L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.
L'appuntamento è andato bene e ora per il resto del fine settimana lei è mia. E' stato così difficile resisterle; mi ero abituato a stare con lei molte volte a settimana, ora, invece, in due settimane, l'ho avuta solo due volte. Restai alla porta e la osservai mentre si voltò verso di me, restammo a fissarci.
"Shawn." Disse lentamente e mi schiarii la gola.
"Dessert?" Le chiesi, non ho intenzione di saltarle subito addosso.
"Certo." Disse e ci sedemmo al tavolo, aprii la busta che mi aveva dato il ristorante e rivelai della torta al cioccolato, sembra deliziosa. Presi due cucchiai e li misi in un piatto. Le diedi un cucchiaio e tagliai un pezzo di torta. Con il mio cucchiaio presi un pezzo e lo avvicinai alla sua bocca, le sue labbra si chiusero attorno al cucchiaio e mantenne il contatto visivo con me mentre lentamente tirò indietro la bocca e mangiò il pezzo di torta prima di leccarsi le labbra.
"E' deliziosa." Disse e prese un altro morso. Continuammo a mangiare fino a quando la finimmo. Presi la cioccolata rimasta sul piatto con il dito e cercai di mettermelo in bocca quando mi prese il polso e gentilmente spinse la mia mano verso di lei.
Si avvicinò e come fece con il cucchiaio, circondò il mio dito con le sue labbra e succhiò mentre la sua lingua mi leccava il dito fino a quando la cioccolata fu tutta nella sua bocca.
Presi la sua mano e la feci alzare dalla sedia per farla mettere sulle mie gambe.
"Era mia." Le dissi e sorrise.
"Ora provvederò." Disse e prese dell'altra cioccolata dal piatto con il dito per poi spalmarsela sul collo. La leccai e il suo fiato si velocizzò mentre lentamente succhiai la sua pelle e anche quando la cioccolata finì, non mi fermai. Si strofinò contro di me, sono sicuro che riesca a sentire la mia rigidità contro il suo sedere mentre continuai a baciarle il collo.
"Ho bisogno di te ora." Disse e scossi la testa.
"Non ancora." Le dissi e grugnì.
"Per favore." Si tirò indietro per guardarmi e scossi di nuovo la testa.
"Sii paziente, ti ho chiesto di venire con me ad un appuntamento e se faremo sesso sarà la strada giusta." Dissi e si alzò mentre feci lo stesso anch'io, presi la sua mano e la tirai nuovamente contro il mio corpo e pressai le mie labbra alle sue.
Stare con lei mi fa diventare pazzo, la sua lingua mi leccò le labbra e gemetti mentre la circondai con le mie braccia e le negai l'accesso. Mi succhiò il labbro inferiore tra i suoi denti e mi morse facendomi aumentare la voglia di averla.
La feci camminare all'indietro fino a quando colpii qualcosa e guardai per vedere il mio divano, perfetto. Gentilmente la spinsi su di esso e le separai le cosce così da pormi mettere in mezzo.Vuole avere lei il controllo e questo non accadrà. Lei è sexy e seducente e lo sa ma io so anche che il piacere che le faccio provare è qualcosa di nuovo per lei e posso usarlo a mio vantaggio.
Spinsi i miei fianchi contro i suoi e gemette dandomi l'accesso che avevo bisogno per infilare la mia lingua tra le sue labbra separate per un paio di secondi per poi tirarmi indietro e le morsi il labbro facendola gemere ancora. Le sue mani cercarono di sfilarmi la camicia ma gliele allontanai e le tenni ferme.
"Ho bisogno di te." Si lamentò disperata.
"Lo so tesoro, sii paziente." Le baciai di nuovo le labbra e mi sedetti facendola gemere per l'impazienza.
"Voglio solo che ci denudiamo e che entri dentro di me, ora." Si mise a cavalcioni su di me e mi baciò il collo, le permisi di allentarmi la cravatta e di slacciarmi il primo bottone della mia camicia prima che le presi entrambe le mani e gliele tenni dietro la sua schiena con una mano.
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At your service - Italian translation
RomanceMari Hansen scappò di casa a 15 anni non riuscendo più a sopportare la sua famiglia radicalmente religiosa e nel disperato tentativo di non essere come loro, finì per vivere per strada, abusando di droghe, alcol e si mantenne con la prostituzione, f...