There she goes in front of me
Take my life and set me free again
We'll make a memory out of it
- Imagine Dragons, Not Today«Forza con quelle travi Parker; Jonson, levati di mezzo ragazzo!»
Ma chi cazzo è quel demente sciroccato che urla di prima mattina? Sento dei colpi ritmici e pesanti e del continuo scricchiolare sulla ghiaia, mentre altre urla si susseguono e impartiscono ordini a destra e a sinistra. Oddio. Alzo pesantemente la testa dal cuscino e la prima noto immediatamente la portafinestra chiusa con le tende ancora ben distese e tirate. Mi gratto la testa ancora confusa, poi allungo il braccio verso il comodino per recuperare il mio cellulare e vedere che diavolo di ore siano. Sbatto furiosamente le palpebre non appena sfioro il touch screen e quest'ultimo s'illumina: un tenue bagliore illumina la stanza e il widget dell'orologio digitale segna le otto e mezza... di sabato mattina.
«Maledetto avvocato» borbotto mezzo assonnata e, grugnendo, scosto le coperte alzandomi lentamente dal letto evitando movimenti bruschi per non svegliare anche Bronx.
A piedi nudi vado verso la porta finestra; scosto le tende e spalanco le imposte. La tenue luce del sole, ancora nascosto dietro nuvoloni grigi, illumina il mare davanti a me e le onde s'infrangono pigre sui ciottoli della spiaggia. Faccio qualche passo sul balcone affacciandomi giù per vedere cosa cazzo sta succedendo e non appena mi sporgo spalanco gli occhi incredula. Non posso crederci...
Ryan Carter se ne sta in piedi in giacca, cravatta e cappotto di lana nero pesante, nel bel mezzo di quello che pare essere un vero e proprio cantiere. C'è persino una mini ruspa parcheggiata vicino allo sterrato, un nuovo carico di legna è posizionato vicino alle scale di roccia e cinque uomini si stanno facendo in quattro tirando sulle spalle travi, martellando chiodi, prendendo misure e altro ancora.
Ma che sta succedendo? Qualche industria edile ha sbagliato a mandare i suoi operai e ora la nostra spiaggia è la base di un nuovo cantiere?
«Papà» urlo cercando di catturare la sua attenzione e l'avvocato da strapazzo alza lo sguardo verso di me e noto con piacevole irritazione che in mano tiene la sua tazza con la bandiera americana disegnata sopra. Alza un braccio e lo agita a mo' di saluto, poi lo riabbassa e sorseggia quello che sono pronta a scommettere sia caffè.
«Ma che diavolo sta succedendo qui?» borbotto più a me stessa che a qualcun'altro mentre rientro in camera e richiudo la finestra. Intanto che prendo la vestaglia poggiata sulla sedia e la infilo. Bronx sta ancora dormendo sul mio letto e in questo momento vorrei davvero essere un cane. Guardalo, come se ne sta beatamente rannicchiato sulle mie coperte, al calduccio, ignaro delle disgrazie che la sottoscritta deve subire per via del padre. Infilo anche le mie pantofole con sopra disegnati degli elefanti alati ed esco dalla mia stanza silenziosamente. Faccio tutte le scale di corsa; non passo nemmeno in bagno a lavarmi la faccia perché devo assolutamente sapere cos'ha in mente quello strampalato padre che mi ritrovo e non appena giungo in prossimità della porta d'ingresso aprendola, spalanco ancor di più gli occhi per la sorpresa: e questa bandiera americana da dove sbuca?
Un'asta alla quale è fissata la bandiera del nostro paese è saldata su una delle travi del porticato che circonda la casa, e sventola pigramente mossa dalla brezza mattutina. Ma che cazzo? Siamo per caso in guerra contro qualche nazione e ora c'è l'obbligo di esposizione della bandiera? Ok, questa è un'idea assurda, lo so, ma non abbiamo mai esposto la bandiera!
«Papà» urlo nuovamente e quest'ultimo si gira verso di me.
«Buongiorno tesoro» mi saluta con un sorriso sornione che gli si dipinge in volto: che cos'ha in mente?
Scendo in fretta e furia le scale e, una volta raggiunte quelle di roccia, rallento un po' il passo per evitare di scivolare, cadere e morire; dopodiché a grandi falcate sulla ghiaia lo raggiungo e metto su quella che spero sia una faccia abbastanza alterata.

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Hundred Kisses
ChickLitCamille Carter, adorabile diciottenne paranoica e alle prese con l'ultimo anno di liceo, si vede costretta a trasferirsi con il papà strampalato avvocato e Bronx, il fedele huskydgli dagli occhi di due colori differenti. L'arrivo della famiglia Car...