatica o altro, ma oggi è mercoledì e teoricamente dovrebbe essere già a casa sua; allora perché mi evita? Il processo è andato così male? Gli è successo qualcosa?
«Ehi Carter» Axel avvicinandosi a grandi falcate con il suo solito sorriso gentile, capelli arruffati e decisamente spettinati. Le occhiaie che sfoggia sotto alle palpebre farebbero paura a chiunque. Grugnisco qualcosa di simile a un "ciao" e tiro dritta verso la classe di artistica con in mano il mio blocco per gli "schizzi" che in realtà uso per comporre frasi e abbinarci disegni improponibili di fiori e simboli improvvisati a casaccio. Al mio fianco Axel continua a camminare e con la coda dell'occhio noto che mi sta fissando abbastanza sconcertato: «Ehi, tutto bene?» domanda bloccando la mia marcia militare verso il fondo del corridoio stracolmo di ragazzini afferrandomi per un braccio. Mi arresto svogliatamente e mi volto verso di lui per guardarlo in faccia: è il cambio della terza ora e dopo la lunga e noiosissima lezione di storia contemporanea, ora posso dare sfogo a tutta la mia frustrazione attraverso qualcosa di artistico; spero solo che la figlia dei fiori, la prof, ci faccia usare la ceramica oggi: potrei creare una scultura di Evan e ridurla in tanti piccoli pezzettini
«Sto una favola» rispondo stizzita e strattono la mano di Axel per liberarmi dalla sua presa; oggi sembra devastato. Corrugo la fronte pensierosa mentre lo osservo attentamente e, senza pensarci due volte, gli passo una mano tra i capelli totalmente arruffati per sistemarglieli un minimo. Ma si può sapere che ha combinato ieri sera questo qui? Sembra reduce da un rave o una festa in discoteca durata fino all'alba
Non appena sfioro i suoi capelli percepisco il ragazzo irrigidirsi e spalancare gli occhi incredulo, ed effettivamente questo gesto non è poi così tanto abituale da parte mia: «Camille, che stai facendo?» domanda visibilmente sorpreso mentre proseguo imperterrita a sistemargli il ciuffo nero e ribelle che solitamente se ne sta semi sparato in aria. Faccio spallucce e lo ignoro, poi poso una mano sulla sua guancia e sento un filo di barba pungermi; lui odia la barba, penso. Ma non è la barba a sorprendermi più di tutto: questo ragazzo è un termosifone vivente!
Strabuzzo gli occhi un po' preoccupata e porto anche l'altra mano sul suo viso, avvolgendolo così tra le mani: siamo a una distanza abbastanza rassicurante e non risichiamo di "inciampare" in altre complicazioni come il bacio di qualche tempo fa, ma sono veramente preoccupata: non solo è caldo, ma è anche un po' pallido e le occhiaie violacee contornano i suoi meravigliosi occhioni nocciola: «Axel, ma si può sapere che ti sta succedendo? Come mai sei conciato così?» gli domando con una nota di preoccupazione nella voce e un leggero rossore tinge le guance del mio amico che alza le sue mani e le posa sulle mie, è un gesto insolitamente intimo per noi: «Sto facendo turni straordinari al locale e ieri notte sono rimasto sveglio fino alle cinque per finire di studiare per il test di storia dell'arte che ho appena dato» mi spiega levando delicatamente le mie mani dal suo viso e le lascia arretrando di un passo, come a voler mettere ancor più distanza tra di noi.
«Così non ci arriverai mai al diploma Axel, hai bisogno di riposarti» gli dico facendo finta di non aver notato il gesto. So benissimo che nell'ultimo periodo ha iniziato a prendere delle strane distanze da me, ma sono ancora terrorizzata dall'idea di sollevare l'argomento; «Beh, se voglio mettere da parte per il college e ottenere una delle tre borse di studio messe a disposizione dalla NHS devo pur fare qualche sacrificio, no?» mi spiega abbozzando un sorriso stanco e si gratta la nuca imbarazzato.

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Hundred Kisses
ChickLitCamille Carter, adorabile diciottenne paranoica e alle prese con l'ultimo anno di liceo, si vede costretta a trasferirsi con il papà strampalato avvocato e Bronx, il fedele huskydgli dagli occhi di due colori differenti. L'arrivo della famiglia Car...